OpenAI sigla accordo da 38 miliardi con Amazon: cosa prevede

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L'accordo consentirà alla società che ha creato Chat GPT di eseguire i carichi di lavoro dell’AI sulle infrastrutture di Amazon Web Services con effetto immediato, riducendo la dipendenza di OpenAI da Microsoft

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OpenAI e la divisione cloud di Amazon hanno appena chiuso un accordo da 38 miliardi di dollari per la durata di sette anni. Con questa mossa, la società con sede a San Francisco inizierà ad accedere sin da subito alle unità di elaborazione grafiche di Nvidia. Questo è il primo contratto che OpenAI chiude con la big leader nelle infrastrutture cloud segnando un netto distacco da Microsoft. Dopo aver dato la notizia lunedì, le azioni di Amazon sono salite del 6%. 

Cosa prevede l’accordo tra i due

Secondo quanto hanno fatto sapere le società, nella prima fase dell’accordo, OpenAI utilizzerà i data center AWS (Amazon Web Services) già esistenti. L’obiettivo sarà poi quello di espandere il carico di lavoro nei prossimi anni, mentre Amazon si occuperà di realizzare infrastrutture aggiuntive. “Stiamo investendo in una capacità separata”, ha affermato Dave Brown, vicepresidente dei servizi di elaborazione e apprendimento automatico di AWS, in un’intervista a CNBC. “Parte di questa capacità è già disponibile e OpenAI la sta utilizzando”. Per rendere sempre più competitiva l’intelligenza artificiale, ha sottolineato invece Sam Altman di OpenAI, è necessaria una potenza di calcolo massiva e affidabile ed è in quest’ottica che si spiega la fine "dell’era in esclusiva" di Microsoft. Le nuove infrastrutture di AWS supporteranno sia l’inferenza che l’addestramento di modelli di frontiera di nuova generazione.

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La fine e l’inizio di un’era

Dal 2019 ad oggi Microsoft ha investito in OpenAI 13 miliardi di dollari. All’inizio di quest’anno i vertici della società fondata da Bill Gates e Paul Allen, avevano dichiarato che l’azienda non sarebbe più stata il fornitore cloud esclusivo. Questo anche in vista della scadenza dei termini commerciali che, di fatto oggi, consentono al creatore di Chat GPT di avere ampi margini di manovra in termini di collaborazione. Per OpenAI l’operazione appena conclusa ha infine un grande valore strategico: Amazon ha, infatti, importanti legami con Anthropic, sua grande rivale. 

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