Nuovi attacchi degli hacker della crew filorussa Noname057(16) a obiettivi italiani: questa volta nel mirino ci sono i siti di banche (come Intesa, Monte paschi), porti (Taranto, Trieste), aziende (Vulcanair). La novità del giorno è che si registrano hackeraggi anche da un altro gruppo, i palestinesi Alixsec: tra gli altri, hanno attaccato Olidata
Dopo quelli di ieri, in mattinata ci sono stati nuovi attacchi degli hacker della crew filorussa Noname057(16) a obiettivi italiani: questa volta nel mirino ci sono i siti di banche (come Intesa, Monte paschi), porti (Taranto, Trieste), aziende (Vulcanair). L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale è al lavoro: ha avvisato i soggetti colpiti e li sta supportando nel ripristino delle funzionalità. Alcuni domini risultano intaccati dagli attacchi, che sono sempre di tipo Ddos, Distributed denial of service. La novità del giorno è che si registrano hackeraggi anche da un altro gruppo, i palestinesi Alixsec: tra gli altri, hanno attaccato Olidata.
Il gruppo Alixsec
Alixsec, a quanto si apprende, ha rivendicato gli attacchi di oggi che sono stati compiuti da una crew che fa parte di un'organizzazione che riunisce i gruppi di hacker pro-Palestina. L'organizzazione sostiene la causa russa ed è dunque plausibile un legame con i Noname. Gli hacktivisti filopalestinesi hanno nel mirino in particolare gli interessi israeliani e da tempo hanno ingaggiato una cyber-guerra contro Tel Aviv.
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Gli attacchi di sabato
Già ieri, sabato 11 gennaio, gli hacker filorussi hanno colpito: a distanza di circa due settimane, il collettivo di pirati informatici Noname057(16) è così tornato a bersagliare i siti di ministeri e istituzioni italiane con azioni Ddos (Distributed denial of service), condotte attraverso false richieste di accesso che mandano in tilt i sistemi informatici. Il risultato della loro offensiva è stato di qualche disagio e interruzione temporanea del servizio. Tra i siti attaccati, i ministeri di Esteri, Infrastrutture e Trasporti, Consob, Carabinieri, Marina, Aeronautica, nonché alcune aziende del trasporto pubblico locale. Lo scorso 28 dicembre nel mirino era finito ancora il sito web della Farnesina e i portali dedicati al pubblico degli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate, con disagi per fortuna limitati.
Le critiche a Meloni sull'Ucraina
Nell'annunciare il loro blitz di sabato, i criminali informatici hanno criticato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su Telegram. "Il primo ministro italiano Giorgia Meloni - hanno scritto - ha confermato il continuo sostegno completo all'Ucraina in un incontro con Vladimir Zelensky durante la sua visita a Roma. Secondo Meloni, l'Italia aiuterà l'Ucraina a difendere i propri interessi e a perseguire una pace giusta e duratura. I negoziati sono durati circa un'ora e miravano a rafforzare la posizione di Kiev". Poi l'ultimo avvertimento: "L'Italia dovrebbe iniziare ad aiutare se stessa e, prima di tutto, la sua sicurezza informatica".