Svelato allo Space di Milano il quarto nato della giovane casa svedese di auto elettriche ad alte prestazioni. Polestar 4 è un inedito SUV aerodinamico in versione coupé. Fino a 610 km di autonomia e 400kW di potenza, è il più veloce e sostenibile dell'intera gamma della stella polare. Ha ben 16 telecamere. E inaugura una nuova era: il lunotto posteriore non c'è. E' virtuale.
A cura di Lorenzo Gaggi
- C'è già chi lo chiama col nome in codice PS4. Ma Polestar 4 è di certo molto di più di un gioco: cinque posti per 400kW di potenza in un ibrido spazio-forma. Profilo slanciato e sofisticato, dal frontale affusolato fino al morbido lato posteriore. Appartiene al segmento D: è un SUV, ma con l'abito di un proiettile. Spazio e comfort dentro a una silhouette compatta.
- Al posto del vetro del lunotto, una curva di carrozzeria bianca. Ma niente paura: è virtuale. Il tetto monta una telecamera ad alta definizione (2,5 mp), frutto della tecnologia Gentex, che proietta in tempo reale la visuale sullo schermo del retrovisore. Molteplici i vantaggi: il campo visivo è più largo e ottimale anche di notte. I sedili posteriori godono di uno spazio avvolgente, immersivo. Quasi lounge.
- I sistemi di assitenza alla guida ADAS godono di 16 telecamere tra l'interno e l'esterno del veicolo. Una dotazione che rende Polestar 4 già pronta per la guida autonoma di quinto livello (la più avanzata), con leggi che la consentano e infrastrutture compatibili.
- In plancia l'imponente schermo-totem multifunzione in posizione centrale. Tuttavia - dettaglio che distingue PS4 da popolari concorrenti - il guidatore ha sott'occhio i parametri-base anche grazie al mini-display frontale proprio sopra il volante, a prova di distrazioni. E c'è anche la proiezione a parabrezza.
- Interni essenziali ma estremamente curati nei dettagli. Polestar 4 gioca con il design sia nelle linee, sia nella selleria. A bordo un innovativo sistema di illuminazione ambientale basato sui pianeti del sistema solare. Dallo schermo se ne seleziona uno (Sole incluso), e l'abitacolo si "colora" della sua relativa atmosfera, mentre lo schermo mostra tutte le caratteristiche del pianeta scelto.
- La carbon footprint di Polestar 4 è la più bassa di tutta la gamma della casa svedese. Se per la cugina fastback (PS2) l'impatto sul ciclo-vita è calcolabile in 26,7 tCO2e, qui il dato si ferma addirittura sotto le 20 tCO2e. Parte dei materiali è "bio-attributed", derivato cioè da fonti vegetali secondo un approccio circolare (olio di pino al posto del petrolio).
- La versione single motor di Polestar 4 ha una potenza di 200 kW, la dual motor raggiunge i 400kW (l'equivalente di 544 cv). Sul fronte autonomia si parte da 580km fino a 610km. Il modello base si aggira attorno al 74mila euro. Prime consegne in Italia previste per agosto 2024.