Chat Gpt, raggiunti 1,7 miliardi di utenti. La sua storia e il ruolo di Microsoft
A pochi giorni dal primo anniversario del suo lancio, i numeri del chatbot di OpenAI mostrano il successo dell’operazione e la rapida espansione del settore delle intelligenze artificiali, che potrebbe raggiungere i 39 miliardi di dollari di fatturato nel 2028. A trarre i maggiori benefici potrebbe essere Microsoft, che detiene il 49% della società che ha dato vita a Chat Gpt e ha applicativi usati da miliardi di utenti nel mondo
- A pochi giorni dal primo anniversario del lancio di Chat Gpt si può dire che è ripartita la corsa all’oro della Silicon Valley, come non accadeva dai tempi del primo iPhone nel 2007. Una cosa non successa, invece, con il metaverso, dove l’unico a puntarci è stato Zuckerberg, finora con risultati deludenti
- A dimostrare il successo del chatbot di OpenAI ci sono i numeri che ha collezionato sin dal suo esordio il 30 novembre 2022: a cinque giorni dal lancio aveva già superato il milione di utenti, che due mesi più tardi erano saliti a 100 milioni. E lo scorso mese di ottobre è stato sfondato il muro degli 1,7 miliardi
- In un anno le persone hanno utilizzato ChatGpt per ogni tipo di compito, dallo scrivere le e-mail al miglioramento del curriculum fino alla creazione di un business a sei zeri. Cambiano gli utilizzi e anche la tecnologia si è evoluta: un anno fa esisteva solo una versione gratuita di ChatGpt mentre oggi c’è anche ChatGpt Plus, versione a pagamento che fornisce un chatbot AI più aggiornato, ChatGPT-4
- Ma cosa sa fare di più Chat Gpt-4? È certamente addestrato su un maggior numero di dati, produce meno risposte errate e può comprendere “istruzioni più sfumate” rispetto al modello precedente, sostiene OpenAI, spiegando come possa “vedere, sentire e parlare”. Questo significa che gli abbonati possono avere conversazioni vocali con ChatGpt attraverso l’app e condividere immagini che ChatGpt può elaborare e a cui rispondere
- Secondo le stime di S&P Global Market Intelligence, il mercato del software di intelligenza artificiale, che nel 2023 ammontava a 3,9 miliardi di dollari, crescerà del 58% su base annua composta, raggiungendo i 39 miliardi di dollari nel 2028. Una parte della somma andrà a giganti del settore, come Amazon.com, Alphabet, Adobe, Salesforce e Oracle
- Il ruolo dominante, però, sarà di Microsoft. Detiene il 49% di OpenAI, oltre ad esserci una solida amicizia tra il suo ceo, Satya Nadella, e Sam Altman, il deus ex machina di ChatGpt. Ha inoltre risorse uniche, come Azure, l'attività di cloud computing dell'azienda fondata da Bill Gates e Paul Allen nel lontano 1975, che sta crescendo a vista d’occhio (ultimo fatturato 388 milioni di dollari) e dà un vantaggio in termini di costi, visto che non è necessario sviluppare altri spazi
- L’investimento di Microsoft di 13 miliardi di dollari per detenere il 49% di Open AI dà un grande vantaggio all’azienda fondata da Bill Gates, visto che gli permette di accedere ai modelli linguistici di grandi dimensioni di OpenAI e al loro software
- In più dopo la cacciata e il ritorno di Altman (in foto), durata appena 5 giorni, Microsoft ha acquisito il ruolo di osservatore nel nuovo cda di OpenAI, una carica prima del tutto assente
- Microsoft ha inoltre una serie di risorse che gli permette di accedere ad una serie di dati molto utili per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Strumenti come la suite di produttività Office; il sistema operativo Windows e la suite di comunicazione Teams sono già oggi parte integrante della vita di milioni di lavoratori. A ciò vanno aggiunti sia GitHub, strumento indispensabile per gli sviluppatori di software, che Copilot, che aggiunge elementi legati all’intelligenza artificiale negli applicativi Microsoft
- Il Copilot che ha incuriosito di più gli investitori si basa su Microsoft 365 e punta ai clienti aziendali. Per questo il prezzo di lancio di 365 Copilot è stato di 30 dollari al mese, un prezzo doppio o addirittura triplo rispetto a quello che i grandi utenti aziendali pagano attualmente per la versione classica di 365. I test, secondo Spataro, vicepresidente corporate di Microsoft, mostrano che gli utenti Copilot sono stati più veloci del 29% nell'esecuzione di una serie di attività di Office
- Per questo non devono sorprendere le stime al rialzo di Microsoft, che potrebbe raggiungere un fatturato di almeno 100 miliardi di dollari nel lungo periodo, con ricavi in crescita di circa il 40%. Se fosse vero, il valore di mercato potenziale dell'attività AI dell'azienda sarebbe di circa mille miliardi di dollari e questo potrebbe potenzialmente portare il titolo Microsoft vicino ai 435 dollari ad azione, il 15% in più rispetto alle stime attuali