La Commissione per la Protezione dei Dati (dpc) irlandese ha sanzionato la piattaforma per 345 milioni di euro "in relazione al trattamento dei dati personali relativi agli utenti minori". Il social network: "Le criticità sollevate si concentrano su alcune impostazioni e funzionalità presenti in app tre anni fa e che abbiamo modificato ben prima dell'avvio dell'indagine"
L'Irlanda ha inflitto una multa salatissima - da 345 milioni di euro - a TikTok per aver violato le norme sulla protezione dei dati nel trattamento delle informazioni riguardanti i minori. Ad anticipare la sanzione che sarebbe stata notificata, a inizio agosto, era stato il Guardian. L'app dovrà pagare "sanzioni amministrative per un totale di 345 milioni di euro" e adeguare le sue operazioni entro tre mesi, ha annunciato in un comunicato stampa la Commissione irlandese per la protezione dei dati, che agisce per conto dell'UE. Il Dpc aveva aperto un'indagine nel settembre 2021 sulla filiale del colosso cinese ByteDance, che oggi conta 150 milioni di utenti negli Stati Uniti e 134 milioni nell'Unione Europea. I reati contestati riguardano il periodo compreso tra il 31 luglio e il 31 dicembre 2020.
La replica di Tik Tok: "In disaccordo su decisione e importo"
"Pur rispettando l'autorità della Dpc, non siamo d'accordo sulla decisione, in particolare sull'importo della sanzione. Le criticità sollevate dall'autorità irlandese
si concentrano su alcune impostazioni e funzionalità presenti in app tre anni fa e che abbiamo modificato ben prima dell'avvio dell'indagine, come l'impostazione dei profili degli utenti sotto i 16 anni privati di default", è la risposta di un portavoce TikTok. Secondo la piattaforma, l'indagine della Dpc "si è concentrata esclusivamente sul periodo luglio-dicembre 2020. La Dpc - spiega il social network in una nota - non ha riscontrato che le misure di TikTok per la verifica dell'età abbiano violato il Gdpr e la maggior parte delle criticità su cui si basa la decisione non sussistono più, dal momento che abbiamo introdotto una serie di misure all'inizio del 2021 - diversi mesi prima che l'indagine della Dpc avesse inizio". Inoltre, prosegue l'azienda, "riteniamo che le nostre impostazioni abbiano sempre consentito ai nostri utenti il controllo sulla scelta di avere un profilo pubblico o privato, ma, nel gennaio 2021 (ben otto mesi prima che la DPC avviasse la propria indagine), siamo stati la prima grande piattaforma a rendere privati di default tutti gli account, nuovi e già esistenti, di utenti fra i 13 e i 15 anni".
"Implementato modifiche per rafforzare la privacy"
"Abbiamo inoltre implementato", prosegue TikTok, "altre modifiche cruciali per rafforzare ulteriormente la privacy degli utenti più giovani: abbiamo limitato le opzioni relative a chi può commentare un video creato da utenti fra i 13 e i 15 anni, offrendo soltanto la scelta tra 'Amici' o 'Nessuno' ed eliminando l'opzione 'Tutti'; abbiamo modificato le impostazioni delle funzioni 'Duetto' e 'Stitch' in modo tale che nessuno possa utilizzarle su TikTok con contenuti creati sotto i 16 anni (tra i 16 e i 17 anni, l'impostazione predefinita di queste funzioni e' 'Amici'); abbiamo reso 'Off' l'impostazione predefinita per 'Suggerisci il tuo account ad altri' per gli utenti fra i 13 e i 15 anni". Conclude il social network: "Alla fine di questo mese inizieremo inoltre ad attivare un nuovo flusso per la registrazione di account di utenti tra i 16 e i 17 anni, che verranno preselezionati come 'privati'".