ChatGpt OpenAI, utenti in calo del 10%: i dati Similarweb

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Anche il tempo medio trascorso su ChatGpt, nella sua versione web, è diminuito dell'8,5% secondo Similarweb, segnalando che l'app sta tornando a essere una tecnologia principalmente rivolta a sviluppatori e professionisti anziché al pubblico in generale

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Dopo un iniziale interesse, sembra che l'entusiasmo intorno a ChatGpt stia gradualmente diminuendo. I dati del servizio di analisi Similarweb indicano infatti una diminuzione del 9,7% negli accessi all'intelligenza artificiale di OpenAI in un mese, insieme a una riduzione del 5,7% degli utenti unici del chatbot. In sostanza, quasi il 6% degli utenti ha smesso di utilizzare la piattaforma. Anche il tempo medio trascorso su ChatGpt, nella sua versione web, è diminuito dell'8,5% secondo Similarweb, segnalando che l'app sta tornando a essere una tecnologia principalmente rivolta a sviluppatori e professionisti anziché al pubblico in generale.

ChatGpt aveva raggiunto i 100 milioni di utenti attivi mensili entro gennaio, solo due mesi dopo il lancio. Gli analisti ritengono che il recente rallentamento della crescita possa consentire a OpenAI di prendere fiato e gestire meglio i costi associati a ChatGpt, che come affermato in precedenza dall'amministratore delegato Sam Altman, sono "elevati".

Si lavora alla prossima generazione dell'IA generativa

OpenAI sta già pensando alla prossima generazione dell'IA generativa, conosciuta come Artificial General Intelligence o "Agi". Si tratta di una tecnologia che potrebbe superare l'uomo in molte attività e che, di conseguenza, potrebbe sollevare preoccupazioni e dibattiti ancora più intensi tra il pubblico e i governi riguardo ai possibili effetti negativi per la società. Per anticipare tale scenario, l'organizzazione ha annunciato la creazione del team "Superalignment", dedicato alla gestione dei rischi legati alle AI "superintelligenti". Il gruppo sarà guidato congiuntamente dai ricercatori di OpenAI, Ilya Sutskever e Jan Leike. L'azienda destinerà il 20% delle sue risorse a questa iniziativa. "Sebbene la superintelligenza possa sembrare lontana, riteniamo che potrebbe diventare una realtà già in questo decennio", spiegano da OpenAI. "È un potere enorme che potrebbe risolvere problemi globali, ma potrebbe anche portare alla sottomissione o persino all'estinzione dell'umanità". L'obiettivo è sviluppare un sistema gestito dall'uomo che indirizzi l'IA verso obiettivi etici e condivisi, allineandola costantemente e in modo automatico mentre nuove tecnologie vengono sviluppate.

OpenAI logo seen on screen with ChatGPT website displayed on mobile seen in this illustration, on January 8, 2023 in Brussels, Belgium. (Photo illustration by Jonathan Raa/NurPhoto via Getty Images)

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