L'azienda inglese specializzata in sicurezza informatica ha dimostrato come l'AI può filtrare più facilmente le attività pericolose rilevate con la telemetria XDR, migliorare i filtri antispam e semplificare l'analisi dei file binari associati agli attacchi "living off the land"
L'azienda Sophos ha pubblicazto una ricerca sulle modalità con le quali il settore della cybersicurezza può fare leva su GPT-3, il modello di linguaggio utilizzato dall'ormai famoso framework ChatGPT, adottandolo come co-pilota in grado di assistere nella neutralizzazione degli attacchi.
Prezioso alleato
Il nuovo report intitolato “Applying AI Language Processing to Cyber Defenses” si sofferma sui progetti sviluppati da Sophos X-Ops utilizzando i modelli linguistici di GPT-3 per semplificare la ricerca di attività illecite all'interno dei dataset prodotti dai software per la sicurezza, filtrare lo spam con maggior precisione e velocizzare l'analisi degli attacchi condotti mediante file binari LOLbin ("living off the land"). "In Sophos consideriamo da tempo la AI come un alleato anziché come un nemico per chi si deve difendere, tanto da averla resa un nostro perno tecnologico, e GPT-3 non fa differenza. La community di chi si occupa di sicurezza dovrebbe prestare attenzione non solo ai rischi potenziali, ma anche alle possibili opportunità offerte da GPT-3”, ha dichiarato Sean Gallagher, principal threat researcher di Sophos.
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Un co-pilota per gli esperti in sicurezza
Sophos ha quindi messo alla prova un nuovo filtro antispam basato su ChatGPT scoprendo che, rispetto ad altri modelli di machine learning, quello basato su GPT-3 era significativamente più preciso. I ricercatori Sophos sono stati infine in grado di creare un programma per semplificare il processo di reverse engineering delle linee di comando dei file LOLbin: un'attività notoriamente difficile ma anche essenziale per la comprensione di questi attacchi e per poterli bloccare in futuro. "Abbiamo provato che, con una risorsa come GPT-3, possiamo semplificare alcuni processi davvero pesanti e restituire tempo prezioso a chi si difende. Siamo già all'opera per integrare alcuni prototipi nei nostri prodotti e abbiamo reso disponibili su GitHUb, i risultati dei nostri sforzi per chi fosse interessato a testare GPT-3 nei propri ambienti di analisi. Siamo convinti che in futuro GPT-3 potrebbe diventare un co-pilota standard per gli esperti in sicurezza”, ha concluso Gallagher.