Italian Tech Week, incontro Elon Musk-John Elkann: “Sbagliato abbandonare il nucleare”
TecnologiaIl fondatore di Tesla, collegato dal Texas: “A lungo termine riusciremo ad arrivare all'energia solare”. Poi sullo spazio: “Se oltre ad andarci, saremo in grado di creare su Marte una civiltà autonoma potremo garantire un grande futuro all'umanità. Potremmo addirittura scoprire una vita aliena”. Il presidente di Stellantis: “Il nucleare è una soluzione che conosciamo, esiste già, è sicura, dovremmo svilupparla ulteriormente”. E spunta l’ingegnere italiano che lavora a SpaceX
"A lungo termine riusciremo ad arrivare all'energia solare. Ma mi hanno sorpreso i Paesi che hanno abbandonato il nucleare, è una tecnologia sicura”. A dirlo è il fondatore di Tesla e SpaceX Elon Musk, in collegamento dal Texas durante l'Italian Tech Week di Torino per dialogare con il presidente di Stellantis John Elkann. E sui programmi spaziali, l’imprenditore aggiunge: "Se oltre ad andarci, saremo in grado di creare su Marte una civiltà autonoma potremo garantire un grande futuro all'umanità, portare un maggiore sviluppo per andare anche in altri sistemi stellari. Ci sono cose che accadono in questo momento in tante galassie. Potremmo addirittura scoprire una vita aliena". Poi, interpellato sul suo rapporto con l’Italia, presenta a sorpresa il piemontese Mauro Prina, Director of Thermal Dynamics di SpaceX.
Musk: “Il nucleare è sicuro, ci sono più pericoli dall'uso del carbone”
“Mi hanno sorpreso i Paesi che hanno abbandonato il nucleare, è una tecnologia sicura - dice Musk - Non bisogna chiudere le centrali perché non sono un pericolo. Ci sono più pericoli dall'uso del carbone che dal nucleare". "Il nucleare è una soluzione che conosciamo, esiste già, è sicura, dovremmo svilupparla ulteriormente - concorda Elkann - Cina e India stanno utilizzando sempre più l'energia nucleare, questa è un'indicazione di ciò che dovremmo fare. In contemporanea dobbiamo puntare su energie alternative. Anche l'energia solare diventerà sempre più centrale".
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Elkann: "Molto ottimista sul futuro, i giovani mi danno fiducia"
"Le radici sono molto importanti. Si possono ampliare andando nello spazio, ma sono un fattore importante che ho imparato ad apprezzare sempre di più", dice Elkann, spiegando di essere "molto ottimista sul futuro". "La specie umana - osserva - è riuscita a superare le difficoltà che di volta in volta si sono presentate, come è successo anche con la pandemia. È stato straordinario vedere quante risorse sono emerse per affrontare rischi e trovare soluzioni, risolvere problemi e andare avanti. Questo mi dà tanto ottimismo così come me lo danno le giovani generazioni, i miei figli, i loro amici e i giovani con cui ho avuto occasione di interagire in questi due giorni. Vedere quanto sono bravi, quanta ambizione hanno mi dà tanta fiducia".
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Musk: “Momento più difficile è stato fra 2018 e 2019, John mi ha aiutato”
Musk ricorda anche le difficoltà per Tesla legate alla produzione di Model 3 e il contributo di Comau (società del gruppo Stellantis) che ha realizzato parte delle linee di assemblaggio della vettura: "Il periodo più doloroso per me è stato tra il 2018 e il 2019, John mi ha aiutato molto. È stato un momento molto duro. Tesla nella sua vita è stata vicina alla bancarotta 6-7 volte. Ora la produzione sta andando bene". "Sono contento che Comau vi abbia aiutato a trovare una soluzione. Comau è un'azienda fantastica", replica Elkann.
Musk: “Crisi dei microchip? Penso sarà a breve termine”
"Penso che sarà una crisi a breve termine. Ci sono molti chip in costruzione, le fabbriche produttrici sono al lavoro e penso che il prossimo anno la situazione sarà migliore", dice poi Musk parlando della crisi dei microchip nell'industria dell'auto. "Non ne sono certo al 100%, ma penso che sarà così".
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L’ingegnere italiano
A un certo punto della conversazione, il direttore di Repubblica Maurizio Molinari chiede a Musk del suo rapporto con l’Italia e se ha intenzione di investire nel nostro Paese. Il fondatore di Tesla a quel punto guarda fuori dall’inquadratura, e dopo pochi secondo sullo schermo compare l’ingegnere italiano Mauro Prina, Director of Thermal Dynamics a SpaceX, che racconta di essere originario della val Formazza e spiega: “Seguo lo sviluppo dei veicoli e il modo in cui possono tornare dallo spazio, lo sviluppo dei materiali, come crearli, installarli e riutilizzarli”.