Elezioni Usa: come Twitter e Facebook stanno combattendo la disinformazione

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I due social continuano ad applicare le misure anti-disinformazione anche in questa fase decisiva delle elezioni presidenziali statunitensi. Nelle scorse ore, hanno segnalato un post in cui Donald Trump ha accusato i democratici di brogli 

Mentre è in corso lo scrutinio dei voti per la Casa Bianca, i social network più popolari del momento, che nei mesi che hanno preceduto l’Election Day negli Stati Uniti, hanno giocato un ruolo fondamentale agendo da palcoscenico per i candidati e da “fact checker” delle loro dichiarazioni, continuano a combattere la disinformazione online e a proteggere da quest’ultima anche questa fase decisiva delle elezioni presidenziali statunitensi. 

 

Twitter e Facebook segnalano un post di Trump

 

Tra le ultime mosse, nelle scorse ore, Twitter e Facebook hanno segnalato un post in cui il Presidente in carica, Donald Trump, ha accusato i democratici di brogli elettorali.

“Andiamo alla grande, ma stanno cercando di rubare le elezioni. Non glielo lasceremo mai fare. I voti non possono essere espressi dopo la chiusura dei seggi!”, ha scritto Trump. 

Veloce e dura la risposta di Twitter, che ha oscurato il post pochi minuti dopo la sua pubblicazione. 

Al suo posto è comparso il seguente avviso: “Il contenuto condiviso in questo Tweet, tutto o in parte, è controverso e potrebbe essere fuorviante in merito alla modalità di partecipazione alle elezioni o ad altri strumenti di coinvolgimento della cittadinanza”. Twitter ha anche ristretto la possibilità di retwittare il Tweet: al momento è possibile farlo solo commentando il post, che può essere comunque letto cliccando su “visualizza”. 

Poco dopo è arrivata anche la “segnalazione” di Facebook, seppur con toni meno duri rispetto a Twitter.

"Il risultato finale delle elezioni potrebbe essere diverso dal voto iniziale in quanto lo scrutinio durerà per giorni o settimane dopo la chiusura dei seggi”. È questa l’etichetta che il popolare social di Mark Zuckerberg ha deciso di applicare al post di Trump. 

Come riporta Reuters, Twitter ha anche segnalato un ulteriore post in cui Trump, annunciando che avrebbe rilasciato una dichiarazione, ha aggiunto: “Una grande Vittoria”. Un portavoce di Twitter ha commentato: “Per ora non è chiaro cosa giustifichi l'espressione "grande vittoria”. 

La risposta dello staff elettorale di Trump 

 

Non si è fatta attendere la risposta dello staff elettorale del presidente Usa, che, come prevedibile, non ha accolto con favore la decisione di Facebook e Twitter di “etichettare” come fuorviante il post di Donald Trump. Il direttore comunicazioni di Trump 2020, Tim Murtaugh, ha commentato: "Silicon Valley continua nella sua missione di censurare e silenziare al presidente degli Stati Uniti".

 

Le misure anti-disinformazione di Twitter e Facebook

 

La mossa di Twitter e Facebook è correlata all’ulteriore stretta contro le fake news adottata dai due social lo scorso settembre, con l’introduzione di misure specifiche per evitare la diffusione di post che annunciano prematuramente la vittoria di uno dei due candidati alla Casa Bianca. Dal 17 settembre Twitter ha iniziato a segnare i post di questo genere, consentendone la rimozione ai moderatori. Una strategia simile è stata adottata anche da Facebook, che ha deciso di segnalare i post che dichiarano vittoria prima che vengano diffusi i risultati ufficiali, allegando un link che rimanda a fonti ufficiali. 

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