Lo comunica Vera Jurova, vicepresidente della Commissione ai valori Ue. Così facendo l’app di proprietà di Bytedance si adegua a Facebook e altri colossi tecnologici
Tik Tok ha aderito al codice di condotta volontario contro l'incitazione all'odio online, l’hate speech. Lo ha annunciato martedì 8 settembre la vicepresidente della Commissione europea ai valori dell'Ue, Vera Jurova. Tik Tok, di proprietà della società cinese Bytedance, si adeguerà ad altre aziende tecnologiche che già si erano unite all’iniziativa. La lista include Facebook, Microsoft, Twitter, Google Youtube e Snapchat.
Le parole di Vera Jurova
“E' un bene che Tik Tok abbia aderito al Codice” dichiara Vera Jurova, vicepresidente della Commissione ai valori Ue. Anche perché si tratta di un social utilizzato dai giovanissimi, “che sono particolarmente vulnerabili all'abuso" delle piattaforme online e all'incitamento illegale all'odio. “Vedo come un'evoluzione positiva che Tik Tok si unisca ad un ambiente di cooperazione in cui le compagnie dell'It lavorano con le organizzazioni della società civile e le autorità pubbliche per affrontare l'incitamento all'odio online in modo più efficace" aggiunge Jurova. Che poi conclude: "Chiaramente mi aspetto che Tik Tok non aderisca solo ai principi del codice, ma rispetti anche in pieno la normativa europea, quando opera sul suolo europeo”. “Le piattaforme di social media sono state sottoposte a pressioni crescenti da parte di politici e governi per fare di più per affrontare l'’hate speech online e la disinformazione” spiega il New York Times. La Commissione Ue ha istituito il codice di condotta nel maggio 2016 con la collaborazione dei colossi tech.
La situazione di Tik Tok
Nel mentre per il social cinese proseguono gli scontri negli Stati Uniti, dove a inizio agosto Donald Trump ne ha vietato l’utilizzo in quanto “fonte di preoccupazione per la sicurezza nazionale”. Messa al bando, Bytedance è stata costretta a intraprendere delle trattative per cedere le attività negli Usa. A fine dello scorso mese la Cnbc scriveva che la vendita potrebbe essere vicina per una cifra compresa tra i 20 e i 30 miliardi di dollari. Secondo l’articolo Bytedance non avrebbe ancora deciso l’acquirente e starebbe discutendo le offerte di Oracle, di Microsoft e di una terza società statunitense.