Lo indicano gli ultimi dati forniti dagli esperti di Strategy Analytics. Con 7,6 milioni di Apple Watch spediti, il colosso di Cupertino continua a trainare le vendite del settore
Nonostante l’emergenza coronavirus (segui la DIRETTA di Sky TG24), il mercato degli smartwatch continua ad andare a gonfie vele. In base ai dati forniti da Strategy Analytics, il settore ha conosciuto una crescita del 20% rispetto al primo trimestre del 2019, pari a 14 milioni di dispositivi consegnati. Si tratta di un risultato tutt’altro che scontato, soprattutto considerando che dall’inizio della pandemia altri mercati, come quello degli smartphone e dei Pc, hanno conosciuto una contrazione importante. Anche in questa situazione particolare, Apple continua a trainare le vendite del settore: nel primo trimestre il colosso di Cupertino ha spedito 7,6 milioni di Apple Watch, pari al 55% dell’intero mercato.
La situazione di Samsung e Garmin
Con 1,9 milioni di unità vendute, Samsung occupa la seconda posizione nella classifica delle aziende che guidano il settore. Rispetto al primo trimestre 2019, la sua quota di mercato è scesa dal 14,9 al 13,9%. Medaglia di bronzo per Garmin, che rispetto all’anno scorso è cresciuta dal 7 all’8%. Nei primi mesi del 2020 l’azienda ha venduto 1,9 milioni di dispositivi. Per il secondo trimestre, gli analisti prevedono un netto calo dell’intero settore, dovuto agli effetti dell’emergenza sanitaria sull’economia. In questo caso, tuttavia, la ripresa dovrebbe essere piuttosto rapida.
La crisi del mercato degli smartphone
Per il mercato degli smartphone, la situazione è molto meno rosea. L’ultimo report di Digitimes indica che il 2020 sarà un anno da dimenticare per l’interno settore. A causa dell’emergenza coronavirus, che a febbraio ha causato un calo delle spedizioni del 38% rispetto al 2019, e del lockdown, in Europa si è verificato un calo delle vendite che, in base ai risultati delle analisi, oscilla tra il -10% e il -47,1%. Per i prossimi mesi, gli esperti di Digitimes prevedono un crollo del 15%, con spedizioni che si fermeranno a 1,15 miliardi di unità.