Coronavirus, robot 5G donati agli ospedali di Wuhan per combattere l’infezione
TecnologiaSono due gli automi arrivati nelle strutture ospedaliere della città epicentro dell’epidemia: il primo dà informazioni su diagnosi e prevenzione, l’altro disinfetta le aree in quarantena e distribuisce i medicinali
La Cina si affida ai robot per provare ad arginare l’epidemia di coronavirus (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA SUL VIRUS). In due ospedali di Wuhan, città epicentro dalla quale è partita la diffusione del virus 2019-nCov, il personale può contare da pochi giorni anche sull’ausilio di due automi connessi a una rete 5G, sviluppati con l’obiettivo sia di diffondere informazioni sulla diagnosi (I SINTOMI) e sulle misure di prevenzione per il coronavirus, che di mantenere pulite le aree in cui è prevista la quarantena e consegnare i medicinali direttamente ai pazienti in cura, così da ridurre il contatto con le persone infette.
In Cina robot 5G contro il coronavirus
Ci sono China Mobile e il costruttore di automi CloudMinds dietro il robot introdotto in due ospedali di Wuhan che, grazie alla connessione a una rete 5G, riesce autonomamente ad aiutare i pazienti che entrano nell'atrio della struttura sanitaria. La macchina offre infatti una vera e propria guida per eseguire la diagnosi dell’infezione da coronavirus o dà alle persone informazioni sulle misure da adottare per evitare ulteriori contagi e frenare così l’epidemia che ha portato finora a 30.000 casi. Il secondo robot ha invece un compito più specifico, ovvero quello di disinfettare i pavimenti nelle aree di quarantena e di fornire i medicinali necessari a trattare i soggetti colpiti dall’infezione. Entrambi gli automi sono stati donati agli ospedali, sempre più impegnati ad accogliere nuovi casi nella città cinese dalla quale tutto è cominciato lo scorso dicembre.
Coronavirus, la tecnologia scende in campo
Secondo quanto riportato dal DailyMail, quelli arrivati negli ospedali di Wuhan non sarebbero gli unici robot utilizzati in Cina per contrastare il coronavirus. In diverse città del Paese sono stati avvistati alcuni robot, anch’essi connessi a rete 5G, che presidiano le strade e sono in grado di misurare la temperatura corporea dei passanti, oltre a ricordare alle persone di lavarsi costantemente le mani e indossare una mascherina. È sempre più consueto il ricorso agli automi per le situazioni di emergenza in campo medico: anche negli Stati Uniti, il primo caso accertato di coronavirus è stato trattato con l’aiuto di un robot, che monitorava le condizioni del paziente e forniva i medicinali necessari per trattare l’infezione.