Steve Jobs day, il 16 ottobre si celebra il genio dell'informatica

Tecnologia

Istituita in California nel 2011, la giornata è dedicata ad un uomo che ha profondamente cambiato il mondo dell’informatica e, con le sue idee “folli”, anche il corso della modernità  

“Il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Siate affamati, siate folli, perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero”. E lui, folle a tal punto da cambiare il mondo, lo è stato davvero. Era il 12 giugno 2005 e quelle parole dette ai laureandi dell’università di Stanford hanno fatto il giro del mondo e ancora oggi restano scolpite nelle mente e nella memoria di tantissime persone. Quelle parole appartengono a Steven Paul Jobs, per tutti conosciuto come Steve Jobs, illuminato imprenditore, informatico e inventore statunitense, cofondatore di Apple Inc, uomo dell’anno nel 2010 secondo il Financial Times, promotore di prodotti tecnologici che hanno cambiato la modernità come il Macintosh,l’ iMac, l’iPod, l’iPhone e l’iPad. E oggi, 16 ottobre, come stabilito in California, si celebra lo Steve Jobs Day in tutto il mondo.

L’adozione e la nuova famiglia

Non tutti forse sanno che il vero nome di Jobs è Abdul Latif Jandali, nato il 24 febbraio 1955 a San Francisco da madre statunitense di origini svizzere e tedesche e da padre siriano che decisero però di non crescere il figlio e, poco dopo la nascita, lo diedero in adozione ad un’altra coppia, quella formata da Paul Reinhold Jobs, all’epoca meccanico, e da Clara Hagopian, che faceva la contabile, entrambi residenti a Mountain View, nella contea di Santa Clara, in California. I genitori adottivi decisero di battezzare Steve educandolo alla fede cristiana luterana.

L’incontro decisivo

Nel 1972 Jobs si diplomò a Cupertino, sempre in California, quindi si iscrisse al Reed College di Portland (Oregon), ma senza finire gli studi. Nel 1974, solo poco tempo dopo, l’incontro che gli cambierà la vita. Jobs lavora alla Atari e insieme al suo amico Steve Wozniak, si dedica alla prima versione del circuito del videogioco ‘Breakout’. Il sodalizio tra i due si consolida tanto da prendere la decisione di mettersi in proprio, fondando la Apple Computer. Era l’1 aprile del 1976 e per trovare le risorse necessarie Jobs decise di vendere il suo pulmino della Volkswagen. La loro società prese vita anche grazie al contributo di Ronald Wayne, che Jobs aveva conosciuto ai tempi della sua esperienza con Atari, ma che ben presto abbandonò la nave. Tra le leggende più curiose legate alla storia di Jobs, quella per cui la prima sede della sua nuova società fu il garage dei genitori, dove lui e Wozniak lavorarono al loro primo computer, l'Apple I. Il primo importante finanziamento arrivò grazie all'industriale Mike Markkula, che pagò la somma di 250.000 dollari, ottenendo in cambio un terzo di Apple. Nel 1977 Jobs e Wozniak lanciarono poi l'Apple II, le cui vendite toccarono il milione di dollari e la storia, poi gloriosa, del marchio passò attraverso veri e propri oggetti tecnologici diventati culto, come iPhone, lanciato nel 2007, uno smartphone con lo schermo multi-touch, con il quale pose le basi per l'ingresso di Apple nel settore della telefonia mobile.

La fine di un percorso incredibile

La sua storia imprenditoriale di successo non conobbe ostacoli, fino al 24 agosto 2011 quando Jobs si dimise da amministratore delegato di Apple annunciando Tim Cook come suo successore e nuovo ceo di Apple. La sua salute iniziò ad essere compromessa nel 2009, quando subì un trapianto di fegato, e la morte lo colse nella sua casa a Palo Alto, in California, il 5 ottobre 2011, a 56 anni, a causa del riacutizzarsi del carcinoma che lo costrinse al trapianto. “Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo essi sanno cosa vogliamo davvero diventare. Tutto il resto è secondario”. Così, quel 12 giugno 2005, Jobs arrivò al cuore dei giovani di Stanford e in seguito a quello di una sterminata marea di persone. Partendo da un garage, con tanta voglia di essere folle per cambiare il mondo.  

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