Terrorismo sul web, colossi tech firmano un piano per limitarlo

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)

Microsoft, Twitter, Facebook, Google e Amazon accolgono l’appello di Christchurch e si impegnano nell’introdurre provvedimenti più severi al fine di arginare la minaccia estremista su internet e sui social network 

I colossi della tecnologia vogliono porre fine all’utilizzo per scopi terroristici del web. In un incontro a Parigi, Microsoft, Twitter, Facebook, Google e Amazon hanno infatti siglato un piano d’azione, articolato in nove punti, il cui obiettivo è quello di arginare l'uso di internet e dei social network da parte di terroristi ed estremisti, accogliendo così l’Appello di Christchurch contro la violenza online. Oltre ai big del settore tecnologico, all’Eliseo erano presenti anche il presidente francese Emmanuel Macron, la premier neozelandese Jacinda Ardern e altri capi di Stato e di governo.

Provvedimenti necessari dopo attacco di Christchurch

La necessità di questo incontro è nata in seguito alla strage di Christchurch dello scorso 15 marzo, quando un terrorista australiano trasmise in diretta Facebook la sparatoria da lui compiuta contro diversi fedeli musulmani riuniti in due moschee della cittadina neozelandese. Nell’attentato persero la vita 51 persone. Le cinque compagnie hanno quindi deciso di assumersi l’impegno di evitare che altri episodi simili si ripetano, stilando una serie di provvedimenti da adottare. "L'attacco terroristico a Christchurch è stato una tragedia terribile. E quindi è giusto che ci riuniamo, risoluti nel nostro impegno a garantire che stiamo facendo tutto il possibile per combattere l'odio e l'estremismo che portano alla violenza terroristica”, si legge in un comunicato congiunto.

Rafforzare partnership contro minaccia terroristica

Le società hanno quindi deciso di inasprire i termini d'uso contro il terrorismo, investire in tecnologie in grado di individuare e bloccare la diffusione di contenuti estremisti, anche trasmessi in diretta, fornire rapporti periodici specifici sulla trasparenza e dotare gli utenti di nuovi strumenti per segnalare post inappropriati, oltre a creare un protocollo di crisi ed educare e sensibilizzare il popolo del web contro l’odio. "Il terrorismo e l'estremismo violento sono problemi sociali complessi che richiedono una risposta da parte di tutta la società", aggiungono le cinque aziende. "Da parte nostra - concludono - gli impegni che stiamo assumendo oggi rafforzeranno ulteriormente la partnership che governi, società e industria tecnologica devono avere per affrontare questa minaccia”.

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