Facebook compie 15 anni: i momenti che hanno fatto la storia del social network

Tecnologia

Alessandra Carboni

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Una rassegna di episodi, decisioni, scandali che hanno segnato la storia del colosso di Mark Zuckerberg nato il 4 febbraio 2004: Dal momento del lancio fino al suo quindicesimo compleanno 

Facebook nasce il 4 febbraio 2004 in una cameretta dei dormitori della Harvard University, quando uno studente, Mark Zuckerberg, dà ufficialmente vita a un social network pensato esclusivamente per gli allievi delle migliori università americane. Dal giorno in cui Thefacebook (questo era inizialmente il nome) è andato per la prima volta online a oggi, molte cose sono cambiate nell'universo di quello che presto è diventato il social network più popolare del web ma anche il più controverso, soprattutto per quanto riguarda l’attenzione alla privacy degli utenti, un problema reso ancora più eclantante dallo scandalo Cambridge Analytica scoppiato lo scorso anno. Vediamo 15 avvenimenti che hanno caratterizzato questi 15 anni di storia e cambiamenti.

1. L’entrata in scena di Thefacebook

Nel giro di un mese dalla sua comparsa online, metà degli studenti di Harvard diventano membri di Thefacebook, che conquista rapidamente anche gli alunni di Yale, Stanford e della Columbia University. Per riuscire a gestire al meglio la crescita del sito e trasformare la sospirata popolarità in business, Zuckerberg coinvolge nel suo progetto di Intra-School Networking altri 4 studenti di Harvard. In breve tempo Thefacebook accoglie gli studenti di tutte le università di USA e Canada.

2. Nasce Facebook Inc.

Siamo a inizio 2004 quando Zuckerberg e i suoi soci fondano la società Facebook Inc. per gestire finanziariamente al meglio il successo della loro creatura. Alla società serve un Presidente, e tale ruolo viene offerto al fondatore di Napster, Sean Parker. Così Facebook esce dai dormitori di Harvard ed entra in un piccolo ufficio di Palo Alto, in California.

3. Primi finanziamenti

Nello stesso mese della costituzione della società, Facebook riceve l’interesse dei primi investitori. Due dei fondatori di PayPal, Peter Thiel ed Elon Musk finanziano la startup con 500 mila dollari, acquisendo così circa il 10 per cento delle quote. A maggio del 2005 la società avrà ricevuto fondi per quasi 14 milioni di dollari.

4. L’apertura al grande pubblico

A settembre del 2005 Zuckerberg apre Facebook agli studenti delle scuole superiori e subito dopo anche agli impiegati di alcune aziende. A cominciare dal 2006 decide infine di consentire la registrazione a chiunque abbia più di 13 anni e un indirizzo email valido. In quel momento Facebook ha 9 milioni di utenti e la scelta del creatore del social network viene criticata e considerata rischiosa da molti esperti della rete. Si sbagliano.

5. L’arrivo del News Feed

Il News Feed, la feature che consente ai membri di Facebook di vedere in tempo reale ciò che i loro amici stanno facendo giunge a settembre del 2006, creando scompiglio e anche un po’ di malcontento tra gli utenti che lamentano l’incapacità di controllare quali informazioni condividere. Zuckerberg fa mea culpa e relativamente alla gestione della privacy ammette “stavolta abbiamo sbagliato”. Di fatto - con i dovuti aggiustamenti - l’arrivo del news feed cambia drasticamente la user experience e diventa subito una delle caratteristiche principali del sito di social networking.

6. Il no a Yahoo!

Nello stesso anno Zuckerberg rifiuta l’offerta di Yahoo! di rilevare la società per un miliardo di dollari. Un accordo quasi concluso, ma che a quanto pare è saltato per un tardivo ripensamento sul prezzo da parte di Yahoo!, non gradito dal giovane fondatore di Facebook, che ha chiuso le trattative con un deciso “No, grazie”.

7.  L'arrivo di Sheryl Sandberg

Alla fine del 2007, a un party di Natale, Zuckerberg incontra Sheryl Sandberg - un dirigente di casa Google - e decide che Facebook ha bisogno di un Direttore Operativo. Così arruola la Sandberg, che a inizio 2008 entra a far parte del team. Sono gli anni in cui gli smartphone iniziano a diffondersi portando a Facebook un numero sempre crescente di utenti.

8. L'introduzione del Like e la crescita esplosiva

Il famigerato bottone Like fa la sua comparsa il 9 febbraio 2009, come un modo rapido per far sapere agli amici che si apprezza ciò che hanno postato. Dall’aprile 2010 - grazie al lancio del Plugin dedicato – può essere inserito direttamente nei siti consentendo agli utenti di esprimere il proprio apprezzamento ad una pagina anche senza entrare direttamente su Facebook. Alla fine del 2010 Facebook conta un trilione di visualizzazioni di pagina al mese e alla fine del 2012 raggiunge e supera il traguardo del miliardo di utenti attivi.

9. Un ruolo nella politica mondiale

Per la prima volta Facebook diventa anche luogo della protesta politica quando nel 2010 viene creata la pagina "Siamo tutti Khaled Said" - dedicata al giovane attivista ucciso dalla polizia di Alessandria d'Egitto -, che con più di 250 mila follower guadagnati in tre mesi è servita poi da ispirazione alla rivoluzione egiziana.

10. La quotazione in borsa

Dopo aver rifiutato numerose proposte di acquisizione, il 18 maggio 2012 Zuckerberg decide infine di quotare in Borsa il titolo Facebook, che nel primo giorno di contrattazioni movimenta più di 500 milioni di azioni. Tuttavia, i risultati disattendono le aspettative del mercato.

11. Il matrimonio tra Zuckerberg e Priscilla Chan

Subito dopo la quotazione al Nasdaq, Zuckerberg trova il tempo per sposarsi con la fidanzata di sempre, Priscilla Chan, conosciuta ai tempi di Harvard. Un matrimonio che contro ogni aspettativa si rivela molto poco social.

12. Le acquisizioni

Con un accordo da un miliardo di dollari, nell’aprile del 2012 Facebook acquisisce il social network delle istantanee. Instagram entra così nel dominio di Zuckerberg, ma promette di non cambiare identità. Nel 2014 acquista anche Oculus e le sue tecnologie per la realtà virtuale al prezzo di 2 miliardi di dollari e nello stesso anno rileva anche WhatsApp per 19 miliardi. Facebook ha 10 anni e conta 1,23 miliardi di visitatori unici ogni mese.

13. Nel mirino per le fake news

Facebook trascorre la maggior parte del 2017 sotto accusa per il ruolo che riveste nella diffusione delle fake news e della cattiva informazione: secondo i detrattori, proprio in virtù di questo, nel 2016 la diffusione di notizie scorrette e polarizzanti su Facebook avrebbe favorito l’elezione di Trump a discapito della Clinton. Un ruolo analogo il social network potrebbe avere giocato nella campagna del referendum sulla Brexit a favore dell’opzione dell’uscita dall’Unione europea. Facebook, che si è trovato più volte nel mirino su questo fronte, ha provato nel tempo ad intervenire con varie modalità. I risultati ottenuti non sono ancora chiari e alcune recenti notizie danno indicazioni contraddittorie. Secondo uno studio, per esempio, il numero di news false sulla piattaforma sarebbe calato negli ultimi mesi. Tuttavia, è di questi giorni la decisione di Snopes, noto sito di smascheramento di bufale, di interrompere la partnership con Facebook: troppo gravoso, secondo quanto riportato dai media, il lavoro di verifica delle informazioni. A parere di Snopes, il social network dovrebbe automatizzare ulteriormento questa attività.

14. Cambidge Analytica e polemiche sulla privacy

Il 2018 vede il social network al centro dello scandalo di Cambridge Analytica, che dimostra quanto Facebook fatichi a tenere sotto controllo i dati in suo possesso. Il titolo crolla a picco e Zuckerberg è chiamato a dare spiegazioni di fronte al Congresso USA e successivamente anche di fronte al Parlamento Europeo. In tutte e due le circostanze riconosce le responsabilità della propria azienda. Complessivamente, gli utenti coinvolti nello scandalo sono 87 milioni (214mila in Italia). I dati erano stati raccolti nel 2013 da Aleksandr Kogan, un ricercatore dell'università di Cambridge, con un test psicologico somministrato attraverso un app. Installando l’applicazione gli utenti hanno condiviso con il ricercatore anche le informazioni dei propri contatti. All’epoca la pratica era consentita da Facebook (sarebbe stata proibita nel 2014). Tuttavia, Kogan cedette i dati a Cambridge Analytica, violando in questo modo i termini di utilizzo del social network. Oggi Facebook conta in 2,2 miliardi ogni mese (35,7 milioni al mese in Italia).
Il 2018 non è stato certo il migliore anno nella storia del social network, almeno dal punto di vista della relazioni pubbliche. Una delle ricerche più estese condotte riguardo al cosiddetto Russiagate, vale a dire le operazioni messe in campo dalla Russia per influenzare l’esito delle presidenziali americane del 2016, conferma le dimensioni del fenomeno e il ruolo giocato dalla disinformazione veicolata attraverso il social network. Come se non bastassero queste polemiche, nell’autunno dello stesso anno, Facebook denuncia un attacco alla piattaforma che ha coinvolto 50 milioni di account, mettendo a rischio i dati personali degli utenti. Oltre 90 milioni di utenti sono stati costretti a disconnettersi dai propri account a scopo di sicurezza. Nonostante questi intoppi, il social network guarda comunque al futuro.

15. Verso l'integrazione delle piattaforme di messaggistica

A fine gennaio 2019 il New York Times riferisce che Facebook ha in programma la prossima integrazione di Instagram, WhatsApp e del suo Messenger, specificando che le tre applicazioni rimarranno distinte ma che convergeranno in un unico servizio di messaggistica. Il progetto dovrebbe diventare realtà entro la fine dell’anno o al più tardi all’inizio del 2020.

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