Fortnite, il mondo degli hacker spiegato da un'inchiesta BBC

Tecnologia
Immagine di archivio (Getty Images)
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Un’inchiesta della testata rivela un lato oscuro del popolare videogioco di Epic Games: i pirati informatici, spesso giovani, guadagnano migliaia di euro rubando account e rivendendoli 

In ambito di videogiochi, Fortnite è indubbiamente il fenomeno dell’anno 2018. Centinaia di milioni di giocatori sono rimasti stregati dal titolo di Epic Games, all’interno del quale esiste però un mondo oscuro, fatto di truffe, furti e altro ancora. Lo svela una nuova inchiesta della BBC, che si concentra su quello che viene definito ‘il mondo segreto dei teenager hacker di Fornite’. Il giornalista Joe Tidy, esperto in cyber-security, spiega infatti che il videogioco è diventata la piattaforma preferita anche dei pirati informatici, che riescono a guadagnare migliaia di euro ogni settimana e sono in molti casi adolescenti.

Fortnite, le attrattive per gli hacker

Come risaputo, il successo di Fortnite è dovuto anche alla modalità gratuita Battle Royale, con la possibilità però di acquistare accessori o modificare l’aspetto dei personaggi pagando soldi reali. Proprio questa opzione si è rivelata di grande attrattiva per gli hacker, che possono rubare profili completi per ricattare i proprietari degli stessi, rivenderli ad altri videogiocatori, o causare la perdita di oggetti sbloccati e perfino della lista di amici. Come sottolinea l’inchiesta, però, la cosa sorprendente è che i frutti di queste truffe sono facilmente visibili online, visto che i profili hackerati vengono regolarmente messi in vendita su social network come Facebook e Twitter, con un’accurata descrizione di tutti gli aggiornamenti e oggetti già sbloccati all’interno del profilo.

Come si hackera un account di Fortnite

Ma come si diventa hacker di Fornite? Nell’inchiesta della BBC, Tidy intervista un videogiocatore, rimasto anonimo, che spiega di aver imparato a rubare altri profili dopo essere stato truffato a sua volta ed essere stato introdotto al ‘mestiere’ da chi lo aveva colpito. Si scopre così che gli account hackerati in un giorno possono essere oltre un migliaio, che i pirati informatici ottengono liste con svariati username e password pubblicate online da altri hacker e che una volta preso controllo di un profilo è quasi impossibile per la vittima rientrarne in possesso. Gli account rubati vengono venduti a partire da pochi centesimi fino a centinaia di euro, a seconda della domanda degli accessori presenti. Un secondo hacker spiega alla BBC che il motivo per cui altri utenti sono disposti ad acquistare questi account dipenderebbe esclusivamente dalla volontà di avere oggetti o aggiornamenti speciali che altri non hanno. Emerge inoltre che la maggior parte dei pirati informatici si sente piuttosto protetta e sicura di non poter essere individuata, nonostante la National Crime Agency spieghi alla testata britannica che l’hackeraggio è un crimine punibile con la prigione, e che centinaia di hacker sono già stati individuati in passato. Il grande successo di Fortnite deve chiamare Epic Games, oltre a offrire continuamente nuove possibilità all’interno del gioco, a correre ai ripari da un fenomeno che mette a rischio le esperienze e i soldi di centinaia di milioni di giocatori. 

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