Antitrust, multa da 10 milioni di euro per Facebook

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Foto di archivio (Getty Images)

L’Antitrust ha chiuso l’istruttoria nei confronti di Facebook Ireland Ltd. e di Facebook Inc., avviata per presunte violazioni del Codice del Consumo. Il social: "Persone hanno controllo dei dati personali". Codacons: "Nostra vittoria"

L’Antitrust ha sanzionato Facebook con una multa di 10 milioni di euro. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria nei confronti di Facebook Ireland Ltd. e delle sua controllante, Facebook Inc., per presunte violazioni degli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo, irrogando alle due società sanzioni complessive per 10 milioni di euro. Non si è fatta attendere la replica del social network: "Le persone hanno il controllo dei dati personali".

Informazioni ingannevoli sulla raccolta e sull’uso dei dati

L’Autorità aveva annunciato lo scorso 6 aprile di aver avviato l’istruttoria "per informazioni ingannevoli sulla raccolta e sull’uso dei dati". Il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, ha spiegato che, nei confronti di Facebook, è stato aperto “un procedimento per pratiche commerciali scorrette, che riguarda il messaggio ingannevole che viene dato al consumatore. Quando ci iscriviamo a Facebook, sulla home page troviamo un messaggio che dice che il servizio è gratuito e lo sarà sempre, ma il consumatore non è messo in grado di sapere che, al contrario, cede dei dati, per i quali ci sarà un uso commerciale, come dimostrano anche le recenti vicende”.

Messaggi chiari e non ingannevoli

"Si tratta - ha proseguito Pitruzzella - di problematiche nuove che involgono vari profili: c'è un profilo di tutela della privacy, per cui il regolatore di settore, l'Autorità per la privacy nazionale ed europea, sta intervenendo; c'e' un profilo di nuove regole, occorrono norme adeguate ai tempi, a cui sta pensando l'Autorità per le Comunicazioni; c'è poi un profilo di tutela del consumatore. Noi siamo stati chiamati a intervenire dalle associazioni di tutela del consumatore e riteniamo che i messaggi devono essere chiari, precisi, non ingannevoli su cosa le piattaforme come Facebook fanno della nostra identità digitale”, ha concluso.

Facebook: “Persone hanno controllo dei dati personali"

Non si è fatta attendere la risposta di Facebook. Un portavoce ha fatto sapere che il social network cercherà di fare chiarezza su quanto contestato dall’Autorità: "Stiamo esaminando la decisione dell'Antitrust e speriamo di poter lavorare con loro per fare chiarezza su quanto contestato. Le persone hanno il possesso e il controllo delle loro informazioni personali su Facebook”.

Codacons: “È una nostra vittoria su tutti i fronti”

Sulla decisione dell’Antitrust è intervenuto anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che commenta: “Nei mesi scorsi avevamo segnalato attraverso una serie di esposti all'Antitrust possibili violazioni nell'utilizzo dei dati personali degli utenti da parte di Facebook e scarsa trasparenza da parte del social network nelle informazioni rese agli utenti. Ancora una volta i nostri dubbi si dimostrano fondati e l'Antitrust ha riconosciuto in pieno la fondatezza degli esposti Codacons circa l'uso dei dati personali dei consumatori a fini commerciali senza aver ottenuto l'espresso consenso degli utenti. Valuteremo ora eventuali azioni risarcitorie da intraprendere a favore di tutti i cittadini italiani iscritti a Facebook, i cui diritti sono stati lesi dalle pratiche scorrette messe in atto dal social network. È una nostra vittoria su tutti i fronti”. L'associazione ha fatto inoltre sapere che continuerà ad incontrare i dirigenti di Facebook "per evitare che in futuro accadono le stesse violazioni e per stabilire dei sistemi di indennizzo automatici quando accadono casi come quello di oggi”.

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