Facebook, Zuckerberg non si dimette: “Non è questo il piano”

Tecnologia
Foto di archivio (ANSA)

Intervistato dalla Cnn, il Ceo del social network ha dichiarato di non voler lasciare la guida del cda e nega possibili attriti con Sandberg: “È una parte importante della compagnia” 

Mark Zuckerberg non lascerà la guida di Facebook. In un’intervista rilasciata in esclusiva all’emittente televisiva Cnn, il Ceo del social network più famoso del mondo ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di dimettersi dal suo ruolo di presidente del cda, almeno per ora: “Non è questo il piano. In futuro succederà, non farò questo per sempre, ma certamente al momento non penso che abbia senso”.

“Sandberg è una parte importante della compagnia”

Le polemiche intorno a Facebook non si placano. Dopo lo scandalo Cambridge Analytica, la recente inchiesta del New York Times ha rincarato la dose, accusando Zuckerberg e la sua società di aver ignorato i segnali di pericolo sulla fuga di dati e sulle interferenze russe nelle elezioni Usa. Altre indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal riferivano invece che il rapporto tra il fondatore del social network e la direttrice operativa, Sheryl Sandberg, si fosse incrinato a causa degli ultimi eventi. A queste voci Zuckerberg ha voluto rispondere, negando ogni possibile attrito tra i due: “È una parte importante della compagnia, ha guidato il lavoro sulle grandi questioni relative a elezioni, contenuti e sicurezza. È una partner importante per me da dieci anni e spero che lavoreremo insieme per i decenni a venire”.

La replica al New York Times

Quella rilasciata alla Cnn è l’ultima di una lunga serie di interviste dell’amministratore delegato di Facebook per prendere le difesa della società in merito alle ultime accuse. La settimana scorsa Zuckerberg aveva risposto al Nyt, definendo “assolutamente falsi” i sospetti del quotidiano newyorkese su possibili insabbiamenti e ostacoli alle indagini. Inoltre, con una lunga nota pubblicata proprio su Facebook, il Ceo aveva annunciato di essere al lavoro per cambiare algoritmo al fine di ridurre la diffusione di post borderline che violano la policy del social network, oltre a promettere di risolvere i problemi di sicurezza e di privacy.

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