
L’attuale tecnico del Manchester City è nato a Santpedor, non lontano da Barcellona, il 18 gennaio 1971. Proprio con i blaugrana ha raggiunto i massimi livelli sia in campo che in panchina, legando indelebilmente il suo nome alla società. Considerato un innovatore grazie al suo Tiqui taca, Guardiola fa parlare di sé anche fuori dal campo: da tempo, infatti, è impegnato nella causa indipendentista della sua Catalogna

Pep Guardiola compie 50 anni: l’attuale allenatore del Manchester City è nato il 18 gennaio 1971 a Santpedor, non lontano da Barcellona. Considerato uno dei migliori tecnici al mondo, il catalano può vantare anche una ottima carriera da calciatore, con un passaggio in Italia tra Brescia e Roma
Messi contro Ronaldo: le sfide storiche tra i due fuoriclasseDa calciatore, Guardiola fa il suo esordio con il Barcellona nel 1990. L’allora allenatore Johan Cruijff, a cui successivamente si ispirerà lo stesso Guardiola, lo lancia come mediano di impostazione per il suo Barça
Enzo Bearzot, 10 anni fa moriva il Ct dell’Italia “Mundial” del 1982In maglia blaugrana Guardiola gioca per dieci anni vincendo sei volte la Liga, la Champions League del 1992 in finale contro la Sampdoria e diventando capitano del club
Messi, dai primi calci al (probabile) divorzio con il Barcellona: fotostoriaSempre nel 1992 arriva la prima delle 47 presenze con la maglia della nazionale spagnola. Dopo aver vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi proprio a Barcellona, Guardiola partecipa ai Mondiali del 1994 e del 1998 ma anche agli Europei del 2000
Nel 2001 Guardiola, a sorpresa, accetta l’offerta del Brescia di Gino Corioni. Il catalano raggiunge così Roberto Baggio e Luca Toni nel team allenato da Carlo Mazzone
Guardiola resta in Italia fino al 2003: per lui due anni al Brescia intervallati da una stagione alla Roma. Terminata l’avventura in Italia, il catalano va a giocare prima in Qatar con l’Al-Ahly Doha, poi conclude nel 2006 la carriera da calciatore in Messico con i Dorados
Tornato a Barcellona nel 2007 per allenare le giovanili del Barça, Guardiola riceve la chiamata di Laporta dopo un solo anno: è lui il prescelto per guidare la prima squadra in piena rifondazione dopo l’era Rijkaard con Ronaldinho e Deco in campo
La stagione 2008-09 è trionfale: all’esordio in prima squadra Guardiola vince Coppa del Re, Liga e Champions League. Il Barça, ricco di giocatori cresciuti nel settore giovanile come Puyol, Piqué, Xavi, Busquets, Iniesta e soprattutto Messi, gioca un calcio straordinario (il cosiddetto Tiqui taca) e centra il Triplete
Triplete che diventa addirittura Sextete quando qualche mese dopo il Barça vince anche la Supercoppa di Spagna, la Supercoppa Europea e il Mondiale per club. Nel gennaio 2010, Guardiola vince il premio come miglior allenatore dell'anno del 2009
Guardiola rimane alla guida del Barcellona fino alla stagione 2011-12. Lascia il club dopo aver portato in bacheca tre campionati spagnoli, due Coppe del Re, tre Supercoppe di Spagna, due Champions League, due Mondiali per Club e due Supercoppe europee

Nell’estate del 2012 l’allenatore catalano firma per il Bayern Monaco, recente campione di Germania e d’Europa con Jupp Heynckes

In Baviera, Guardiola riesce a dare la sua impronta di gioco al Bayern e vince per tre anni di fila la Bundesliga e due volte la Coppa di Germania. Fallisce però l’assalto alla Champions League

Nel 2016 firma un contratto da record con il Manchester City: lo sceicco Mansour sceglie lui per puntare alla Champions League

Nonostante un avvio positivo con cinque vittorie nelle prime cinque partite, Guardiola chiude il primo anno senza alcun trofeo: eliminato al quarto turno della Coppa di Lega dal Manchester United di José Mourinho, eliminato in Champions League agli ottavi di finale dal Monaco, fuori nella Coppa d'Inghilterra in semifinale contro Arsenal e terzo in Premier League

Con i Citizens Guardiola centra la vittoria della Premier nelle due stagioni successive. Per il catalano arrivano anche tre Coppe di Lega, una FA Cup e due Community Shield

Nonostante i grandi investimenti, a Manchester come a Monaco di Baviera, Guardiola non è ancora riuscito a conquistare la Champions League

Non solo sport: Pep Guardiola è un personaggio molto influente ed esposto in campo sociale e politico

Guardiola è infatti un forte sostenitore dell’indipendenza della Catalogna: l’allenatore si è più volte schierato a favore del movimento indipendentista