Nato a Sanremo, dopo aver conquistato i Campionati Europei U16 di Vienna nel 2003, ottiene il primo grande successo nel mondo professionistico battendo Radic. Il 21 aprile 2019 è il primo italiano a vincere un Masters. Il 4 giugno è tra i primi 10 nel ranking maschile
Fabio Fognini è uno dei giocatori più forti della storia del tennis italiano. Il 4 giugno 2019, nonostante la sconfitta subita dal tedesco Zverev agli ottavi di finale del Roland Garros, il campione ligure entra nella top 10 del ranking mondiale grazie anche al ko di Martin Del Potro con il russo Karen Khachanov e a quello di Stan Wawrinka contro Roger Federer. Fognini è il terzo italiano di sempre a raggiungere questo risultato: prima di lui soltanto Adriano Panatta e Corrado Barazzutti. Una soddisfazione che arriva a meno di due mesi dal successo del 21 aprile 2019 quando il tennista sanremese conquista il primo Masters della sua carriera, vincendo a Montecarlo in finale contro il serbo Lajovic, dopo un’epica semifinale in cui ha battuto il numero due del mondo Rafa Nadal. È stato il primo azzurro a trionfare in una finale di un Masters 1000. La sua carriera è stata contraddistinta da una tecnica straordinaria ma anche da un temperamento particolarmente grintoso, che talvolta lo ha portato a litigare con gli arbitri e gli avversari durante i suoi incontri.
Gli esordi
Nato il 24 maggio 1987 a Sanremo, l’atleta è cresciuto nella vicina Imperia. Inizia la sua carriera tennistica nel circolo locale di Arma di Taggia sotto la guida, fino al 2000, di Leo Di Giacomo e Massimiliano Conti. Il suo successo più importante a livello Juniores lo ottiene nel luglio del 2003, quando conquista i Campionati Europei Under 16 di Vienna. La prima vittoria di un certo rilievo nel mondo professionistico avviene nel febbraio del 2005 a Murcia contro il croato Radic, di gran lunga favorito. Comincia a inanellare successi: nel 2007 riesce a conquistare la prima finale di un torneo Challenger, dopo essersi da poco trasferito a Barcellona. Nel 2010 al Torneo di Wimbledon riesce ad eliminare Fernando Verdasco, in quel momento nella Top 10 della classifica ATP. Nel 2011 si impone invece nei tornei di Stoccarda ed Amburgo, spingendosi fino alla tredicesima posizione nel ranking mondiale.
Le sfuriate in campo
Con i primi successi a livello internazionale, arrivano anche i primi momenti di frustrazione in campo, con racchette distrutte e insulti nei confronti dei rivali o degli arbitri. Nel 2017 è stato espulso dagli US Open dopo aver insultato in modo sessista un giudice di gara nel corso del primo turno del torneo singolare.
I più importanti successi
Con i nove titoli conquistati in singolare, Fognini si colloca al secondo posto per numero di tornei ATP vinti dai tennisti italiani nell'era Open, alle spalle di Adriano Panatta che ne vinse 10. Nei tornei di singolare del circuito maggiore è giunto 19 volte in finale. In doppio ha vinto 5 tornei ATP, di cui 3 in coppia con Simone Bolelli, tra cui gli Australian Open 2015; Fognini-Bolelli è l'unica coppia italiana ad aver vinto uno Slam in campo maschile nell'era Open. Un’impresa che era riuscita soltanto nell'era amatoriale alla coppia formata da Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola.
Il matrimonio con Flavia Pennetta: i due hanno un figlio
Dal 2014 Fognini è il compagno di Flavia Pennetta, a sua volta tra le migliori tenniste italiane nell’ultimo decennio e che da ottobre 2015 ha appeso la racchetta al chiodo. La coppia, che si è sposata nel 2016, ha un figlio, Federico, nato il 19 maggio 2017 a Barcellona: è stato chiamato così in memoria di Federico Luzzi, tennista aretino morto nel 2008 all'età di 28 anni a causa di una leucemia fulminante.