Mondiali 2026, Irlanda del Nord: cosa sapere sull'avversaria dell'Italia ai playoff

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Il primo incrocio per gli azzurri sarà contro la squadra allenata da Michael O'Neill e guidata in campo da Conor Bradley. Squadra fisica ed arcigna, l'Irlanda del Nord non ha una buona tradizione negli incontri diretti contro l'Italia. Ma un precedente, relativo al lontano 1958, non evoca bei ricordi per i nostri colori

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Una squadra fisica, arcigna ma, almeno sulla carta, alla portata dell'Italia. E' l'Irlanda del Nord, l'avversaria degli azzurri sorteggiata come primo avversario nella semifinale dei playoff per la qualificazione ai prossimi Mondiali di calcio. Il 26 marzo 2026, come accennato dal ct Rino Gattuso dopo i sorteggi, probabilmente alla New Balance Arena di Bergamo, gli uomini di Micheal O'Neill affronteranno Donnarumma e compagni nella prima e già decisiva gara secca che stabilirà chi affronterà una tra Galles o Bosnia per un posto in paradiso. 

Il precedente negativo e l'ultima sfida

Detto dell'iniziale sospiro di sollievo per aver evitato avversarie di rango più elevato, come Romania o Svezia, l'Irlanda del Nord fa pensare ad una pagina non felice del nostro passato. Era, infatti, il 1958 quando con una vittoria per 2-1 a Belfast, i nostri prossimi avversari estromisero l'Italia dalla partecipazione al Mondiale di Svezia. L'ultima sfida si è giocata invece il 15 novembre 2021, terminata 0-0: quella partita aveva costretto la nazionale di Roberto Mancini a passare dai playoff per i Mondiali, con la semifinale poi persa con la Macedonia del Nord. 

 

I precedenti, il ct e la squadra

L'Irlanda del Nord ha chiuso il girone A al terzo posto, dietro Germania e Slovacchia ed è approdata nell'urna di Zurigo grazie al cammino, positivo, in Nations League. Nelle qualificazioni ha sconfitto due volte il Lussemburgo, ma anche la più blasonata Slovacchia in casa. L'ultima delle sue tre presenze alla fase finale dei Mondiali di calcio risale al lontano 1986. Contro l'Italia, in 11 incroci, l'Irlanda del Nord ha collezionato sette sconfitte, tre pareggi ed un solo successo, proprio quello che nell'edizione del '58 sbarrò la strada alla nostra Nazionale. La squadra, come accennato, è allenata da Michael O'Neill. Classe 1969, l'attuale ct è in carica dal febbraio 2012 dopo una parentesi alla guida dello Stoke City. Punta in maniera preponderante su un calcio fisico ed aggressivo, particolarmente meticoloso sulla fase difensiva e sui calci piazzati. Quasi tutta la rosa gioca in Inghilterra, ma solo cinque calciatori militano in Premier League. Si tratta dei difensori Bradley, Ballard e Hume, del centrocampista Devenny e dell'attaccante Marshall. L'uomo cui fare maggiore attenzione è proprio Conor Bradley, 22 anni, laterale del Liverpool. Sulla fascia destra può giocare sia a centrocampo che in difesa. 

La stella

Come detto sarà Conor Bradley, 22enne laterale destro ed erede di Alexander-Arnold nel Liverpool di Slot, il calciatore da tenere d'occhio. Nonostante la sua giovane età, indossa la fascia di capitano da qualche tempo. Rispetto al club inglese, tra l'altro, Bradley in Nazionale gioca anche in una zona di campo più avanzata, rendendosi spesso pericoloso anche in zona gol. 

Il commento di O'Neill

"Italia in semifinale? Penso che qualunque squadra avremmo pescato sarebbe stata complicatissima, sarà comunque bellissimo giocare contro una delle più grandi Nazionali di sempre, certo sarà difficile per noi". Lo ha detto il ct dell'Irlanda del Nord, O'Neill a Sky dopo il sorteggio per i playoff Mondiali. "Il 4-1 con la Norvegia? Io penso che l'Italia di Gattuso sia molto forte, la Norvegia è fortissima, ed è difficile basare una valutazione su quella partita, la Norvegia è in una forma stratosferica, una sola si qualificava e lo ha fatto la nazionale di Haaland ma non significa nulla", ha aggiunto il tecnico.  

 

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Conor Bradley in campo con la sua Nazionale - ©Getty

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