L'edizione numero 108 è proseguita oggi con una frazione lunga 186 km, con un dislivello di 3.850 metri e con salite che raggiungono anche il 19% di pendenza. Ieri a vincere la decima tappa era stato Hoole e in maglia rosa c'era Del Toro
L'ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) ha vinto l'11esima tappa del Giro d'Italia, la Viareggio-Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia), di 186 chilometri. Il messicano Isaac Del Toro (Uae Team Emirates), che resta maglia rosa, ha conquistato il secondo posto nella frazione odierna battendo in volata Giulio Ciccone e Tom Pidcock. Ieri a vincere la decima tappa era stato Hoole e in maglia rosa c'era già Del Toro.
L'undicesima tappa
L’undicesima tappa era suddivisa in due parti. La prima, fino a Castelnuovo Garfagnana, in leggera ascesa ma senza particolari difficoltà per i ciclisti. La seconda, fino al traguardo, è stata invece caratterizzata da salite impegnative e lunghe discese, sempre su strade di montagna con curve e saliscendi. Tre i Gran Premi della Montagna. Il primo la salita di San Pellegrino in Alpe, di categoria 1, che si è conclusa circa 1,5 km dopo il paese: con le sue pendenze intorno al 20%, è tornata nel percorso dopo 25 anni dall’ultima volta e ha rappresentato il settore più duro dell’intero Giro 2025. Il secondo Gpm, di categoria 2 e con pendenze fino al 10%, è stato intorno al km 140 con la salita di Toano. Il terzo Gpm, anche questo di livello 2, è stata la salita Pietra di Bismantova: fino al 12% di pendenza, e portava direttamente a Castelnovo ne’ Monti. Gli ultimi 3 km sono stati caratterizzati da una rampa a salire e poi una breve discesa che ha portato dentro l’abitato, con alcune curve impegnative. L’ultimo km tutto in salita: il rettilineo finale, di 100 metri, era su asfalto.

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Il Giro d'Italia 2025
Tadej Pogačar, vincitore dello scorso anno, è il grande assente dell'edizione numero 108 della corsa rosa. Le tappe in totale sono 20, con il gran finale che sarà ancora una volta a Roma, il primo giugno. Le prime tre tappe sono state in Albania.
