
Secondo Il Fatto Quotidiano, il fratello di Filippo Tortu, Giacomo (ora indagato), si sarebbe rivolto alla società di sicurezza e investigazioni Equalize, oggetto di una inchiesta giudiziaria per accesso illecito a banche dati istituzionali, per avere informazioni su Jacobs. La reazione di Filippo Tortu: "Confido che i fatti siano chiariti al più presto e che il mio nome non sia associato a eventi da cui sono totalmente estraneo". La federazione potrebbe aprire un fascicolo. Il campione olimpico: "Sono triste"
La procura federale della Fidal (Federazione Italiana di Atletica leggera) è pronta ad aprire un fascicolo nei confronti di Giacomo Tortu, fratello di Filippo, dopo aver acquisito gli atti dell’inchiesta della Procura di Milano sulle attività illecite riconducibili a Equalize, la società di investigazioni private accusata di accesso illecito alle informazioni contenute nelle principali banche dati istituzionali. L’indagine sportiva è dovuta in quanto Giacomo Tortu (ex sprinter) è tesserato Fidal come dirigente. Risulta anche indagato per concorso in presunte intercettazioni abusive nell'inchiesta milanese. Il presidente della Fidal Stefano Mei, intervenuto sulla vicenda ha detto: "Se questo fosse confermato la procura federale sarà pronta ad aprire un fascicolo. Filippo Tortu non risulta assolutamente sfiorato dall'indagine. La federazione non è preoccupata nè rattristata. Come sempre, in nazionale andrà chi è più veloce e questa sarà la regola che varrà anche per la staffetta".
Secondo la ricostruzione de Il Fatto Quotidiano, Giacomo Tortu si sarebbe rivolto -attraverso intermediari -, nel settembre 2020, cioè poco meno di un anno prima delle Olimpiadi di Tokyo, a Equalize per avere informazioni sulle cartelle mediche e i referti degli esami ematici di Marcell Jacobs, oltre che alle telefonate e alle chat tra lo stesso Jacobs e il suo staff. Jacobs è, con Filippo Tortu, uno dei simboli dell’atletica italiana. I due, insieme, sono anche stati protagonisti dell'oro nella staffetta 4x100 alle Olimpiadi Tokyo nel 2021.
Le reazioni
L’operazione per avere informazioni su Jacobs sarebbe costata 10mila euro e lo spionaggio sarebbe durato oltre un anno senza però portare alla scoperta di alcuna pratica illecita di doping. Filippo Tortu ha commentato il caso che vede coinvolto il fratello con una nota: "Ho appreso la notizia dagli organi di informazione. Confido che i fatti siano chiariti al più presto e che il mio nome non sia associato a eventi da cui sono totalmente estraneo". All'ANSA Marcell Jacobs ha detto: "Personalmente credo a Filippo Tortu quando dice di essere estraneo alla vicenda che coinvolge il fratello Giacomo. Detto questo - aggiunge l'olimpionico dei 100 a Tokyo - che qualcuno abbia potuto spiare i miei cellulari mi rattrista e mi preoccupa. E dal presidente della Fidal, Stefano Mei, mi sarei almeno aspettato solidarietà, in attesa che la Procura completi le indagini". Dall'entourage dell'atleta fanno sapere che, in attesa di ulteriori dettagli e verifiche, Jacobs "ha dato mandato al suo avvocato di valutare i profili legali, come possibile parte lesa".
