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Calcio scommesse, le rivelazioni di Fagioli durante le deposizioni

Sport
©IPA/Fotogramma

"Ti spezzo le gambe". Questo uno dei passaggi delle dichiarazioni che il centrocampista della Juventus ha reso alla procura di Torino e al procuratore della Figc, Giuseppe Chiné, nell'ambito dell'inchiesta sulle scommesse, dopo essersi autodenunciato lo scorso 5 settembre. Il momento più brutto? “A marzo-aprile 2023, durante Sassuolo-Juventus feci un errore tecnico e fui sostituito”. Poi le lacrime ed il pensiero “ai debiti legati alle scommesse”

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Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, è uno dei calciatori coinvolti nel caso calcioscommesse. Come segnala Sky Sport, alcuni quotidiani come “La Stampa” e “Tuttosport” hanno diffuso alcuni virgolettati relativi proprio alle deposizioni che il giocatore ha reso alla procura di Torino e al procuratore della Figc, Giuseppe Chiné, dopo essersi autodenunciato lo scorso 5 settembre. Per lui è già arrivata una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro, per la violazione dell'art.24 del CGS. 

Le prime scommesse

“Ho iniziato a scommettere a Tirrenia nel ritiro della Nazionale Under 21”, ha raccontato il centrocampista bianconero, ripercorrendo la genesi della sua ludopatia. A consigliarlo, secondo quanto dichiarato, sarebbe stato Sandro Tonali, altro calciatore finito nel calderone mediatico: “Mi ha detto che avrei potuto farlo anche io perché i movimenti non erano tracciabili”. Le prime scommesse, ha ammesso Fagioli, erano “sul tennis, poi da settembre 2022, poiché dovevo restituire somme ingenti a varie piattaforme, iniziai a scommettere anche sul calcio, per provare a recuperare”. Ma senza “mai aver scommesso sulla Cremonese o sulla Juventus”, i due team in cui ha militato il giovane centrocampista.

L’accumulo dei debiti

Inizialmente l’approccio al mondo delle scommesse era frutto di “divertimento” ma poi, col trascorrere del tempo, diventata quella che Fagioli definisce una vera e propria “ossessione” che lo fa piombare “in una condizione di stress determinato dai debiti”. Il totale degli stessi, secondo quanto emerso dalla procura federale, sarebbe vicino all’ingente somma di 3 milioni di euro. "La notte avevo smesso di dormire. Più il tempo passava più il debito mi ossessionava. Pensavo di giocare solo per tentare di recuperare", ha dichiarato il giocatore, confessando anche di aver ricevuto una serie di minacce. "Ti spezzo le gambe, mi dicevano". La situazione insospettisce la madre che blocca i conti al calciatore, impossibilitato a quel punto a poter usare i propri soldi. Ecco, allora, che Fagioli pensa di chiedere prestiti ad alcuni compagni di squadra: 40 mila euro a Dragusin e 40 a Gatti “dicendogli che mi servivano per comprare un orologio”.

Il momento più brutto

Proprio la mamma sarebbe stata una delle poche persone a sapere della sua ludopatia. “Lo sapevano solo lei e qualche amico non calciatore” ma non, stando sempre alle deposizioni, la Juventus: “Dovevo rinnovare il contratto, temevo che una notizia del genere lo avrebbe impedito”. Nel suo racconto, emerge poi un passaggio significativo, quello delle lacrime di Sassuolo. “A marzo-aprile 2023, durante Sassuolo-Juventus feci un errore tecnico e fui sostituito”. Quel giorno il giocatore, inquadrato dalle telecamere, era in lacrime dopo essersi seduto in panchina. Il pensiero, ha confessato, era “ai debiti legati alle scommesse”.

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