Rubiales sul bacio a Hermoso: "Non mi dimetto". Il governo avvia procedure per sospenderlo

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Lo afferma il dirigente sportivo aprendo l'assemblea della Federcalcio spagnola smentendo così le indiscrezioni del quotidiano spagnolo El Pais. E attacca le ministre che hanno parlato di violenza sessuale: "Porterò il caso in tribunale". Intanto il governo ha già avviato tutte le procedure per portarlo davanti alla giustizia amministrativa e farlo sospendere dall'incarico. Hermoso: "Bacio non fu consensuale"

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"Non mi dimetto. Non mi dimetto. Non mi dimetto. Ho ricevuto molte pressioni. Magari lunedì troveranno la formula per cacciarmi. Intendo difendermi e lottare sino alla fine. E spero che si compia la legge e siccome non c'è niente non mi aspetto niente di male". Lo afferma Luis Rubiales, aprendo l'assemblea della Federcalcio spagnola e smentendo così le indiscrezioni del quotidiano spagnolo El Pais che avevano anticipato che avrebbe lasciato la carica di presidente.

Rubiales azioni legali

Il numero 1 della Federcalcio spagnola annuncia che si batterà sino alla fine per difendersi dalle accuse di abusi sessuali, in seguito al bacio in bocca alla campionessa del mondo Jenni Hermoso, dopo il quale la Fifa ha aperto un procedimento disciplinare. Ha chiesto scusa, tuttavia non solo non ha fatto un passo indietro, ma annuncia azioni legali, addirittura citando alcune ministre: "La ministra Montero e la ministra Belarra - ha detto - hanno parlato di violenza sessuale. Vorrei sapere cosa pensano sul serio delle donne vittime di violenza. Ora intendo portarle il caso in Tribunale". Quindi ha offerto la sua versione dell'ormai celebre bacio, dicendo che era "condiviso" dalla giocatrice: "Lei per prima è venuta vicina a me, quindi le ho detto di dimenticarsi del rigore sbagliato ci siamo abbracciati. Quindi le ho chiesto un bacetto e lei mi ha detto che andava bene".

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Si dimette il presidente del Comitato calcio femminile

Il presidente del Comitato Nazionale di Calcio Femminile spagnolo, Rafael del Amo, ha rassegnato oggi le dimissioni in dissenso con la decisione di Rubiales di non rinunciare all'incarico. Ne dà notizia As. Del Amo, che è anche presidente della Federcalcio della Navarra, aveva già espresso il suo "più categorico e completo rifiuto della condotta" mostrata da Rubiales, sollecitandone le dimissioni. Ed aveva rappresentato la sua posizione al vicepresidente e al tesoriere del Comitato Nazionale di Calcio femminile che hanno sostenuto la sua decisione.

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Il governo avvia procedure legali contro Rubiales

Il governo, poche ore dopo la scelta di Rubiales di non dimettersi, ha già avviato tutte le procedure per portare il capo della Federcalcio spagnola davanti alla giustizia amministrativa e farlo sospendere dall'incarico. "Rubiales, agli occhi del governo, della società spagnola e delle stesse campionesse, non è stato all'altezza della situazione, oggi non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare. L'assemblea invece di calmare il clima, ha ravvivato la polemica. Il governo intende agire. Il cammino di Rubiales è finito: lo sospenderemo dalle sue funzioni", ha affermato Víctor Francos, presidente del Consiglio Superiore dello Sport, parlando a nome del governo. "Dovrebbe chiedere scusa alle calciatrici: questo deve essere il Me Too dello sport spagnolo".

Hermoso smentisce Rubiales: "Bacio non fu consensuale"

In tarda serata, le giocatrici della nazionale femminile spagnola in una nota congiunta hanno fanno sapere che non torneranno a giocare nella seleccion "se rimarrano in carica gli attuali dirigenti", un riferimento ovviamente a Rubiales, presidente della Federazione, ma anche al Ct Jorge Vilda. Inoltre, nella stessa nota Jenni Hermoso, smentendo clamorosamente Rubiales, assicura che "in nessun momento" ha "acconsentito al bacio" con lui. La centrocampista poi, in un messaggio sui social, ha dichiarato di essersi sentita "aggredita". E ha aggiunto: "Mi sono sentita vulnerabile e vittima di un'aggressione, di un atto impulsivo, maschilista e fuori luogo e senza il minimo consenso da parte mia. Semplicemente, non sono stata rispettata".

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