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Manovra stipendi, deferita la Juventus. Nuovo processo sportivo

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©Getty

Il procuratore federale Chinè ha deferito la Juventus e sette fra dirigenti ed ex dirigenti bianconeri tra cui Agnelli, Paratici, Nedved e Cherubini. Secondo la procura Figc sarebbe stato violato l'articolo 4.1 del codice di giustizia sportiva. Il processo sportivo non prima della fine del campionato e le eventuali pene ricadranno sulla prossima stagione

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La Juventus dovrà affrontare un nuovo processo sportivo entro 30 giorni: la procura della Federcalcio ha infatti deferito la società bianconera per la cosiddetta manovra stipendi per il biennio 2019/2021, i presunti compensi fittizi agli agenti e la partnership con altre società, la cui posizione dovrà essere chiarita dalle procure competenti sulla base del materiale acquisito lo scorso 24 febbraio. I fascicoli di queste indagini verranno trasmessi anche al procuratore Chinè.

Il deferimento per la Juventus

La Juventus - come riporta Sky Sport - è stata deferita per responsabilità diretta e oggettiva, mentre ad Andrea Agnelli (all'epoca dei fatti presidente del consiglio di amministrazione), Pavel Nevded (allora vicepresidente), Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna (allora ds della Under 23), Paolo Morganti (a capo della Football Operations) e a Stefano Braghin (ds del settore giovanile all'epoca) viene contestata la violazione dell’art 4.1, ossia quello della “lealtà sportiva”. 

La manovra stipendi

Per quanto riguarda la manovra stipendi per l’anno 2019/20, il deferimento ad Agnelli e Paratici è motivato dal fatto che, secondo la Procura, la Juventus avrebbe depositato gli accordi economici raggiunti con 21 giocatori e con l’allenatore Sarri per la rinuncia a 4 mensilità, omettendo però di comunicare che tale accordo, raggiunto prima della chiusura del bilancio, prevedeva già il recupero di 3 di queste mensilità. Violazione simile per l’anno successivo quando, sempre per la Procura, non ci sarebbe stata di fatto riduzione salariale effettiva per i 17 giocatori, che concordarono infatti il riconoscimento delle mensilità attraverso scritture private. In questo caso tra gli indagati c’è anche Nedved. Per quanto riguarda infine i presunti compensi fittizi, per la Procura la Juventus, tra il 2015 e il 2022, avrebbe pagato agenti sportivi, anch’essi indagati, per operazioni non effettivamente svolte e in altri casi si sarebbe avvalsa di agenti senza mandato. 

Le possibili pene

Le pene previste vanno dall’ammenda alla penalizzazione in punti e per gli ex dirigenti dalla squalifica a tempo determinato all’inibizione. Se verranno comminate, dati i tempi del processo, ricadranno sul prossimo anno.

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