
Giro d'Italia 2023, chi sono i favoriti della 106esima edizione della corsa rosa. FOTO
Le tre settimane di battaglia con epilogo a Roma sembrano destinate a vivere sul duello ad alta quota tra Evenepoel e Roglič. Il campione del mondo punta alla maglia rosa dopo il trionfo alla Vuelta dello scorso anno. Lo sloveno va a caccia del Giro dopo le delusioni incassate agli ultimi Tour de France. Ma per la vittoria finale bisognerà fare i conti anche con i britannici Geoghegan Hart e Thomas e col portoghese Almeida. Il borsino

Tutti gli occhi degli appassionati di ciclismo sono rivolti al duello che promette di infiammare l'edizione numero 106 del Giro d'Italia, al via il 6 maggio e destinato a concludersi il 28 a Roma. Promette scintille la sfida tra il baby talento e campione del mondo Remco Evenepoel e Primož Roglič. Il belga, fresco vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi, sogna di bissare il trionfo alla Vuelta a España 2022, confermando un avvio di stagione scintillante, che può annoverare anche la vittoria all'UAE Tour e il secondo posto alla Volta a Catalunya
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L'avversario da battere per Evenepoel sarà soprattutto Primož Roglič, che torna al Giro per puntare al bersaglio grosso dopo il terzo posto del 2019. L'avvio di stagione ha confermato una gamba ritrovata per lo sloveno, che sembra aver deposto le ambizioni di conquistare il Tour de France cannibalizzato dal connazionale Tadej Pogačar e dal compagno di squadra e ultimo vincitore Jonas Vingegaard. Roglič si presenta ai nastri di partenza con la squadra più forte del Giro a detta di tutti gli addetti ai lavori, una Jumbo-Visma chiamata più che mai a fare la corsa
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Chi il Giro sa già come vincerlo è Tao Geoghegan Hart, trionfatore dell'edizione 2020 con arrivo a Milano e primo outsider nel duello annunciato tra i due super favoriti. Il britannico è reduce dalla convincente affermazione al Tour of Alps e punta a far bene partendo a fari spenti, grazie a una squadra, la Ineos, che sembra decisamente attrezzata per puntare almeno al podio

Chi vorrà vincere il Giro dovrà fare i conti anche con l'eterno Geraint Thomas, arrivato a 36 primavere, e chiamato a recitare il ruolo di co-capitano della Ineos col connazionale Geoghegan Hart. Pur dato in parabola discendente, il britannico vincitore del Tour 2018, è pronto a dar battaglia, sfruttando le tre cronometro sul percorso di questa edizione della corsa rosa

Un habitué dei piani alti del Giro d'Italia è ormai João Almeida, chiamato una volta di più al salto di qualità che ne confermerebbe il passaggio di status da buon corridore a solido pretendente ai grandi giri. Dopo un quarto e un sesto posto nella generale, Almeida, capitano designato della UAE Emirates, sembra puntare senza mezzi termini al podio

Nella seconda fascia degli aspiranti alle prime posizioni non si può non menzionare Alexandr Valsov, passato alla Bora dopo un percorso altalenante all'Astana. Con una quarta piazza al Giro e un quinto posto al Tour, Vlasov punta al salto di qualità per assicurarsi almeno un piazzamento a ridosso del vincitore

Le, a dir vero poche, chance della spedizione italiana per l'alta classifica sono affidate a Damiano Caruso. Il siciliano della Bahrein-Victorius resta l'azzurro a essere più andato vicino alla conquista del Giro del trionfo di Vincenzo Nibali nel 2016, col secondo posto nell'edizione 2021. Per Caruso, tuttavia, almeno inizialmente dovrebbe profilarsi un ruola da spalla

Capitano designato della Bahrein per quest'anno è, infatti, l'australiano Jack Haig, terzo alla Vuelta a España 2021. Haig ha avuto un inverno difficile, condizionato dai postumi della caduta che lo mise ko durante l’ultimo Tour de France, ma ha dato segnali confortanti al recente Tour of the Alps, concluso sul terzo gradino del podio.

Tra i 'grandi vecchi' il solito Rigoberto Uran punta a strappare un piazzamento in top 10, malgrado l'inesorabile trascorrere degli anni abbia fisiologicamente ridotto le ambizioni del colombiano di battagliare per il podio. La sua esperienza, tuttavia, potrebbe riservare sorprese, specialmente nei tapponi di montagna
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Punta della EF Education-EasyPost di Uran sarà, tuttavia, Hugh Carthy, che proverà a ritrovare soddisfazioni dopo un paio di stagioni deludenti, ma anche dopo aver chiuso le sue ultime partecipazioni alla corsa rosa in ottava e nona posizione. Il britannico vuole tornare ai livelli che gli consentirono di salire sul terzo gradino del podio alla Vuelta a España 2020, quando si impose in cima all’Angliru
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