
Calcio, da Völler a Weah: come sono i giocatori degli anni ’90 e cosa fanno oggi?
Dal 1° febbraio il nuovo direttore tecnico della Federcalcio tedesca sarà una vecchia conoscenza della nostra Serie A. Ma dove sono finiti gli altri calciatori che hanno segnato un decennio? C’è chi è diventato un opinionista sportivo, chi un allenatore di successo e chi invece ha deciso di buttarsi in politica, diventando presidente della Repubblica del proprio Paese
A cura di Lucio Palmisano

Sono tanti i calciatori degli anni ’90, anche fra quelli che hanno giocato in Italia, che sono rimasti nella memoria collettiva di tanti tifosi e appassionati
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VÖLLER – Uno di questi è sicuramente Rudi Völler, attaccante mai dimenticato dai tifosi della Roma per aver indossato la casacca giallorossa tra il 1987 e il 1992. Oggi Voller è un dirigente sportivo che lavora in Germania: dopo essere stato direttore esecutivo del Bayer Leverkusen, dal 1° febbraio assumerà il titolo di direttore tecnico della Federcalcio tedesca
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MATTHAUS – Altro tedesco nel cuore dei tifosi italiani è Lothar Matthaus, centrocampista con un passato nell’Inter, con cui vinse uno scudetto, tra il 1988 e il 1992, e campione del mondo con la Germania Ovest al Mondiale di Italia ‘90. Dopo aver svolto il ruolo di allenatore e commissario tecnico (l’ultimo incarico è stato con la nazionale bulgara nel 2011), oggi Matthaus è un opinionista sportivo di Al Jaazera
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KLINSMANN – Altro calciatore tedesco che in Italia ricordano molto bene è Jurgen Klinsmann, attaccante di Inter (1989-1992) e Sampdoria (1997) e anche lui campione del mondo a Italia ’90. I tifosi italiani non hanno dimenticato nemmeno il Klinsmann allenatore: era lui, infatti, il commissario tecnico della Nazionale tedesca ai Mondiali di Germania 2006, chiusi al terzo posto dopo la sconfitta in semifinale contro gli azzurri di Marcello Lippi. Oggi Klinsmann vive negli Stati Uniti ed è un opinionista di ESPN
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VAN BASTEN – Il “Cigno di Utrecht” è un calciatore che trascende le appartenenze calcistiche: bomber di Ajax e, soprattutto, Milan, Van Basten inizia il decennio vincendo il suo terzo Pallone d’Oro nel dicembre 1992, segnando un’epoca con la quale vince ogni competizione con i rossoneri. I problemi alle caviglie e le numerose operazioni lo costringono al ritiro anticipato, a soli 30 anni, nel 1995. Oggi Marco Van Basten è ambasciatore del calcio per la UEFA, dopo aver ricoperto il ruolo di Chief Officer for Technical Development per la FIFA
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RIJKAARD – Nel trio degli olandesi del Milan, non si può non menzionare Frank Rijkaard, metronomo tanto dei rossoneri, con i quali vinse tutto, quanto dell’Ajax, con il quale si ritirò nel 1995 dopo aver vinto la sua terza Coppa dei Campioni in finale proprio contro il Milan. Dopo aver intrapreso per un decennio la carriera di allenatore (da menzionare la vittoria della Champions nel 2006 sulla panchina del Barcellona), oggi si è ritirato a vita privata

GULLIT – Alla lista si aggiunge anche “Il tulipano nero” (Gianni Brera dixit): Ruud Gullit è stato uno dei più grandi centrocampisti offensivi del periodo, in grado di vincere tutto con il Milan, dove ha riportato 125 presenze e 38 reti tra 1987 e 1994. Una fugace apparizione anche nella Sampdoria di Vujadin Boskov (indimenticabile la frase “Gullit come cervo che esce di foresta”), chiuse la carriera al Chelsea nel 1998 e lì, da giocatore-allenatore, accolse l’arrivo di Gianluca Vialli. Oggi è opinionista per beIN Sports e Ziggo Sport

ROMARIO – Non ha mai giocato in Italia Romário de Souza Faria, noto anche solo come Romario, ma “o’Baixinho” i tifosi italiani lo ricordano bene come lo spauracchio brasiliano alla finale dei Mondiali di Usa ’94, di cui fu eletto il miglior giocatore. Oggi Romario è diventato politico: è stato infatti eletto come senatore di Rio de Janeiro nel 2015 e dal 2021 è uno dei vicepresidenti del Senato federale

ZIDANE – Uno dei talenti più splendenti del decennio è certamente Zinedine Zidane: il trequartista francese, di origini algerine, ha infatti segnato questi anni grazie alla sua militanza nella Juventus e alla vittoria del mondiale di casa del 1998, vinto peraltro grazie ad una doppietta nella finale vinta contro il Brasile per 3-0. Allenatore dal 2014, ha vinto tre Champions League consecutive con il Real Madrid (2016-2017-2018), ma al momento è libero

DEL PIERO – Altro calciatore indimenticabile degli anni '90 è Alessandro Del Piero, che ha legato indelebilmente il suo nome a quello dell’unica squadra italiana con cui ha militato: la Juventus. Ribattezzato “Pinturicchio” dall’Avvocato Agnelli, Del Piero ha vinto tutto con i bianconeri, compresa la Champions League nel 1996, l’ultima vinta dal club torinese. Tra gli azzurri vittoriosi al Mondiale 2006, oggi Del Piero vive negli Stati Uniti, dove gestisce un ristorante, è comproprietario del club LA 10 FC e gestisce tre scuole calcio tra Los Angeles e New York

F. INZAGHI – È ancora nel mondo del calcio qui in Italia Filippo Inzaghi, attaccante che negli anni ’90 ha vestito diverse casacche, come quelle di Piacenza, Parma, Atalanta e Juventus, dove ha militato proprio con Del Piero. Chiusa la carriera al Milan, Filippo Inzaghi è diventato allenatore e oggi guida la Reggina, club di serie B

TOTTI – Un altro calciatore simbolo degli anni ’90 è l’attaccante Francesco Totti, capitano e icona della Roma, con cui esordì in serie A il 28 marzo 1993. Un unico club per tutta la carriera, conclusa nel 2017 dopo 619 presenze e 250 reti, oggi Totti, dopo una breve parentesi dirigenziale proprio nella squadra capitolina, ha fondato due società di consulenza per aiutare i giovani calciatori

DAVIDS – Tra i calciatori di culto degli anni ’90 c’è senza dubbio anche Edgar Davids, centrocampista olandese con un passato in Milan e Juventus, oltre che, negli anni Duemila, anche nell’Inter. Noto per i suoi dreadlocks e gli occhiali protettivi che indossava in campo, il calciatore si è ritirato dall’attività agonistica soltanto nel 2012 e oggi svolge il ruolo di collaboratore tecnico: ai recenti mondiali di calcio in Qatar è stato assistente del ct olandese Louis Van Gaal

RONALDO – Tra i calciatori più forti di quest’epoca, il brasiliano Luis Nazario da Lima, noto come Ronaldo, ha calcato i campi della nostra serie A grazie al suo approdo all’Inter nel 1997, anno in cui vinse anche il Pallone d’Oro. Ha incantato il pubblico di San Siro e vinto una Coppa Uefa nel 1998 nonostante una salute fragile, se si pensa soprattutto ai suoi infortuni e al malore prima della finale dei Mondiali di Francia 1998. Il Fenomeno è ancora oggi nel calcio: è infatti presidente del Real Valladolid, club de La Liga in Spagna, e del Cruzeiro in Brasile

WEAH – Altro giocatore di culto degli anni '90 è l’attaccante liberiano George Weah, che ha solcato il prato di San Siro con la maglia del Milan (a volte in senso letterale, come in occasione del gol contro l’Hellas Verona del 1996) tra 1995 e 2000: vinse il primo Pallone d’Oro non europeo della storia nel 1995 e uno scudetto nel 1999 con la casacca rossonera. Oggi Weah è un politico ed è il presidente della Repubblica del suo Paese, la Liberia. Ha un figlio, Timothy Weah, che gioca per il Lille e la nazionale statunitense

R. BAGGIO – Tra i talenti italiani più cristallini della sua generazione, Roberto Baggio, Pallone d’Oro nel 1993, ha giocato in questo decennio per Juventus, Fiorentina, Inter, Milan e Bologna ed è stato l’uomo di punta di due spedizioni mondiali: solista nel 1994, quando portò quasi da solo gli azzurri di Sacchi alla finale; parte dell'orchestra nel 1998, quando stampò sulla traversa il possibile pareggio nei quarti contro la Francia. Oggi Roberto Baggio si è ritirato a vita privata ad Altavilla Vicentina, dove vive e ha un’azienda agricola

DI CANIO – Altro calciatore iconico di quest’epoca è Paolo di Canio, attaccante che ha calcato sia i palcoscenici della serie A (soprattutto con Lazio e Juventus) che della Premier League, dove ha vestito le maglie di Sheffield Wednesday e West Ham. L’amore per il campionato inglese è rimasto: oggi è un opinionista sportivo di Sky Sport

ZOLA – Parma, Napoli, ma soprattutto Chelsea e Cagliari. Gianfranco Zola, “Magic Box” per i tifosi inglesi, ha rappresentato tantissimo per tutti i tifosi italiani che hanno avuto modo di apprezzarlo durante tutto il decennio, compresa la Nazionale, con la quale ha totalizzato 35 presenze e 10 reti. Dopo essere stato vice di Maurizio Sarri nella sua breve parentesi inglese, oggi Zola è opinionista sportivo per Amazon Prime

VIERI – Non ha perso la sua notorietà Christian Vieri, attaccante iconico che ha gonfiato le reti di molti stadi. Tra le sue esperienze più conosciute Juventus, Atletico Madrid (con il quale diventa Pichichi, cioè capocannoniere), Lazio e Inter, che lo paga la bellezza di 90 miliardi di lire nel 1999. Implacabile sotto porta e trascinatore anche in Nazionale, Bobo oggi è un opinionista sportivo e ha dato vita alla “Bobo tv”, show su Twitch con Adani, Ventola e Cassano

KOEMAN – Tra la Sampdoria dei miracoli, quella di Vialli e Mancini, e la Coppa dei Campioni c’è una punizione da circa venticinque metri che il centrocampista blaugrana Ronald Koeman scaglia a 188 km/h alle spalle di Gianluca Pagliuca. È il gol che consegna il primo trofeo europeo al Barcellona e porta il calciatore nella storia. Oggi allenatore, dopo aver chiuso negativamente l’esperienza in panchina proprio in Spagna, Koeman si prepara a tornare su quella della selezione olandese, dove prenderà il posto del suo ex maestro Van Gaal

MANCINI – Tra i personaggi più conosciuti oggi del calcio italiano, Mancini è stato però anche calciatore di livello negli anni ’90. Partner di attacco di Gianluca Vialli nella Sampdoria scudettata del 1991, il Mancio si è poi trasferito alla Lazio, con cui farà in tempo a vincere il suo secondo scudetto nel 1999-2000. Allenatore ormai da tantissimi anni, oggi è il commissario tecnico della Nazionale azzurra, con la quale ha vinto l’Europeo del 2021 dopo 53 anni di astinenza

CANIGGIA – Calciatore che sicuramente i tifosi italiani non hanno dimenticato è Claudio Caniggia, attaccante argentino che ha militato in Italia in club come Hellas Verona, Atalanta e Roma e autore del pareggio al San Paolo nella semifinale di Italia ’90 tra i padroni di casa e la sua selezione. Oggi Caniggia fa parlare di sé soprattutto per le storie fuori dal campo: l’ex calciatore, oggi 55enne, ha all’attivo un' accusa di violenza da parte dell’ex moglie

BECKHAM – Altro personaggio iconico del decennio è stato senza dubbio il centrocampista inglese David Beckham, parte di quella “Class of 92” che portò al trionfo il Manchester United nell’edizione di Coppa dei Campioni 1998-1999. Stile impeccabile e punizioni perfette, Beckham si è reso protagonista anche del decennio successivo, prima con il suo passaggio al Real Madrid e poi con lo sbarco negli USA. Oggi Becks ha ancora diversi interessi nel calcio: infatti è proprietario dell'Inter Miami, franchigia del MLS, il campionato americano

BATISTUTA – Pochi calciatori, forse quasi nessuno, sono entrati nel cuore della Fiesole, la curva dei tifosi della Fiorentina, più di Gabriel Omar Batistuta: l’attaccante argentino, animale da area di rigore come pochi altri, ha segnato la bellezza di 167 gol in 269 presenze in maglia viola, rimanendo a Firenze anche in serie B. Dopo aver vinto lo scudetto con la Roma nel 2001 ed essersi ritirato nel 2005, oggi Batistuta è tornato a vivere lo sport da semplice appassionato: le protesi alle caviglie gli hanno permesso di tornare a camminare normalmente

MALDINI – Uno dei calciatori più rappresentativi dell’intero decennio del calcio italiano è Paolo Maldini, che ha legato la sua carriera di calciatore ad un solo club, il Milan, con il quale ha vinto praticamente tutto. Simbolo anche in Nazionale, con il quale però non vince nulla, oggi l’ex terzino rossonero è tornato a svolgere un ruolo dirigenziale nel suo club: dal 2019 è direttore dell’area tecnica del Milan

CANTONA – Altro calciatore conosciutissimo del periodo è il francese Eric Cantona, che tanti appassionati ricorderanno soprattutto con la casacca del Manchester United. Genio e sregolatezza dentro e fuori dal campo (per quest’ultima basti ricordare il calcio rotante ad un tifoso del Crystal Palace nella stagione 1994/1995), ha spesso fatto parlare di sé anche fuori dal campo: oggi lo si ricorda per i suoi video spesso sprezzanti su alcuni protagonisti attuali e per i ruoli attoriali ricoperti in alcuni film

BERGOMI – Ancora oggi lo Zio è uno dei personaggi più conosciuti del panorama calcistico italiano: campione del mondo nel 1982 e famoso per i suoi baffi, negli anni ’90 è stato bandiera indiscussa dell’Inter e della Nazionale italiana, per la quale ha partecipato ai Mondiali del 1990 e del 1998. Oggi Bergomi è una delle seconde voci più famose dello sport: commenta le partite insieme a Fabio Caressa su Sky Sport

STOICHKOV – “Dio è bulgaro”, urlavano i calciatori della Nazionale balcanica negli spogliatoi durante il Mondiale di USA 94. Il riferimento era al loro calciatore più iconico, Hristo Stoichkov, trequartista che li aveva trascinati ad una clamorosa semifinale mondiale, poi persa contro l’Italia di Roberto Baggio, e che poi vinse il Pallone d’Oro nel 1994. Calciatore di qualità sopraffina, ha militato anche in Italia, a Parma. Prima allenatore, oggi l’ex campione del Barcellona è uscito dal mondo del calcio "che conta"

ZENGA – Impossibile da dimenticare è il portiere Walter Zenga: i tifosi italiani ricordano bene l’“Uomo ragno” per essere stato colui che ha difeso la porta dell’Inter e della Nazionale italiana in quel decennio, soprattutto durante il Mondiale in casa del 1990. Passato dal campo alla panchina (ultima esperienza con il Cagliari nel 2020), Zenga, che vive a Dubai, è per il momento libero

BOBAN – Talento purissimo della Croazia appena indipendente, Zvonimir Boban è uno dei calciatori più facilmente riconoscibili dai tifosi italiani, vista la sua lunga carriera nelle fila del Milan (a parte un breve prestito al Bari). Diventato prima opinionista sportivo per Sky Sport e poi dirigente sportivo, e passato brevemente anche per Milanello, oggi Boban lavora per la UEFA: è infatti il braccio destro del presidente Aleksander Ceferin con l’incarico di “Chief of Football”

GUARDIOLA – Ha attraversato il decennio sui campi di calcio Pep Guardiola, calciatore che ha legato il suo nome al Barcellona negli anni ’90, quando alzò la Coppa dei Campioni nel 1992, e che poi ha concluso la sua carriera in Italia, con le maglie di Brescia e Roma. Ai blaugrana ha iniziato la sua carriera da allenatore, dove ha vinto due Champions League, che lo ha poi portato ad allenare anche in Germania, al Bayern Monaco, e anche in Inghilterra, dove attualmente dirige il Manchester City
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