“Non possiamo limitarci a prendere atto della cronaca, stiamo intervenendo tempestivamente senza tralasciare nulla”, ha detto il titolare del dicastero dello Sport
“Non possiamo limitarci a prendere atto della cronaca, stiamo intervenendo tempestivamente senza tralasciare nulla”: sono queste le parole di Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani del governo Meloni, intervistato da Sky TG24 sullo scandalo legato alle denunce per abusi psicologici presentate da alcune atlete della ginnastica ritmica. “CI sono due elementi: basta un caso grave per affrontarlo con la gravità che si porta appresso, non serve siano tanti; e nessuna medaglia giustifica il superamento del rispetto per la persona”.
“Serve agire tempestivamente”
“Noi chiediamo che la Federazione, verso cui c’è massima fiducia, agisca tempestivamente”, ha aggiunto Abodi. “Nell’aria c’era qualcosa, sei mesi fa è stata aperta una centrale d’ascolto che in modo anonimo raccoglie denunce di comportanti non conformi. Il tribunale federale, poi, ha già iniziato a lavorare”. “Il problema va affrontato in modo profondo, diamo il tempo al tribunale federale di esprimersi e vedremo in quanto tempo e in che modo”, ha detto poi il ministro. “Questa esperienza magari darà coraggio anche ad altre realtà, siamo pronti a dare loro assistenza”.
“Ci sono limiti che non devono essere superati”
“Oltre ai meccanismi, ci sono anche limiti che non devono essere superati nell’educazioni. Nessun risultato giustifica il superamento di questi limiti”, ha chiuso il ministro dello Sport Andrea Bodi. In giornata sul caso dei presunti abusi nel mondo della ginnastica è intervenuto anche Enrico Casella, allenatore della Nazionale di ginnastica e della campionessa Vanessa Ferrari: “Abusi e insulti non possono essere tollerati né tantomeno accettati. La bilancia non può essere strumento di vessazione e singoli comportamenti sbagliati devono essere perseguiti con il massimo rigore. Questo sport è sano e bellissimo, e per questo va protetto”.
