Il 26enne di Verbania, con 56,792 km, al Tissot Velodrome di Grenchen batte il primato di Dan Bingham: “Un risultato oltre ogni aspettativa”. L’ultimo italiano a fissare il record era stato Francesco Moser, nel 1984, che ha commentato: "Eccezionale". Malagò: "Più veloce della luce", La sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali: "Strepitoso, entra nella storia"
Filippo Ganna entra nella storia del ciclismo. È suo il record dell’ora, con 56,792 km. Il 26enne di Verbania – due volte campione del mondo nella crono su strada – sulla pista del Tissot Velodrome di Grenchen ha battuto il precedente primato, stabilito lo scorso agosto dal britannico Dan Bigham con 55,548 km. Ganna si riprende così dalla delusione degli ultimi Mondiali di Australia, dove – a caccia del terzo titolo – era arrivato settimo. Il ciclista ha definito il risultato ottenuto oggi "oltre ogni aspettativa". "Quando mancavano cinque minuti alla fine" - ha raccontato - "non ne avevo più, le gambe soffrivano tantissimo e non ne avevo più per arrivare a 57 chilometri. Magari lo potrò rifare in un altro momento della stagione e non nel finale di u'annata dura, ma ora dobbiamo solo festeggiare tutti insieme".
Ganna succede a Moser
Ganna, punta di diamante della Ineos-Grenadiers, in sella alla sua bici 'Bolide F HR 3D' succede così a Francesco Moser, ultimo italiano che – nel 1984 – aveva fatto suo il record dell’ora, a Città del Messico (51,151 km). Campione iridato nella prova su strada a cronometro nel 2020 e nel 2021 e quadruplo campione del mondo nell'inseguimento individuale e olimpionico a squadre, Ganna avrebbe dovuto tentare la sfida di oggi dopo la fine del Tour de France. La prova era stata poi posticipata su decisone dello stesso atleta.
La Bolide F H3 3D
Occhi puntati anche sulla bici di Ganna, modello unico costruito dall’azienda trevigiana Pinarello per questa sfida al costo di 60mila euro. Il telaio, stampato in 3d, è di una lega di alluminio di origine aerospaziale. Il manubrio è in titanio sinterizzato, le ruote hanno monoscocca in carbonio. La stampa tridimensionale ha permesso di introdurre nuove forme e caratteristiche che sarebbero state impossibili da replicare con altre esistenti tecniche di lavorazione. Si è creata una forma aerodinamica unica - la superficie frontale è ridotta al minimo - e un'estrema rigidità, importante per trasferire al terreno la forza dell'atleta.
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Moser:"Eccezionale, battuto record imbattibile"
"Ganna ha fatto una cosa eccezionale ha battuto anche il record che sembrava imbattibile di Boardman. Per andare più veloce bisogna saper spingere rapporti duri per un'ora. Ganna ha pedalato con il 65x14, io quando ho stabilito il secondo record avevo 57x15, ero lontano anni luce", ha detto all'AGI Francesco Moser, che tra il 19 ed il 23 gennaio del 1984 a Citta' del Messico migliorò due volte il primato mondiale portandolo prima a 50,808 chilometri e poi a 51,151. Risultati che però non vennero considerati record dell'Uci, l'Unione ciclistica internazionale, perché le biciclette erano considerate troppo tecnologiche. "Adesso voglio vedere cosa farà l'Uci - dice Moser - I nostri record vennero cancellati perché avevano ritenuto che fossero realizzati con biciclette troppo tecnologiche. Ora questa cosa non ha più ragione di esistere". L'Uci considerò i record fino al 1972 e poi dal 2000. Tra il 1984 ed il 1996 i record mondiali vennero inseriti in una lista chiamata 'miglior prestazione umana sull'ora' e comprendono, oltre a quelli di Moser, anche quelli dei britannici Graeme Obree (52,713 km) e Chris Boardman (56,375 km), dello spagnolo Miguel Indurain (53,040 km) e dello svizzero Tony Rominger (55,291 km).
Malagò: "Ganna più veloce della luce, supersonico"
"Più veloce della luce, padrone del tempo, semplicemente supersonico. Top Ganna realizza il nuovo record dell'ora: 56,792 km da urlo, polverizzato il precedente primato detenuto da Bigham. Un fulmine al Tissot Velodrome di Grenchen: sei nella storia, Filippo!", ha scritto su Twitter il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
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Dagnoni: "Italiano detentore del record dell'ora è un onore"
"Avere un italiano detentore del record dell'ora è un onore per il ciclismo e lo sport italiano. È un risultato che premia un campione esemplare, un uomo serio e amante del proprio lavoro, un grande talento che con le sue imprese e il suo esempio rappresenta una ricchezza di tutto lo sport italiano", ha affermato il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni. "Filippo Ganna scrive il proprio nome in un elenco che, per quanto riguarda i corridori italiani, può vantare nomi del calibro di Giuseppe Olmo, Fausto Coppi, Ercole Baldini, Maria Cressari e Vittoria Bussi - ha detto Dagnoni -. A questi voglio aggiungere anche Francesco Moser, che con le sue imprese a Città del Messico ha aperto una nuova era in questo tipo di esercizio, basata su una preparazione fisica mirata, attenzione ai particolari, cura dei materiali".
Vezzali: "Strepitoso, è nella storia"
"Strepitoso Pippo!!! 56.792 km!. Filippo Ganna entra nella storia, battendo il Record dell'Ora di ciclismo e riportando in Italia un trofeo che mancava da ben 38 anni". Così, in un tweet, la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, dopo l'impresa di Filippo Ganna in Svizzera. Vezzali, sempre su Twitter, ha reso omaggio anche a Vincenzo Nibali, giunto alla fine della carriera agonistica: "Oggi con il giro di Lombardia, dopo 18 anni di carriera, lascia il ciclismo il più grande corridore italiano degli ultimi quarant'anni, Vincenzo #Nibali, lo Squalo dello stretto. Ci mancheranno non solo le sue straordinarie vittorie, ma le emozioni che ci regalava in ogni gara!".