Djokovic si allena a Melbourne dopo il rilascio, attesa decisione del ministero sul visto

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Il tennista n.1 al mondo ha vinto la battaglia legale contro la cancellazione del suo documento d’ingresso, ma l’ultima parola spetta al ministro per l'Immigrazione che potrebbe decidere di annullarlo. Al vaglio anche alcune incongruenze sui viaggi effettuati dal serbo nei 14 giorni precedenti all’ingresso nel Paese. Atp: “Gli eventi che hanno preceduto la sentenza di lunedì sono stati dannosi in tutti i sensi, incluso per la preparazione di Novak”

In attesa delle decisioni del ministero per l'Immigrazione australiano, Novak Djokovic si prepara agli Australian Open - che prendono il via il 17 gennaio - allenandosi a porte chiuse alla Rod Laver Arena insieme al suo coach Goran Ivanisevic. Ieri il tennista numero 1 al mondo ha incassato una clamorosa vittoria legale contro la cancellazione del suo visto, ma ora deve aspettare la mossa del ministro per l'Immigrazione australiano, Alex Hawke, che in queste ore sta studiando le carte per un’eventuale revoca del documento d’ingresso. "Il ministro Hawke sta valutando se annullare il visto a Djokovic", si legge in una nota del portavce di Hawke, nella quale si sottolinea che "in linea con il principio del giusto processo, il ministro esaminerà a fondo la questione". Secondo i media locali, sarà difficile che una decisione arrivi entro oggi.

Media: incongruenze nella dichiarazione d’ingresso

I media australiani riferiscono che al vaglio ci sono delle incongruenze nella dichiarazione rilasciata da Djokovic al suo arrivo in Australia, come riportato dalle carte rese pubbliche dal tribunale. Il tennista ha infatti detto di non aver viaggiato nei precedenti 14 giorni all'ingresso nel Paese, ma il n.1 del tennis mondiale è andato da Belgrado, dove ha passato il Natale, a Marbella, sua “sede spagnola”, da dove si sarebbe imbarcato per l'Australia. 

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Atp: “Bene sentenza su Djokovic, il 97% dei giocatori è vaccinato”

Intanto l'Atp ha commentato la decisione del Tribunale australiano: "Accogliamo con favore la sentenza. Si continua a raccomandare vivamente la vaccinazione. Siamo incoraggiati dal fatto che il 97% dei Top 100 si sia vaccinato prima degli Australian Open". "Arrivando a Melbourne, è chiaro che Djokovic pensava di aver accesso all’esenzione medica necessaria per adempiere ai requisiti per entrare nel Paese -spiega l'Atp- Gli eventi che hanno preceduto la sentenza di lunedì sono stati dannosi in tutti i sensi, incluso per la preparazione di Novak al torneo. Le richieste di esenzione medica dei giocatori vengono valutate da un ente indipendente dall’Atp, che comunque è rimasta in costante contatto con Tennis Australia per chiedere chiarezza lungo tutto il processo. Accettiamo il verdetto dell’udienza di lunedì, e approcciamo con entusiasmo le prossime settimane di grande tennis". "Più in generale - prosegue la nota - continuiamo a raccomandare fortemente la vaccinazione per tutti i giocatori dell’Atp Tour, in quanto la riteniamo essenziale per il nostro sport per affrontare la pandemia. Ciò è supportato da evidenze scientifiche che chiariscono i benefici dei vaccini e serve anche a soddisfare i requisiti per viaggiare, che, anticipiamo, verranno resi più stringenti".

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Colloquio telefonico premier Serbia e Australia 

I vari aspetti della vicenda di Djokovic sono stati anche al centro di un colloquio telefonico che la premier serba Ana Brnabic ha avuto ieri sera con il collega australiano Scott Morrison. Come riferiscono i media a Belgrado, Brnabic ha chiesto che al campione serbo numero uno del tennis mondiale venga riservato un trattamento corretto e dignitoso, con il rispetto di tutti i suoi diritti. La premier ha sottolineato in particolare l'importanza della possibilità per Djokovic di potersi allenare e prepararsi fisicamente per gli Open di Australia. I due capi di governo hanno concordato di rimanere in contatto costante anche nei prossimi giorni.

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Djokovic resta testa serie n.1 del torneo 

E nonostante non sia ancora certo di potervi partecipare, Djokovic sarà la testa di serie n.1 degli Open d'Australia. Il serbo punta quest'anno a Melbourne non solo al 10° successo nel torneo, ma anche alla 21° vittoria in un evento del Grande Slam, che costituirebbe un record. Nel tabellone maschile al settimo posto c'è Matteo Berrettini, all'undicesimo Jannik Sinner. In campo femminile, l'australiana Ashleigh Barty, numero 1 al mondo che ha appena vinto il torneo di Adelaide, dimostrando il suo ritorno in forma dopo un 2021 complicato, è la grande favorita di questo primo appuntamento del Grande Slam che sogna di vincere in casa. Immediatamente alle sue spalle la bulgara Aryna Sabalenka e la spagnola Garbine Muguruza.

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