Brasile, Pelè dimesso dall'ospedale dopo un mese. Era stato operato per un tumore

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"Il paziente è stabile e continuerà la chemioterapia, dopo l'intervento chirurgico per rimuovere un tumore all'intestino, eseguito il 4 settembre scorso" spiega il bollettino dell'ospedale Albert Einstein di San Paolo. L'ex calciatore brasiliano ringrazia medici ed infermieri su i social e poi scrive: "Quando la vita ti impone sfide, meglio affrontarle con il sorriso" 

La lunga attesa è finita. Un mese dopo essere stato ricoverato, Pelé è stato dimesso e ha lasciato l'ospedale Albert Einstein, a San Paolo. Il bollettino medico diffuso dall'ospedale informa inoltre che "O Rei" proseguirà la chemioterapia dopo l'asportazione del tumore all'intestino. "Edson Arantes do Nascimento è stato dimesso dall'ospedale Israelita Albert Einstein la mattina di giovedì 30 settembre 2021. Il paziente è stabile e continuerà la chemioterapia, dopo l'intervento chirurgico per rimuovere un tumore all'intestino, eseguito il 4 settembre" spiega la nota dell'Albert Einstein.

"Sorridi con me!"

"Quando la vita impone una sfida, è sempre più facile affrontarla con il sorriso sulle labbra. Quando vedi questo post, fammi un favore. Sorridi con me!", queste le prime parole di Pelè, dopo la dimissione, affidate al suo profilo social su Instagram. E' considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, vincitore di tre Campionati del Mondo nell'arco di una carriera ultra ventennale, perno del Brasile che conquistò la Coppa Rimet. Ha trascorso tutta la sua carriera, fatta eccezione per una pausa di due anni al Cosmos di New York, nel Santos e ha segnato oltre 600 gol per la squadra, vincendo due volte la Copa Libertadores e diversi altri titoli in Brasile. Quest'anno ricorre il 50esimo anniversario della vittoria del Brasile nella finale dei Mondiali di calcio, quando ha battuto l'Italia 4-1, il 21 giugno 1970. 

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Il ringraziamento a medici ed infermieri

Sempre ad Instagram il grande calciatore affida parole commosse di riconoscenza per tutto lo staff di medici ed infermieri che lo hanno aiutato dopo l'intervento. "Quando il percorso è difficile - si legge nel post - celebra ogni fase del viaggio. Concentrati sulla tua felicità. È vero che non riesco più a saltare, ma in questi giorni ho preso a pugni l'aria più volte del solito. Sono così felice di essere tornato a casa. Voglio ringraziare tutto il team dell'Albert Einstein Hospital, che ha reso il mio soggiorno piacevole, con un'accoglienza umana e molto affettuosa. Grazie anche a tutti voi, che da lontano, completate la mia vita con tanti messaggi d'amore".

 

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