Tokyo, Stano oro nei 20 km marcia. Rizza d’argento. Bronzi a Paltrinieri, Viviani, Bottaro

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Settimo oro italiano di queste Olimpiadi. Il medagliere azzurro si è arricchito anche con l'argento al fotofinish di Manfredi Rizza nel K1 200 metri della canoa sprint, il bronzo di Gregorio Paltrinieri nella 10 km di nuoto di fondo, il bronzo di Elia Viviani nell'Omnium di ciclismo su pista e il bronzo di Viviana Bottaro nel karate (specialità kata). Staffetta maschile 4x100 con Patta-Jacobs-Desalu-Tortu in finale. Frank Chamizo in finale per il bronzo nella lotta libera -74kg

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Nel tredicesimo giorno di Tokyo 2020, il bottino azzurro si arricchisce di altre cinque medaglie: l'oro di Massimo Stano nella 20 km di marcia, l'argento al fotofinish di Manfredi Rizza nel K1 200 metri della canoa sprint, il bronzo di Gregorio Paltrinieri nella 10 km di nuoto di fondo, il bronzo di Elia Viviani nell'Omnium di ciclismo su pista, il bronzo di Viviana Bottaro nel karate (specialità kata). Il medagliere italiano sale così a 35 metalli: 7 ori, 10 argenti e 18 bronzi. Eguagliato il bottino di Atlanta 1996 (13 ori, 10 argenti, 12 bronzi), siamo a una medaglia dal record delle 36 di Los Angeles 1932 e Roma 1960. E le speranze azzurre continuano: la 4x100 maschile, con Patta-Jacobs-Desalu-Tortu, è in finale nella staffetta; Frank Chamizo si gioca il bronzo nella lotta libera -74kg (IL MEDAGLIERE - TUTTE LE MEDAGLIE DEGLI ITALIANI). Intanto, il Coni ha annunciato che sarà Marcell Jacobs, medaglia d'oro nei 100 metri, il portabandiera dell'Italia alla cerimonia di chiusura dei Giochi, in programma domenica 8 agosto.

L’oro di Massimo Stano

Il settimo oro italiano è di Massimo Stano, che ha trionfato nella 20 km di marcia. La medaglia d'argento è stata vinta da Koki Ikeda, il bronzo da Toshikazu Yamanishi: Stano ha staccato i due giapponesi nell'ultimo chilometro. La gara si è svolta a Sapporo e l’italiano ha chiuso in 1'21''05. Si tratta del terzo oro azzurro nella 20 km di marcia dopo quelli di Ivano Brugnetti ad Atene 2004 e Maurizio Damilano a Mosca 1980. "Sono due mesi che mi ripetevo sono il più forte, il più forte del mondo. Nella mia testa mi ripetevo: 'Voi fate pure quel che volete, tanto io sono il più forte'. Dedico la vittoria a mia figlia Sophie e a mia moglie Fatima, che mi supporta e mi sopporta", ha detto Stano dopo la gara. E, riferendosi agli ori di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, ha aggiunto: "Mi hanno dato la spinta, è una grande estate per l'Italia. Prima l'Europeo di calcio, poi le Olimpiadi e gli ori dell'atletica...".

Marcell Jacobs

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Il bronzo di Gregorio Paltrinieri

Nella notte italiana, Gregorio Paltrinieri ha vinto il bronzo nella 10 chilometri in acque aperte. Lo scorso 29 luglio aveva già conquistato l’argento negli 800 stile libero in vasca. Due medaglie che, ha spiegato, arrivano al termine di "due mesi di inferno": il 23 giugno scorso, a un mese dai Giochi, ha scoperto di aver preso la mononucleosi. “È stata la giusta ricompensa dopo due mesi d'inferno. Rimpianti non posso averne, non posso cambiare quella malattia. La condizione non c'era, la testa sì: e in queste condizioni di m... ho lottato come un guerriero. Non lo nascondo: ero venuto qui per tre ori. Riprovarci a Parigi? Certo che è la mia idea, io ci riproverei anche domani..", ha detto. La prova della 10 chilometri di nuoto è stata vinta dal tedesco Florian Wellbrock con il tempo di 1h48'33"7; secondo l'ungherese Kristóf Rasovszky, che ha chiuso con un ritardo di 25"3; Paltrinieri ha completato la prova a 51"2 dal vincitore. È la prima volta nella storia dei Giochi che un atleta azzurro si prende due medaglie fra piscina (argento) e acque libere (bronzo).

Paltrinieri

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L’argento di Manfredi Rizza

Poco dopo il bronzo di Paltrinieri, è arrivata un’altra medaglia azzurra: Manfredi Rizza è argento nella canoa sprint, nel K1 200 metri. Per stabilire l'ordine d'arrivo è stato necessario il fotofinish: a precedere Rizza solo l'ungherese Sandor Totka, oro con 45 millesimi di secondo di vantaggio sull'italiano. 

TOKYO, JAPAN - JULY 24: The gold medal is displayed after the Tokyo 2020 medal design unveiling ceremony during Tokyo 2020 Olympic Games "One Year To Go" ceremony at Tokyo International Forum on July 24, 2019 in Tokyo, Japan. (Photo by Atsushi Tomura/Getty Images)

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Il bronzo di Elia Viviani

Un altro bronzo è arrivato da Elia Viviani, nell'Omnium di ciclismo su pista. A Rio 2016, nella stessa disciplina (ma con sei prove invece che quattro), il portabandiera italiano a Tokyo 2020 aveva conquistato l'oro. La medaglia d'oro è stata vinta dal britannico Matthew Walls con 153 punti, argento al neozelandese Campbell Stewart con 129, mentre Viviani ha chiuso al terzo posto con 124 punti. “Mi dispiace aver perso l'argento all'ultimo giro. Avevo dato tutto prima. A vedere come era partito, comunque dobbiamo festeggiare e dobbiamo goderci questo bronzo”, ha commentato Viviani.

Il bronzo di Viviana Bottaro e l’attesa per la lotta libera

Nella tarda mattinata italiana è arrivata la prima medaglia azzurra del karate, che a Tokyo ha fatto il suo esordio nel programma olimpico: Viviana Bottaro ha vinto il bronzo contro l'americana Sakura Kokumai nella specialità kata. Per quanto riguarda la lotta libera, Frank Chamizo questa notte si gioca il bronzo della categoria fino a 74 chili.

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Atletica

Lo Stadio Olimpico di Tokyo, dopo gli ori di Marcell Jacobs nei 100 metri e di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, continua a essere ricco di soddisfazioni per l'atletica azzurra: nella mattina giapponese c’è stata la qualificazione alla finale (domani alle 15.50), con nuovo record italiano, della 4x100 maschile composta da Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu. Hanno chiuso al terzo posto la semifinale, in 37''95. Nella 4x100 femminile, invece, non è bastato il record italiano di 42''84 fatto registrare dal quartetto azzurro (Anna Bongiorni, Gloria Hooper, Irene Siragusa e Vittoria Fontana) per strappare il pass per la finale. Nel lancio del peso maschile, quinto posto per Zane Wier, al suo record personale con 21,41 metri. Nella finale del triplo, nono posto per Andrea Dallavalle (16,85 metri) e undicesimo per Emanuel Ihemeje (16.52). Nel salto in alto femminile, niente finale per le azzurre Elena Vallortigara e Alessia Trost. Fuori dalla finale anche il quartetto formato da Maria Benedicta Chigbolu, Alice Mangione, Petra Nardelli e Rebecca Borga nella staffetta 4x400.

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