Serie A: le dieci cose da sapere sul campionato che riparte oggi

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Tutto pronto per la stagione 2019/20 che parte sabato 24 agosto. Numerose le novità rispetto allo scorso anno: dal regolamento in campo all’annullamento del boxing day, ma anche grandi ritorni, addii eccellenti e acquisti da record

Riparte il 24 agosto la Serie A. Dopo la festa scudetto (piuttosto anticipata) della Juventus e un’emozionante corsa Champions che ha visto la storica qualificazione dell’Atalanta, insieme all’Inter e al Napoli, alla massima competizione europea, è tutto pronto per la nuova stagione. Un campionato che parte con diverse novità rispetto alla stagione 2018/19: da quelle regolamentari per i calciatori a quelle che riguardano la pausa natalizia. Ma non solo: grandi ritorni, nuovi fuoriclasse, acquisti record e addii eccellenti. Ecco le dieci cose da sapere sulla nuova Serie A.

Modifiche al regolamento

Sono diverse le novità regolamentari che caratterizzeranno la nostra Serie A. Una delle più importanti, già sperimentata nelle varie amichevoli di precampionato, è quella sulle rimesse dal fondo. Da quest’anno, infatti, la palla non dovrà più uscire dall’area per far riprendere il gioco: il portiere potrà passare il pallone ad un suo compagno anche all’interno dell’area. Una modifica che cambierà anche gli schemi delle varie squadre sul pressing nei confronti degli avversari. Altra nuova regola sarà quella sulle barriere nei calci di punizione: la squadra che calcia non potrà più mettere calciatori in barriera per disturbare il portiere avversario occupandone la visuale. Nello specifico, i compagni di chi tira dovranno rimanere almeno a un metro di distanza dalla barriera della squadra che difende. Ulteriore novità che riguarda i falli subiti è quella che consentirà la squadra di riprendere il gioco senza attendere l’ammonizione o l’espulsione dell’avversario. Provvedimento che potrà essere adottato dall’arbitro ad azione conclusa. Cambia anche la regola sul fallo di mano: qualsiasi tocco con il braccio largo sarà punibile, mentre verranno annullati tutte tutti i gol segnati con un tocco di mano, anche se involontario. Infine, arrivano nuove regole anche sui calci di rigore e sulle sostituzioni: nel primo caso, il portiere potrà tenere un solo piede sulla linea, se si muove prima il rigore sarà ribattuto in caso di parata. Per quanto riguarda i cambi, invece, il calciatore che lascia il terreno di gioco dovrà farlo nel punto a lui più vicino senza dover per forza passare accanto al quarto uomo, tra le due panchine, che segnala il cambio.

Annullato il Boxing Day

È durato soltanto un anno il Boxing Day per la nostra Serie A. Dalla stagione 2019/20, infatti, non si giocherà più nel giorno di Santo Stefano come in Premier League. Torna dunque la consueta pausa natalizia: l’ultimo impegno del 2019 sarà il 22 dicembre mentre si tornerà in campo il 5 gennaio 2020. Come ogni anno, ci saranno anche diverse soste per gli impegni delle nazionali che giocheranno le qualificazioni a Euro 2020. La Serie A si fermerà nei weekend dell’8 settembre, 13 ottobre, il 17 novembre e il 29 marzo. I turni infrasettimanali saranno in tutto tre: il 25 settembre, il 30 ottobre e il 22 aprile.

Quando saranno big match

Arriva già alla seconda giornata la sfida scudetto tra Juventus e Napoli, mentre la Serie A terminerà con il big match tra i bianconeri e la Roma. Ecco l’elenco completo delle partite più importanti nella stagione 2019/20

2ª Giornata: Juventus-Napoli

7ª Giornata: Inter-Juventus

9ª Giornata: Roma-Milan

11ª Giornata: Roma-Napoli

12ª Giornata: Juventus-Milan

13ª Giornata: Milan-Napoli

14ª Giornata: Inter-Roma

19ª Giornata: Roma-Juventus

21ª Giornata: Napoli-Juventus

26ª Giornata: Juventus-Inter

28ª Giornata: Milan-Roma

30ª Giornata: Napoli-Roma

31ª Giornata: Milan-Juventus

32ª Giornata: Napoli-Milan

33ª Giornata: Roma-Inter

38ª Giornata: Juventus-Roma

Quando saranno i derby

Milano, Torino, Roma e Genova: sono quattro le città che nel prossimo campionato ospiteranno i derby. Il primo è quello capitolino tra Lazio e Roma alla seconda giornata, l’ultimo sarà quello della Lanterna tra Genoa e Sampdoria alla 34esima. Ecco la lista completa

2ª Giornata: Lazio-Roma

4ª Giornata: Milan-Inter

11ª Giornata: Torino-Juventus

15ª Giornata: Genoa-Sampdoria

21ª Giornata: Roma-Lazio

23ª Giornata: Inter-Milan

30ª Giornata: Juventus-Torino

34ª Giornata: Sampdoria-Genoa

Acquisti da record

Dopo l’esperimento, subito accantonato, del mercato chiuso prima dell’inizio del campionato (è stato così nella stagione 2018/19), la Serie A è tornata alla classica sessione che si chiuderà il prossimo 2 settembre, quindi con due giornate di campionato già in archivio. Intanto, però, non sono mancati i colpi da parte delle big (e non solo) che hanno fatto registrare alcuni record. La Juventus, per esempio, ha acquistato dall’Ajax il difensore Matthijs de Ligt (CHI È), olandese classe 1999 che è costato ai bianconeri 75 milioni di euro a cui ne vanno aggiunti altri 10.5 di commissioni. Un affare totale da oltre 85 milioni che fanno dell’olandese il difensore più costoso nella storia della Serie A. Non è rimasta a guardare l’Inter che ha risposto con Romelu Lukaku, centravanti belga arrivato in nerazzurro per 65 milioni di euro più 10 di bonus. Nessun calciatore era stato acquistato per una cifra superiore nella storia dell’Inter.

Bandiere ammainate

Se è vero che il nostro campionato sarà più ricco di talento grazie ai campioni arrivati nelle varie big, è altrettanto innegabile che alla Serie A mancheranno le cosiddette “bandiere”. Con l’addio di Daniele De Rossi alla Roma e il ritiro di Sergio Pellissier, sono praticamente spariti i veterani più fedeli: l’ex capitano giallorosso, a cui non è stato rinnovato il contratto, ha deciso di cambiare continente firmando per il Boca Juniors. La leggenda clivense, invece, ha detto stop al calcio giocato ma non avrebbe comunque partecipato alla stagione di Serie A 2019/20 per via della retrocessione del suo Chievo Verona nello scorso campionato. Senza De Rossi e Pellissier, l’unica vera “bandiera” rimasta in Serie A è Francesco Magnanelli, centrocampista del Sassuolo, che ha indossa la maglia neroverde dal 2005, anno in cui gli emiliani militavano nel campionato di Serie C2.

I grandi ritorni

Per un ex campione del Mondo del 2006 che lascia la nostra Serie A, ce n’è un altro che ritorna dopo un solo anno a Parigi: Gianluigi Buffon. Il portiere ha firmato un contratto annuale con la Juventus, squadra per la quale aveva già giocato dal 2001 al 2018. Il fuoriclasse di Carrara punta così al record di presenze in A: dovesse scendere in campo almeno otto volte, supererebbe il primato che attualmente appartiene, con 647 partite, ad un’altra leggenda come Paolo Maldini. Altro ritorno piuttosto suggestivo è quello di Radja Nainggolan al Cagliari. Il centrocampista belga ha deciso di vestire la maglia rossoblù del club sardo dopo le grandi stagioni alla Roma e quella meno fortunata all’Inter. Per il classe ’88 una scelta di cuore, che lo riporta nella terra dove s’è fatto conoscere al grande pubblico. Altro big che ritorna a “casa” è Mario Balotelli: il centravanti, che era svincolato, ha deciso di accettare l’offerta del Brescia, squadra della città dov’è cresciuto. In tema di ritorni, ma questa volta si tratta semplicemente di un ritorno in Serie A dopo una breve esperienza in Premier, impossibile non citare quello di Maurizio Sarri. L’allenatore toscano, simbolo del Napoli che ha conteso alla Juventus lo scudetto nella stagione 2017/18, ha firmato un contratto proprio con il club bianconero dopo aver vinto l’Europa League con il Chelsea. Un trasferimento che non è affatto piaciuto ai suoi ex tifosi: difficile per loro perdonare questo “tradimento”. Non diverso il sentimento dei tifosi bianconeri nei confronti di Antonio Conte, anche lui di ritorno in Italia dopo l’esperienza al Chelsea e un anno di stop. L’allenatore pugliese, però, sarà sulla panchina dell’Inter, storica rivale della Juventus.

I talenti da seguire

Se Buffon e Nainggolan possono considerarsi veri e propri veterani del campionato di Serie A, lo stesso non si può dire dei nuovi talenti che si apprestano a fare il loro esordio nel nostro campionato. Uno di questi è il portoghese classe 1999 Rafael Leão, neoacquisto del Milan. Proveniente dal Lille, l’attaccante è stato pagato 28 milioni di euro e, di fatto, ha sostituito Patrick Cutrone, ceduto in Premier League al Wolverhampton. Per Leão sono state otto le reti nell’ultimo campionato francese. C’è molta curiosità su come sarà in grado di ambientarsi in Italia. Coetaneo del portoghese è il macedone Eljif Elmas, nuovo centrocampista del Napoli. L’ex Fenerbahce è arrivato in Italia per 16 milioni di euro più bonus e si candida ad essere uno dei talenti più brillanti del prossimo campionato. Già nelle amichevoli estive, Ancelotti ha fatto capire di voler puntare molto su di lui. Per quanto riguarda gli italiani, invece, gli occhi saranno puntati tutti su Sandro Tonali, centrocampista classe 2000 del Brescia. Già nel giro della nazionale maggiore, il talento lodigiano ha già disputato stagioni importanti in Serie B: per lui arriva adesso il momento di confrontarsi con i grandi campioni della Serie A.

Le neopromosse

A sostituire Chievo Verona, Frosinone ed Empoli, le tre retrocesse nella stagione scorsa, saranno Brescia, Lecce ed Hellas Verona. I lombardi, allenati da Eugenio Corini, hanno vinto il campionato di Serie B grazie anche alla coppia gol formata da Donnarumma e Torregrossa. Per i biancoazzurri si tratta del ritorno nella massima serie dopo otto anni di Serie B. Promozione diretta anche per il Lecce, guidato da Fabio Liverani. I salentini, che due stagioni fa erano ancora in Serie C, giocheranno il campionato di A ad otto anni dall’ultima partecipazione. Mancava da un solo anno, invece, l’Hellas Verona: i campioni d’Italia nel 1985 sono tornati in Serie A dopo aver vinto i play off in finale contro il Cittadella. L’ultima volta nel massimo campionato risaliva alla stagione 2017/18.

Lasciano gli arbitri Banti e Mazzoleni

Tra le novità del prossimo campionato c’è anche l’addio, per raggiunti limiti di età, di due arbitri considerati tra i migliori dell’Aia. Si tratta degli internazionali Luca Banti e Paolo Silvio Mazzoleni. Il primo, livornese, aveva fatto il suo esordio nel 2005. Il fischietto bergamasco, invece, classe 1974, aveva arbitrato la prima partita di Serie A allo Stadio Olimpico quando aveva 31 anni. Oltre ai due arbitri, lasciano la Serie A anche gli assistenti Di Liberatore, Marrazzo, Vuoto, Posado e Tonolini.

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