Emozionanti, coinvolgenti, a tratti malinconiche: sono le esibizioni che - nella terza puntata delle Audizioni - hanno coinvolto di più i giudici
Tra una Malika Ayane che spera nel colpo di scena, e una Mara Maionchi che si dice abbastanza soddisfatta dei concorrenti passati, si apre la terza puntata delle Auditions di X Factor 2019. Una puntata che vedrà Achille Lauro in veste di ospite speciale (la sua “Rolls Royce” fa alzare tutti dalla sedia), e che si concluderà con l’assegnazione delle categorie ai quattro giudici.
I primi a salire sul palco sono quattro ragazzi di Milano, i Keemosabe (che, in dialetto comanche, significa “fratelli di madre diversa”), forte personalità e una casetta nel bosco come studio di registrazione. Scelta ricercata con “Roma stasera” di Motta, raccolgono i complimenti di tutti i giudici. “Si vede che vivete insieme”, commenta Samuel. “Siete una forza”, sentenzia Sfera. Mentre a Mara piacciono perché sono “molto italiani”. Per loro quattro sì e l’accesso diretto ai Bootcamp.
Convince meno Simone Aucello, animatore turistico che si fa chiamare Kobi e che sul palco porta “Hey Ya!” degli OutKast. Il no di Sfera Ebbasta non gli concede l’accesso ai Bootcamp ma, nonostante i dubbi sul poco cuore e sulla versione “ruffiana” del brano, i colleghi del rapper scelgono di dargli fiducia. Prende invece quattro sì Gabriele Troisi con “Rose viola” di Ghemon, nella versione al pianoforte.
Commenti entusiasti per Lorenzo Rinaldi che, con la sua chitarra, porta sul palco “Never Had” di Oscar Isaac. Diciottenne timidissimo (“mi sono avvicinato alla chitarra per una serenata, ma è andata male”, ha dichiarato), la sua voce conquista tutti i giudici: “Hai una bellissima voce, suoni la chitarra delicatamente”, commenta Samuel. Per Mara è un personaggio interessante, con una bellissima faccia e una bella voce. Mentre Sfera commenta: “In te vedo qualcosa di speciale”.
Lorenzo Rinaldi fa innamorare i giudici: IL VIDEO
Maria Sitja de Cuevas canta “Malo” di Bebe, una canzone sulla violenza domestica, e commuove tutti. Pubblico e giudici. Mara Maionchi comprende il suo dolore, capisce che - in quelle note - la ragazza ci ha messo tutta la sua vita. Samuel apprezza la sua scelta di smettere di suonare la chitarra, ad un certo punto, e quella sua incertezza autentica. Sfera la paragona alla spagnola Rosalia. E Maria torna a casa con quattro sì. Di tutt’altro stampo è l’esibizione di La Serra, duo romano che sul palco porta l’inedito “Enfasi”. Sfera Ebbasta dice no, ma per spronarli, Samuel sostiene siano esattamente quel cercava: artisti graffianti, che “danno fastidio”. E che per questo arrivano alla pancia.
Beatrice Gilberti, 17 anni, con la sua chitarra intona “Donna Donna” di Joan Baez. Il pubblico le regala la standing ovation, Mara la definisce “affascinante”. “In un mondo in cui strillano tutti, è bello potersi fermare a sussurrare”, commenta Malika. E la ragazza - che ha confessato al papà il suo sogno con una lettera - va dritta ai Bootcamp.
Parrucchiere 24enne, Daniel Acerboni è stato corista per Ed Sheeran alla finale di X Factor 2017. Ora tenta la carriera da solista e, con la sua versione di "When The Party's Over" di Billie Eilish, mette d’accordo tutti. La sua emozione si tocca con mano, ed è proprio ciò che piace. “Con lui si può fare un grande lavoro” sentenza Mara Maionchi. “La nonna di Frederick lo portava al mare” dei Quintorigo, cantata dal 33enne Marco Saltari (operatore di una ong che si occupa di prima accoglienza per i richiedenti asilo), convince invece tutti tranne Sfera Ebbasta, che ritiene il suo genere non commerciale.
Adottato quando aveva solo un mese, Michele Sette - cresciuto come corista nella sua parrocchia - con la sua voce profonda (“Hai una voce che non avevo mai sentito”, commenta il rapper) interpreta “We Were Raised Under Grey Skies" di JP Cooper e finisce ai Bootcamp. Che sia la sua, la voce di X Factor 2019?
Con lui, le Audizioni si chiudono. E i giudici scoprono le loro categorie: a Samuel vanno i Gruppi, a Mara gli Over, a Sfera le Under Donna, a Malika gli Under Uomo.