Il Trono di Spade 8, trama e recensione dell’episodio 1: ritorno a Grande Inverno

Serie TV

Linda Avolio

A quasi due anni dal finale della settima stagione, Il Trono di Spade torna sui nostri schermi, ma il ritorno della serie è decisamente dolceamaro, perché l'ottavo capitolo è, come ormai sanno anche i sassi, l'ultimo. Il primo episodio, Winterfell (Grande Inverno) è un episodio "di raccordo", che pone le basi per quanto vedremo nelle prossime settimane. Tante le reunion, alcune delle quali molto attese dai fan, come per esempio quella tra Arya e Jon e quella tra Arya e Gendry. Molte le rivelazioni. Leggi la recensione del primo episodio de Il Trono di Spade 8 (N.B., OVVIAMENTE CI SONO SPOILER PER CHI NON HA ANCORA VISTO L'EPISODIO). - Dove vedere Il Trono di Spade 8 - Il Trono di Spade 8: ecco chi morirà e chi sopravvivrà (secondo noi)

Il Trono di Spade 8, episodio 1: la trama

La regina venuta dall'est

Terre del Nord. Per le viuzze e i cortili di un villaggio ricoperto dalla neve, un ragazzino, dopo aver tentato inutilmente di infiltrarsi tra la folla che tappezza i due lati della via principale, si arrampica su un albero. E finalmente li vede. Vede le infinite schiere di Immacolati che sfilano diretti a Grande Inverno. E vede Jon Snow, l'ex Re del Nord, avanzare lentamente a cavallo al fianco di Daenerys Targaryen, la prima del suo nome, la Madre dei Draghi. La legittima (secondo la sua visione, quantomeno) sovrana dei Sette Regni. 

Tra la folla, tra la prima e la seconda fila, c'è un volto decisamente noto ai fan della serie. si tratta di Arya. La giovane lupa ribelle vede sfilare il fratellastro e lo guarda emozionata. Lui, però, in sella e al centro della strada, ha lo sguardo dritto verso la fortezza ancestrale della sua casata. Non la vede. Lo stesso accade con il Mastino e con Gendry. Ci sarà tempo per salutarli tutti, uno a uno. Non mancano ovviamente Missandei e Verme Grigio, Tyrion e Varys, Ser Davos e Ser Jorah, e ovviamente i Dothraki. I bravi uomini e le brave donne del Nord osservano a occhi stretti questa carovana di forestieri. Chi sono? Cosa vogliono? Perché il Re del Nord è insieme a loro?

Daenerys ricambia gli sguardi con altrettanto disagio (e anche un filo di disprezzo). Jon se ne accorge e la rassicura: quelli del Nord non si fidano di chi giunge da fuori. Poi, però, l'arrivo di Drogon e Rhaegal, che spaventa decisamente la folla, le strappa un sorriso e le dona una nuova sicurezza: lei è Daenerys della casa Targaryen, la regina dei Sette Regni, mentre loro non sono altro che i suoi sudditi. L'unica a non essere intimidita dalle due possenti bestie è Arya, mentre Sansa, che osserva il volo dei draghi dalle mura di Grande Inverno, è decisamente stupita.

Grande Inverno è vostra

Appena entrato nel cortile, Jon vede Bran. Scende dal cavallo, si avvicina, lo abbraccia, lo bacia sulla fronte. Non può crederci: il suo fratellino ora è un uomo. "Più o meno" risponde ironicamente il giovane Corvo con Tre Occhi. Jon, che, come diceva Ygritte, non sa niente, non capisce la battuta, ma Sansa sì, e accenna un mezzo sorriso. 

Quando Jon presenta Dany alla sua famiglia e ai suoi alleati - c'è Lyanna Mormont, c'è Yohn Royce dei Cavalieri della Valle di Arryn, c'è Brienne, c'è Podrick, e poi ci sono altri lord e altre lady del Nord - come "la regina Daenerys della casa Targaryen", cala il gelo. La Madre di Draghi ringrazia Sansa, la Lady di Grande Inverno, per la sua ospitalità, e rimarca la bellezza del Nord e la sua, ma lei risponde secca: "Grande Inverno è vostra, vostra Grazia." A trarre Jon da questo impiccio è Bran: non c'è tempo da perdere, il Re della Notte ora ha un drago dalla sua parte, la Barriera è crollata, e gli Estranei stanno marciando verso sud. 

Nel salone principale della fortezza, Sansa annuncia che, non appena saputo della Barriera, ha chiamato a rapporto i lord e le lady fedeli alla casa Stark. Tra questi c'è il giovanissimo Lord Umber, che ha bisogno di più cavalli e carri per poter far arrivare lì i suoi uomini. Con fare sicuro, la Lady di Grande Inverno gli dice che potrà avere tutti quelli che riusciranno a recuperare, e poi gli dice di tornare alla sua dimora, Ultimo Focolare, per organizzare il viaggio. Jon è d'accordo, e ordina che i Guardiani della Notte lascino Castello Nero e vengano lì: è meglio essere tutti insieme quando il nemico attaccherà.

A prendere la parola è poi la giovane e combattiva Lady Lyanna, che non ha preso per niente bene la decisione di Jon di rinunciare al titolo di Re del Nord. La sala si anima: evidentemente gli altri fedelissimi della casa Stark la pensano come lei. Cos'è Jon Snow se non è più il Re del Nord? Mentre Sansa lancia a Daenerys un'occhiata che definire tagliente sarebbe poco, Jon ribatte che il suo titolo non è importante e che ha fatto ciò che doveva fare: trovare degli alleati per proteggere il Nord. 

Il mormorio aumenta, così Tyrion prova a dare una mano all'alleato: chiunque sopravviverà alla guerra che sta per arrivare lo dovrà a Jon Snow. Grazie a lui a Grande Inverno si è riunita l'armata più potente di sempre, più due draghi adulti. All'annuncio dell'arrivo dell'esercito Lannister, però, i lord e le lady del Nord non possono non esternare il proprio disappunto. Il Primo Cavaliere è categorico: bisogna combattere uniti, perché l'alternativa è la morte.

Sansa parla chiaro ed espone un problema di non poco conto: ha raccolto provviste senza tenere conto di Dothraki, Immacolati e draghi. Che poi, cosa diavolo mangiano queste bestie? "Qualsiasi cosa vogliano" è la risposta concisa, e un po' intimidatoria, di Daenerys. Jon, in mezzo alle due donne, non proferisce parola. Saggia decisione.

Due ex sposi e due ex fratellastri

Mentre Gendry fa scaricare il vetro di drago, ecco l'attesa reunion tra Sansa e Tyrion, la Lady di Grande Inverno e il Primo Cavaliere della Regina. Ovviamente si ritrovano a parlare del matrimonio di Joffrey e dell'improvvisa fuga di Sansa, cosa che, a dirla tutta, non è stata di grande aiuto al Folletto. Eppure, sono entrambi ancora vivi. Tyrion riconosce le capacità, spesso sottovalutate, della giovane Stark, e le dice che sa benissimo che l'idea dell'arrivo dei Lannister non la riempie di gioia. Ma Cersei ha promesso, le assicura. Lei lo interrompe: e pensare che credeva che fosse l'uomo più furbo al mondo. Bran, col suo sguardo inquietante, osserva la scena dal cortile.

L'incontro tra Arya e Jon avviene al cospetto dell'albero-diga di Grande Inverno. Lei arriva di soppiatto, lui è sorpreso. L'abbraccio è lungo e carico di emozione. Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia per entrambi, eppure i due fratellastri (o meglio, i due cugini) si riavvicinano subito parlando delle loro armi. Lui indica Ago ("L'hai mai usata?" "Qualche volta"), poi le mostra Lungo Artiglio ("Acciaio di Valyria. Troppo pesante per me").

Jon le dice che gli sarebbe stata d'aiuto prima, con Sansa, ma Arya incredibilmente difende la sorella, prima sostenendo che è la persona più astuta che lei conosca, e poi sostenendo che sta solo facendo ciò che ritiene giusto per la sua famiglia. Tra la Lady di Grande Inverno e l'ex Re del Nord c'è dell'attrito, causato ovviamente da Daenerys, ma la famiglia è pur sempre la famiglia.

La leonessa e il pirata

Ad Approdo del Re, Cersei osserva soddisfatta la flotta di Euron Greyjoy - che, scopriamo, ha in mano Yara, sua prigioniera, e non della Corona - ancorata nella Baia delle Acque Nere. Qyburn porta cattive notizie, gli Estranei hanno sfondato la Barriera e stanno marciando verso sud, ma la leonessa sorride: per lei è un'ottima notizia.

Nella sala del trono, Harry Strickland, il Capitano della Compagnia Dorata, comunica alla regina che la sua nuova armata è composta da 20.000 uomini e 2.000 cavalli. Non ci sono però gli elefanti, e la cosa è, per usare le parole di Cersei, "alquanto deludente." Congedato il Capitano, l'insolente Euron vorrebbe riscuotere il suo premio, ma una regina non è una puttana, non basta pagarla, bisogna guadagnarsela.

Qualcosa, però, nelle parole del pirata fa cambiare idea a Cersei: forse per la paura di perdere un alleato, alla fine cede. E si concede. Ritroviamo i due post coito. Lui, come il peggiore (o forse solo il più medio) degli uomini, le chiede se sia soddisfatta, se sia stato meglio che con Re Robert. Lei difende l'ex consorte senza scomporsi troppo, però, quando Euron tira in ballo il fratello, passa alle minacce. Ad ogni modo, la leonessa è terribilmente irritata dal pirata, ma, allo stesso tempo, qualcosa in lui, la sua estrema insolenza, l'attira.

Prima di andarsene, Euron le dice che ha intenzione di mettere un principe nel suo grembo. Cersei sorride sprezzante, ma poi, rimasta sola, gli occhi le si velano di lacrime... Intanto, sulla nave ammiraglia della flotta Greyjoy arriva Theon. Zitto zitto, accetta alla mano, fa fuori qualche uomo di guardia e libera sua sorella. Yara prima gli dà una testata ma poi lo ringrazia: tutto è bene quel che finisce bene. E' tempo di tornare a casa, nelle Isole di Ferro, per dare a Daenerys, casomai ce ne fosse bisogno, un luogo dove ritirarsi che non sia raggiungibile dagli Estranei. Theon, però, ha altri piani: andrà a Grande Inverno. Questa volta non sarà un codardo.

Anche Bronn vorrebbe spassarsela un po', e si accontenterebbe di pagare per farlo, ma le tre ragazze che dovrebbero "intrattenerlo" non fanno altro che parlare di Drogon e dei soldati caduti a causa del drago. A liberarlo da una situazione decisamente poco eccitante è Qyburn: i servigi del mercenario sono richiesti immediatamente. Cersei vuole che Bronn uccida qualcuno, ma non può mandare i suoi soldati. Si tratta dunque di qualcosa di molto privato. E non si tratta della "ragazza Targaryen." La leonessa vuole che Bronn uccida i suoi fratelli traditori casomai questi dovessero riuscire a sopravvivere agli Estranei. Piccolo dettaglio non trascurabile: Qyburn consegna al mercenario una balestra. La stessa balestra con cui Tyrion ha ucciso Tywin.

Un'unione di sangue (Targaryen)

Le terre che circondano Grande Inverno sono ora un enorme accampamento, e ogni giorno continuano ad arrivare persone, carri, armi, provviste, alleati, ma anche civili da difendere. L'arrivo di Lady Karstark è l'occasione perfetta per Varys e Ser Davos per esporre a Tyrion il loro piano: per cementare l'alleanza tra il Nord e la casa Targaryen, un matrimonio sarebbe perfetto: finalmente i Sette Regni avrebbero una sovrana giusta e un re consorte onorevole. Il Ragno e il Cavaliere della Cipolla non sanno che Jon e Daenerys si sono già conosciuti "biblicamente", ma Tyrion sì...e l'idea di un matrimonio non lo fa proprio saltare di gioia, anche se, non può non riconoscerlo, sono proprio una bella coppia.

La Madre dei Draghi è preoccupata: Sansa è ostile nei suoi confronti, e non ci può essere quel genere di ostilità nei confronti della legittima sovrana. In più Drogon e Rhaegal non stanno mangiando abbastanza. E' tempo di andare a trovare i "bambini", che, a quanto pare, non amano molto il Nord. Per tirare su loro il morale, Daenerys propone un bel volo: lei ovviamente in groppa a Drogon, Jon in groppa a Rhaegal. 

Il primo volo dell'ex bastardo della casa Stark - che nelle vene ha in realtà sangue Targaryen, come sentono giustamente i draghi - è piuttosto comico, ma è comunque un'esperienza stupenda. Nuovamente a terra, i Jonaerys, finalmente soli, si scambiano un lungo bacio davanti a un'imponente cascata. Drogon e Rhaegal li li osservano, e il messaggio è chiaro: attento a come ti comporti con nostra madre!

Le fucine di Grande Inverno fervono. A dirigere i lavori è Gendry, che sta facendo preparare punte di freccia e di lancia in vetro di drago a più non posso. Per l'ingrato Mastino, il giovane fabbro ha preparato un'arma speciale: un'ascia bipenne. C'è però qualcuno altro che vuole parlare con Gendry: Arya. E' tempo di doppia reunion. Sandor Clegane non l'ha presa proprio benissimo che lei l'abbia lasciato da solo a morire per le ferite riportate combattendo contro Brienne, però riconosce che, se c'è qualcuno che può uscire vivo da ciò che sta per arrivare, quella è proprio la giovane lupa. 

Finalmente soli, Arya e Gendry, non senza un po' di imbarazzo, si salutano. Lui si rivolge a lei scherzosamente chiamandola "My lady", mia signora. Lei, emozionata ma comunque padrona di sé, gli chiede di costruirle un'arma, la stessa che le abbiamo visto usare nel trailer.

Rivelazioni che lasciano senza fiato

L'atteso confronto tra Sansa e Jon arriva quando lei gli comunica che la casa Glover non si unirà a loro per combattere contro gli Estranei. Jon è deluso da questo voltafaccia, ma Sansa non può biasimare i Glover: hanno giurato fedeltà a lui, non alla regina Daenerys. Lei gli rinfaccia di aver rinunciato alla sua corona di Re del Nord, lui ribatte che non glien'è mai importanto niente di essere re, che l'unica cosa che gli importa è proteggere il Nord. Sansa non approva completamente le scelte del fratellastro, ma comunque ha ancora fiducia in lui. Vuole però sapere se la sua decisione di inginocchiarsi sia dovuta al cuore più che alla testa. Come previsto, Sansa ha capito tutto.

Ser Jorah, insieme alla sua regina, si reca nella biblioteca di Grande Inverno. Daenerys vuole ringraziare Sam per aver salvato il suo fidato amico. Sam è visibilmente emozionato, ma poi, quando dalla stessa Daenerys scopre che suo padre e suo fratello sono stati giustiziati (da lei), si rabbuia. Sconvolto, esce in cortile e vede Bran: è tempo di dire a Jon la verità, e dovrà essere lui a farlo. Così Sam scende nella cripta, dove l'amico ed ex confratello sta accendendo una candela presso la tomba del padre.

Giusto un abbraccio, e poi è tempo di parlare. Quando Jon viene a sapere della sorte di Lord Tarly e di Dickon è turbato, ma difende Daenerys. Sam, però, è convinto che lui sarebbe un sovrano decisamente migliore della Madre dei Draghi, e, senza mezzi termini, lancia la bomba: lui è il figlio di Lyanna Stark e di Rhaegar Targaryen, dunque è il legittimo erede al trono. E il suo nome è Aegon Targaryen, il sesto del suo nome, etc etc. Jon è ovviamente sconvolto: com'è possibile che suo padre, l'onorevole Ned, gli abbia mentito? Sam non ha dubbi: l'ha fatto solo per proteggerlo.

Tormund e Beric, sopravvissuti alla distruzione della Barriera, giungono a Ultimo Focolare, ma non trovano nessuno nella fortezza. A dire il vero, qualcuno trovano, ma si tratta di Edd e di un gruppetto di Guardiani. Degli Umber e dei loro uomini, però, nessun traccia. C'è solo il cadavere del giovane lord nella sala principale. Il corpo del ragazzo è stato inchiodato alla parete. Con gli arti mozzati di altri uomini è stato ricreato il simbolo degli Estranei già visto in passato. La cosa peggiore, però, è che il giovane Lord Umber è morto ma non troppo: divorato dalle fiamme, lancia urla lancinanti. Il messaggio del Re della Notte non potrebbe essere più chiaro di così. Gli Estranei sono vicinissimi.

L'episodio si chiude con l'arrivo di Jaime a Grande Inverno. Una volta nel cortile, lo Sterminatore di Re scende da cavallo e si toglie il cappuccio. Si guarda attorno: questo posto non potrebbe essere più diverso dalla Fortezza Rossa. Il suo sguardo, alla fine, si posa su una persona in particolare: Bran. E' veramente arrivato il momento di fare i conti col passato.

 

Il Trono di Spade 8, episodio 1: la recensione

E' un ritorno tutto sommato tranquillo quello di Game of Thrones, la cui ottava e ultima stagione inizia con un episodio "di raccordo", che pone le basi per quanto accadrà dalla prossima settimana in poi.

E', però, anche un episodio di reunion: con Grande Inverno come centro focale della narrazione, quantomeno per ora, tanti personaggi si rivedono dopo periodi più o meno lunghi di separazione, ed è qui che troviamo l'aggancio emotivo di Winterfell, negli abbracci, negli sguardi e nelle parole di chi, finalmente, contro ogni previsione si è ritrovato. Nel bene e nel male.

Gli Stark finalmente sono di nuovo tutti insieme. Molto bella la reunion di Arya e Jon, che, come se non fossero passati anni e anni di sofferenze, si mettono a parlare delle proprie armi e si abbracciano a lungo.

Insieme, però, non significa necessariamente d'amore e d'accordo, e sia Arya sia Sansa non si tirano indietro quando è il momento di far notare al fratellastro che la sua decisione di giurare fedeltà a Daenerys è stata una scelta quantomeno rischiosa.

Si tratta comunque di un episodio tutto sommato anche leggero (a parte la scena in cui si vede il giovane Lord Umber non morto e inchiodato alla parete!), dove non mancano i momenti comici: il siparietto iniziale con protagonisti Tyrion e Varys; Bran che risponde "Più o meno" quando Jon gli dice che ora è un uomo; l'ossessione di Cersei per gli elefanti; il primo volo con Rhaegal di Jon; Bronn che ha paura di essersi preso la sifilide da una prostituta; la testata di Yara a Theon, che incassa senza dire niente perché sa di meritarsela; Arya che flirta con Gendry; Edd che dice ai suoi di non fidarsi di Tormund perché ha gli occhi azzurri e Tormund che gli dà dell'idiota perché lui ha sempre avuto gli occhi azzurri; e altro ancora.

Gigantesco il personaggio di Sansa, che dopo aver tolto di mezzo Ditocorto ne è diventata l'erede a tutti gli effetti, mentre Tyrion è sempre più allo sbando. Quello che, una volta, era l'uomo più furbo dei Sette Regni, ora sembra navigare a vista, e non può fare altro che stare a guardare.

Arriva finalmente la tanto attesa rivelazione: Sam svela a Jon la verità, cioè che lui è il figlio di Lyanna Mormont e Rhaegar Targaryen, cosa che fa di lui automaticamente il legittimo erede al trono. Cosa farà l'ex Re del Nord? Lo dirà a Daenerys, per la quale ormai prova evidentemente qualcosa di molto profondo? O sceglierà di tenere per sé questo segreto, per non rischiare di perdere l'alleata più preziosa che ha?

L'appuntamento col secondo episodio in versione originale sottotitolata è per lunedì 22 aprile alle 03.00, come sempre su Sky Atlantic.

 

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