Gomorra 4: Nicola viene ucciso da Mickey Levante

Serie TV

Linda Avolio

Foto di Gianni Fiorito

Nel sesto episodio della quarta stagione della serie diciamo addio al personaggio di Nicola, interpretato da Riccardo Ciccarelli. Di lui ricorderemo il suo codino alto, la sua testa mezza rasata, il suo sguardo intenso, il suo sorrisino un po' "arrogantello", e, soprattutto, la sua estrema fedeltà al clan Savastano. A uccidere Nicola, per non perdere Patrizia, è Mickey, a riprova del fatto che la mela non cade mai molto lontano dall'albero: guarda i video dal backstage dei due episodi diretti da Marco D'Amore.

E alla fine anche Nicola è caduto in battaglia (più o meno): nel sesto episodio della quarta stagione di Gomorra abbiamo detto addio al personaggio di Riccardo Ciccarelli, fedelissimo di Gennaro e di Patrizia. A differenza di quanto lasciava intendere il trailer di lancio del nuovo capitolo della serie, infatti, Nicola non ha mai veramente pensato che Patrizia non fosse in grado di comandare, e non ha mai veramente pensato di tradirla. 

Dietro la sua morte c'è la famiglia Levante, che, però, in realtà aveva ben altri piani per lui. L'idea di base, infatti, era di costringerlo, con la minaccia di fare del male alla sua famiglia, ad uccidere Patrizia e a diventare lui stesso il luogotenente di Genny a Secondigliano. Per non mettere in pericolo la madre, la sorella e i nipotini, e dopo aver assistito all'omicidio a sangue freddo del cugino, Nicola non può fare altro che accettare.

Il giorno dopo, mentre sta andando da Patrizia per eliminarla, viene però intercettato da Michelangelo, che è venuto a conoscenza del piano di Saro e Ciccio grazie a sua sorella. Nicola sale in macchina con Mickey, si fida di lui, e, almeno inizialmente, Mickey ha veramente intenzione di aiutarlo. Poi, però, il figlio prediletto di Don Gerlando capice che Nicola ormai non è altro che un testimone scomodo, un testimone che potrebbe mettersi tra lui e la sua amata Patrizia. Così spara.

Per mostrare l'inizio della caduta di Nicola, Marco D'Amore, regista degli episodi 5 e 6, ha voluto mettere in scena una vera e propria discesa agli inferi, con tanto di Virgilio traditore (a sua insaputa), il giovane nigeriano. Per andare a incontrare gli autori del sabotaggio, Nicola e suo cugino passano dalla luce alle tenebre, letteralmente e metaforicamente. L'unico lampo è, per l'appunto, quello dovuto allo sparo che uccide il secondo dei due.

Per quanto riguarda poi l'uccisione di Nicola, il fatto che sia stato deciso di ambientarla in una serra e non nel luogo suggerito inizialmente nella sceneggiatura non è casuale. I filari di piante danno una sensazione di claustrofobia, sembrano un labirinto, e il povero Nicola, senza il suo gomitolo di filo, da quel labirinto non uscirà mai più sulle sue gambe.

Scopriamo inoltre dal suo stesso interprete, Luciano Giugliano, che quello di Nicola è il primo omicidio commesso da Mickey. Lo fa per Patrizia, per difenderla (poi, infatti, andrà a parlare con suo padre e gli intimerà di non provare mai più a intromettersi), ma anche per non perderla. Una scelta difficile anche per un uomo come lui, non proprio cresciuto a pane e innocenza.

 

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