La WGA apre all'uso delle IA. A patto che si mantengano i crediti per gli sceneggiatori

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La proposta della Writers Guild of America permetterebbe agli autori di un copione di servirsi di strumenti di intelligenza artificiale per la creazione dei loro progetti. Non viene però concessa la possibilità che sia soltanto la tecnologia a fare tutta da sola

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L’industria cinematografica e televisiva americana si apre all’intelligenza artificiale. Se ne era parlato molto negli ultimi tempi, con il diffondersi di tecnologie come quella di ChatGPT, ma adesso l’automazione dei processi di scrittura dei copioni viene direttamente citata come una possibilità concreta, con l’avvallo della Writers Guild of America. Il sindacato a difesa degli sceneggiatori statunitensi ha proposto di permettere a programmi di intelligenza artificiale di lavorare ai copioni, a patto che si non vada a colpire i crediti per gli sceneggiatori. A riportarlo è Variety, che ricorda come recentemente il tema fosse stato oggetto di qualche dibattito tra gli addetti ai lavori, preoccupati di poter perdere il proprio lavoro a favore di realtà computerizzate. 

La proposta della Writers Guild of America

Non senza sorprese, la Writers Guild of America apre quindi alle IA. La proposta non prevede la sostituzione totale della forza di lavoro umana ma va piuttosto a ipotizzare una sorta di meccanismo misto. Uno sceneggiatore potrebbe servirsi di programmi come ChatGPT come ausilio nel processo di scrittura, così da non dover dividere i diritti con altri colleghi, oppure i dirigenti degli studios potrebbero fornire a uno sceneggiatore un copione già scritto dall’intelligenza artificiale, da limare e perfezionare in un secondo momento, mantenendo il nome dello sceneggiatore come primo autore del progetto. L’intento è quindi quello di permettere agli sceneggiatori di beneficiare delle nuove tecnologie, senza esserne del tutto sostituiti. 

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Le IA non potrebbero risultare primi autori dei copioni

Nella proposta viene previsto che i copioni scritti soltanto dalle IA non vengano considerati “materiale letterario” o “materiale di partenza”, concetti chiavi nella legislazione che disciplina i diritti di autore. Con questa barriera, nessuna intelligenza artificiale risulterebbe l'unica autrice di un progetto. Sul punto non si è però ancora espressa l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMTPT), l’associazione di categoria a tutela delle società di produzione televisive e cinematografiche. 

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