Friends censurato in Cina, eliminati riferimenti al mondo LGBT+ e allusioni sessuali

Serie TV

Camilla Sernagiotto

©Getty

Sulle piattaforme di streaming cinesi sono stati eliminati rimandi al mondo queer presenti nella celebre sitcom statunitense. Tutti i riferimenti a Carol, l’ex moglie di Ross che si scopre lesbica, sono stati cancellati. Anche altre scene con dialoghi contenenti allusioni sessuali non compaiono. I fan dello show (che in Cina è estremamente popolare) hanno espresso il proprio disappunto sui social network

In Cina sono stati censurati i rimandi al mondo LGBTQ+ di Friends: dopo il caso del finale tagliato e cambiato di Fight Club, in cui la Cina fa vincere le autorità, stavolta tocca purtroppo ai riferimenti omosessuali.

Le piattaforme di streaming cinesi hanno eliminato quelli che riguardano l'ex moglie di Ross, ossia Carol. Come ben noto (perlomeno nei Paesi in cui non vige la censura), Carol Willick era sposata con il fratello di Monica ma alla fine lo lascerà perché si accorge di essere lesbica.

Si metterà con la donna di cui è innamorata, l’acerrima nemica di Ross: Susan Bunch, a cui lui non può perdonare di averle rubato la donna che amava.

Già nel primo episodio, Ross afferma che "c'era solo una donna" per Carol, che poi di fatto lo lascia per la sua amica Susan. E Joey, ben più conoscitore delle donne rispetto all'impacciato e ingenuo paleontologo, gli chiederà se si era mai accorto che Carol era lesbica.

Tutto ciò negli episodi di Friends disponibili in streaming in Cina non esiste. Ogni riferimento a una sessualità diversa dall'unica ammessa dal governo cinese, ossia l'eterosessualità, è stato prontamente tagliato. Ma anche per l'eterosessualità le cose non vanno lisce come l'olio, come vedremo più avanti.

I fan dello show si sono accorti delle adulterazioni, anche perché fino al 2013 Friends era disponibile sulle piattaforme di streaming cinesi senza alcun tipo di censura. Inoltre in Cina la serie televisiva statunitense dei sei amici che abitano sullo stesso pianerottolo in un palazzo di New York è popolare quasi tanto quanto la loro Repubblica…

I cinesi vanno pazzi per Monica, Rachel, Phoebe, Ross, Joey e Chandler. E anche per Carol e Susan, prima che sparissero le identità sessuali di questi personaggi.

Anche tanti altri dialoghi contenenti allusioni di tipo sessuale si sono volatilizzati, pure quelli di tipo eterosessuale ma considerati troppo osé. Alcune sfaccettature dell'eterosessualità, ad esempio quelle riguardanti il piacere femminile, sono state scartate. Per esempio nella versione non adulterata di Friends che fino al 2013 era presente sulla piattaforma di streaming cinese Sohu, Ross dice: "[Le donne possono avere] orgasmi multipli". Pronuncia queste parole quando discute circa i vantaggi delle donne rispetto agli uomini con gli altri amici a Central Perk, la mitica caffetteria attorno a cui ruotano le loro avventure.
Nella versione ricomparsa da pochi mesi sulle piattaforme il sottotitolo cinese della battuta espressa da Ross è stato modificato, variando in un più accettabile (secondo la Cina, non certo secondo i nostri parametri): "Le donne hanno pettegolezzi infiniti”. Ma il sonoro è rimasto quello originale, così come il sottotitolo in inglese.

Il disappunto dei fan

I tantissimi appassionati di Friends residenti in Cina hanno subito espresso il proprio disappunto sui social network.
Ciò che non comprendono è come mai lo show sia stato sottoposto a censura adesso, mentre fino a qualche anno fa poteva essere visibile nella versione integrale e non modificata.

Friends ha debuttato sulle piattaforme di streaming cinesi Sohu video e iQiyi nel 2012 e a quel tempo non vi era nessun tipo di censura. Nel 2013 sono scaduti i contratti per i diritti, così la serie televisiva è scomparsa dalle piattaforme.

Ma dopo la celebre reunion del 2021 del cast di Friends, l’hype è aumentato a dismisura, portando le piattaforme cinesi a decidere di acquistare insieme nuovamente i diritti. Questa volta però la censura ha fatto capolino.

A partire dall'11 febbraio 2022, le piattaforme Bilibili, Tencent, Youku, Sohu e iQiyi, tra le altre, hanno incominciato a trasmettere nuovamente lo show, per la gioia del loro pubblico. Gioia che però è durata non molto, fino a quando i fedelissimi di Ross, Rachel, Monica & Co. si sono accorti del tranello.


I fan si sono quindi rivolti al social media cinese Weibo per unirsi a protestare contro la censura di Friends. L'hashtag più di tendenza sul sito social è diventato in poche ore #FriendsCensored, collezionando più di 54 milioni di visualizzazioni sul website nella sola serata di venerdì, come riporta la CNN. Tuttavia già il sabato mattina l'hashtag stesso è stato vittima di censura: cercando nella stringa di ricerca quelle parole, si legge "questo argomento non è mostrato secondo le leggi e i regolamenti pertinenti".

La CNN ha contattato Bilibili, Tencent, Youku, Sohu e iQiyi per un commento, che per adesso non è arrivato.

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La censura in Cina

Su Weibo - che è il Twitter cinese - prima che la piattaforma social stessa censurasse tutti i post contenenti l'hashtag incriminato, sono stati pubblicati innumerevoli commenti a quello che potremmo definire il “FriendsGate”. Che tra l'altro arriva a poche settimane dal “FightClubGate”.

Molti utenti di Weibo hanno notato che mantenere il sonoro originale in inglese, con tanto di sottotitolo in lingua non cambiato, sia un "insulto alla nostra capacità di conoscere la lingua inglese".

Sempre a riguardo della battuta di Ross relativa all'orgasmo multiplo tipico della donna, un’altra persona sul social network ha scritto: "Non solo si ignora il desiderio e il divertimento sessuale delle donne, ma si rafforza anche lo stereotipo di genere delle donne". Questo commento ha collezionato oltre 81.000 like, il che si rivela una cartina di tornasole del disappunto del pubblico cinese circa la censura e circa la poca elasticità mentale, inclusività e apertura di vedute che caratterizza il proprio Paese.

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L’inasprimento del controllo dei media in Cina

La censura è purtroppo un'arma che la Cina ha sempre utilizzato ampiamente. Nell'ultimo periodo si è assistito a un rafforzamento della censura, come risultato dell'inasprimento del controllo dei media e dell'intrattenimento da parte del governo cinese, come sottolinea la CNN.

Nel 2016 la Cina ha stabilito nuove linee guida che tutti quanti sono “caldamente” invitati a seguire. Più che linee guida, si tratta di vere proprie imposizioni dall'alto, per cui i programmi televisivi non devono includere trame, personaggi e riferimenti che alludano a relazioni gay. Anche altri argomenti che "esagerano il lato oscuro della società" sono off-limits.


Il documento di otto pagine redatto dal governo cinese faceva riferimento a "contenuti volgari, immorali e malsani”. Ma per loro tali contenuti “malsani” sono quelli legati all'omosessualità, alle relazioni al di fuori del matrimonio, al sesso occasionale e a quello tra minorenni.


Nel 2019, secondo le sopracitate linee guida, il biopic Bohemian Rhapsody, che racconta la storia della celebre rock band britannica dei Queen, si è visto tagliare più di due minuti di scene, rimosse dalla versione cinese. A essere stati eliminati sono contenuti di tipo LGBTQ+, tra cui alcune scene di due uomini che si scambiano un bacio e anche sequenze in cui veniva nominata la parola “gay”.

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Il caso di Fight Club

A fine gennaio la Cina aveva fatto ancora una volta parlare di sé e della sua censura quando ha deciso di revisionare il finale del cult movie del 1999 di David Fincher con Edward Norton e Brad Pitt: Fight Club.

Il motivo per cui il finale statunitense è stato tagliato e sostituito da un cartello in cui si legge la scritta: "La polizia ha rapidamente scoperto l'intero piano e arrestato tutti i criminali, prevenendo con successo che le bombe esplodessero”. Benché quel bizzarro lieto fine in salsa governativa filocinese stravolgesse la trama, il senso, il messaggio dell'adattamento cinematografico del romanzo di Chuck Palahniuk, proprio quest'ultimo - lo scrittore statunitense - si è detto soddisfatto di quella censura. E no, il suo non era sarcasmo: secondo l'autore del libro, i cinesi alla fine avrebbero fatto combaciare la storia col suo libro, cosa che invece non aveva fatto David Fincher poiché il finale con le bombe che esplodono e che fanno crollare le banche era senz'altro più spettacolare.

Dopo le polemiche che si sono sollevate sia in Cina sia nel resto del mondo per aver adulterato il film americano, sulle piattaforme di streaming cinese è stato ripristinato il finale originale di Fight Club. Con buona pace di Chuck Palahniuk, che magari si farà mandare una copia dalla Cina di quel film con finale alternativo.  

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