Madonna censurata da Instagram: "Sopravvivo da anni tra censura, sessismo e misoginia"
SpettacoloDopo la censura di una foto giudicata da Instagram come “troppo audace”, la pop star statunitense è insorta contro la policy del celebre social network che non sempre risulta stringente allo stesso modo. “Perché vale solo per le donne?” ha commentato la cantante
Dopo l’ultima censura da parte di Instagram ad un carosello di fotografie in cui a detta del social network, la “Regina del pop” si mostrava come troppo audace, con parti del corpo completamente scoperte, Madonna ha scelto di far sentire ancora una volta la sua voce, protestando contro una policy che risulta stringente solo quando lo decide lei. “Perché vale solo per le donne?” ha commentato la cantante, riferendosi allo scatto prontamente oscurato, in cui appare con parte del seno in evidenza.
Madonna protesta contro le foto oscurate da Instagram
È con un lungo messaggio su Instagram (@madonna) e la scelta di ripubblicare quelle stesse foto cancellate un istante prima dal social network, che Madonna Louise Veronica Ciccone, ha deciso di scagliarsi contro la policy di censura di tali piattaforme. Politica che però non sembra uguale per tutti. Un tema di cui si dibatte già da tempo, e del quale a quanto pare non è ancora stata trovata una quadra, se non la decisione unanime e severa di tali canali di censurare scatti e immagini di questo tipo. In particolare, la vicenda incriminata, vede Madonna posare lasciando intravede un suo capezzolo.
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Le parole di Madonna contro la censura dei social
Queste le parole della cantante, condivise dopo aver ripubblicato le stesse identiche foto contrassegnate da un piccolo cuoricino rosso a coprire il seno. “Sto ripubblicando le fotografie censurate da Instagram senza preavviso o notifica….. La motivazione che è stata data al mio management, che non gestisce il mio account, è che una piccola parte del mio capezzolo è stata esposta”. Madonna prosegue poi evidenziando l'ipocrisia e le contraddizioni che si celano proprio dietro questo approccio, che a suo parere si riversa poi anche sulla cultura di un’intera società e sul suo modo di pensare: “È ancora sorprendente per me il fatto di vivere in una cultura che consente di mostrare ogni centimetro del corpo di una donna tranne un capezzolo. Come se quella fosse l'unica parte dell'anatomia di una donna che potrebbe essere sessualizzata. Il capezzolo che nutre il bambino! Il capezzolo di un uomo non può essere vissuto come erotico??!! E che dire del fondoschiena di una donna che non viene mai censurato da nessuna parte. Ringrazio di essere riuscita a mantenere la mia sanità mentale attraverso quattro decenni di censura... sessismo... età e misoginia”.