
Raised by Wolves, 10 motivi per cui vedere la serie tv. FOTO
Androidi che provano sentimenti, pianeti inesplorati ma non disabitati, l'eterno scontro tra scienza e fede, la lotta per la sopravvivenza, Travis Fimmel con un mullet che grida vendetta, domande esistenziali come se piovessero: ecco 10 motivi per cui 'Raised by Wolves' va assolutamente vista (in onda ogni lunedì alle 21.15 su Sky Atlantic, disponibile anche on demand e in streaming su NOW TV)

1 - Per le ottime performance della danese Amanda Collin e del britannico Abubakar Salim, che nella serie interpretano rispettivamente gli androidi Madre e Padre. Per prepararsi ai loro ruoli, i due interpreti si sono sottoposti a intense sessioni di allenamento in palestra: provate voi a entrare in quelle tutine e a fare bella figura! Tornando seri, i due attori sono veramente riusciti a dare vita a due personaggi ricchi di sfumature e decisamente interessanti.
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2 - Perché c'è Ragnar Lothbrok, no, scusate, Travis Fimmel! Scherzi a parte, l'interprete australiano torna finalmente in scena in un ruolo che potrebbe fare concorrenza a quello della serie cult Vikings, il che è un bene. Certo, il taglio di capelli – un mullet in versione contemporanea – non aiuta a creare la giusta distanza dal suo celebre antenato seriale, ma siamo sicuri che il buon Travis saprà farsi valere come si deve anche senza ascia e corno pieno di sidro!
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3 - Perché è sci-fi all'ennesima potenza. Guerre che distruggono la Terra e costringono pochi esuli a fuggire, pianeti inesplorati e decisamente abitati (da mostri, of course!), androidi che provano sentimenti, l'eterno scontro tra scienza e fede, la lotta per la sopravvivenza, tecnologia ipersviluppata capace di fare cose pazzesche, astronavi per viaggi intergalattici, e poi due domande da un milione di dollari, "Cos'è che ci rende umani rispetto ad altri esseri senzienti?" e "Siamo soli nell'universo, oppure c'è qualcuno o qualcos'altro?".
Raised by Wolves, la trama della serie tv
4 - Per l'intrigante e misteriosa sigla d'apertura, il cui brano d'accompagnamento non ha un nome, ma, in compenso, ha un testo che ce la dice lunga sulle tematiche della serie. Il compositore del pezzo è Ben Frost, mentre la voce è quella dell'artista svedese Mariam Wallentin.
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5 - Per il sopracitato mullet, uno dei tagli di capelli più brutti di sempre che nella serie, però, viene presentato in maniera fortunatamente rivisitata rispetto all'originale, esploso a cavallo tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta. Scherzi a parte, in Raised by Wolves a sfoggiare questo look sono i seguaci del culto di Sol, i mitraici, dunque il mullet diventa un chiaro riferimento visivo per quanto riguarda gli schieramente in gioco (nella foto Niamh Algar, che interpreta Sue/Mary).
Raised by Wolves, il cast, Travis Fimmel ieri e oggi. FOTO
6 - Perché oltre a Collin, Salim e Fimmel, il resto del cast è assolutamente convincente. Stupiscono in particolar modo i giovanissimi, che in Raised by Wolves hanno molto spazio. Campion, Paul, Hunter, Tempest, Holly e Vita a tratti possono anche risultare irritanti (sono pur sempre adolescenti e preadolescenti, suvvia!), ma i loro interpreti non sfigurano di fianco ad attori ben più navigati, anzi. Cliccate il link sotto per scoprire i nomi di queste promesse del cinema e della tv.
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7 - Per come vengono messi in scena il terrore del diverso (il mostro) e dell'ignoto. In Raised by Wolves i personaggi si ritrovano su un pianeta, Kepler-22b, che in teoria dovrebbe essere disabitato, ma che disabitato non è, come scoprono a un certo punto Madre, Padre e i giovani umani. Ovviamente qui il discorso si fa un po' troppo complesso per essere esposto in una didascalia, ma più ci si avvicina al finale della prima stagione, più si scoprono cose interessanti sul presente, sul passato, e anche sul futuro di quel luogo.
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8 - Perché è prodotta da Ridley Scott, e si vede, eccome se si vede! In Raised by Wolves tornano tante tematiche e situazioni narrative già esplorate dal regista (qualcuno ha detto Alien, Blade Runner, Prometheus, The Martian, Alien: Covenant e Le crociate?), e la cosa ovviamente non stupisce. E' bene però ricordare che il creatore della serie non è Scott, bensì lo sceneggiatore Aaron Guzikowski. La presenza del regista e autore inglese, comunque, è assai notevole, cosa che senza dubbio piacerà ai suoi fan.
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9 - Per la trama, che sulla carta magari non è nulla di originale, ma che poi viene sviluppata in maniera decisamente unica e assolutamente impressionante. A essere sinceri Raised by Wolves riprende tante tematiche care alla fantascienza e pertanto già esplorate, è vero, ma è capace di rielaborarle al punto da restituirci qualcosa che sembra (e in fondo è) completamente nuovo. E scusate se è poco.
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10 - Perché è una serie dal fortissimo impatto visivo, e perché c'è dietro una costruzione del mondo narrativo in cui si muovono i personaggi davvero notevole. Kepler-22b (che in realtà si trova in Sudafrica!) è un luogo dalle enormi potenzialità, e non solo a livello di world building, ma anche, soprattutto, per i misteri che nasconde. C'era vita prima dell'arrivo di Madre e Padre, e forse qualcosa è rimasto...ma cosa, precisamente?
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