Sex Education 3, è ufficiale: ci sarà un salto temporale

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La vicenda con Maeve non verrà risolta subito e si vedrà un Otis ben differente rispetto al passato

Il finale della seconda stagione di “Sex Education” ha lasciato i fan con un cliffhanger alquanto sofferto. Tante cose sono accadute nel corso del secondo ciclo di episodi, ma gli ultimi minuti hanno davvero straziato gli appassionati dello show. Otis ha finalmente fatto chiarezza dentro di sé. Pronto a confessare i propri sentimenti a Maeve, le lascia un messaggio in segreteria. Questo viene però intercettato e prontamente cancellato da Isaac, il nuovo vicino della giovane che inizia a provare qualcosa per lei.

Una vicenda che non sembra possa trovare una rapida risoluzione nella terza stagione. I prossimi episodi, infatti, saranno caratterizzati da un salto temporale. I fan non potranno vedere cos’è accaduto subito dopo quel messaggio cancellato, almeno non subito. Ci si ritroverà a fronteggiare dei protagonisti un po’ più cresciuti e dalle caratterizzazioni in parte differenti.

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Sex Education 3, le anticipazioni

A fornire alcuni indizi importanti sulla terza stagione di “Sex Education” è stato Asa Butterfield, interprete di Otis. Questa non è di certo una serie di facile realizzazione durante una pandemia (LO SPECIALE GLI AGGIORNAMENTI LA MAPPA). Le tante scene di contatto fisico, infatti, non rendono la vita facile alla produzione. Riuscire a rispettare le rigide regole sanitarie è una vera e propria impresa. 

Immagine tratta dal profilo Instagram @sexeducation

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Sex Education 3, foto dal set

Il lavoro sul set è stato dunque ritardato, con le riprese che hanno avuto inizio soltanto a settembre 2020. Ci sarà da attendere ancora un po’ prima di poter vedere l’esordio della terza stagione su Netflix, anche se i fan sperano possa avvenire entro l’estate del 2021.

Intervistato dal “The Guardian”, Asa Butterfield ha svelato alcuni dettagli sulla prossima stagione: “Vi sarà un piccolo salto temporale rispetto al cliffhanger della seconda stagione. Otis è tornato a scuola ma si ritrova ad avere a che fare con qualcosa di un po’ differente. È cresciuto ed è diventato anche un po’ più sfacciato. Interpretarlo in questa nuova versione è stato divertente. Sarà però ancora irrimediabilmente impacciato”.

Ad oggi nessuna conferma sulla data di rilascio, così come sul numero complessivo delle stagioni che caratterizzeranno la serie. Secondo Butterfield non servirebbero più di quattro o cinque stagioni per porre fine all’arco narrativo. Netflix potrebbe decidere di attuare lo stesso piano di “Tredici”, conclusa dopo quattro annate. Un modo per tenere alta l’attenzione del pubblico, evitando di prolungare eccessivamente lo show, rischiando di perdere qualità.

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