
La miniserie sugli inglesi allenati da Mourinho è solo l'ultimo esempio di un filone molto ricco: il racconto "in diretta" dei grandi club internazionali. Vediamo gli esempi migliori
"All or Nothing: Tottenham" (2020, Amazon). La terza stagione di "All or Nothing", disponibile a partire dal 31 agosto, racconta per una volta una stagione negativa: quella del Tottenham, che in un anno è scivolato dal posto di vicecampione d'Europa all'anonimato di un sesto posto, con il cambio d'allenatore in autunno che ha concluso l'era dell'argentino Pochettino, sostituito da José Mourinho. La voce narrante è di Tom Hardy.

"All or Nothing: Manchester City" (2018, Amazon). Con la voce narrante di Ben Kingsley, una miniserie in otto episodi incentrata sulla stagione 2017-18 del Manchester City di Pep Guardiola, conclusa con la vittoria del campionato e della Coppa di Lega. Le telecamere della serie ebbero accesso quasi totale al centro d'allenamento e agli spogliatoi, mostrando dall'interno il lavoro quotidiano di uno degli allenatori-simbolo della storia del calcio, estremamente attento all'immagine e alla forma del suo eccellente lavoro. E poi dirigenti, magazzinieri, tifosi...

"All or Nothing: Brasile" (2020, Amazon). La seconda stagione di All or Nothing” racconta l'avventura del Brasile durante la copa America 2019, disputata proprio in Brasile e vinta dalla Seleçao per la nona volta nella sua storia nonostante l'assenza per infortunio del suo giocatore migliore, Neymar.

"Six Dreams" (2018, Amazon). E ora qualcosa di leggermente diverso. Una serie tv in sei puntate, con ogni episodio incentrato su un protagonista diverso del campionato spagnolo: Saul Niguez (Atletico Madrid), Inaki Williams (Athletic Bilbao), Andres Guardado (Betis), Amaia Gorostiza (presidente Eibar), Eduardo Berizzo (allenatore Siviglia) e Quiqué Carcel (direttore Girona).

"Sunderland 'Til I Die" (Netflix). Forse la serie di argomento calcistico più amata e celebrata tra gli appassionati, anche perché, al fascino patinato e alle luci dei top club mondiali, preferisce il sudore e la polvere delle categorie minori. E il Sunderland – significativamente soprannominati “Black Cats” - non è proprio un esempio di coolness applicata al pallone... Al momento ne esistono solo due stagioni, ma con ogni probabilità ce ne sarà almeno una terza.

"Juventus: First Team" (Netflix). Miniserie in sei puntate, la prima serie tv on demand al mondo incentrata su un club calcistico. Esperimento avveniristico ma migliorabile: il formato leggero, più che altro celebrativo, senza l'intenzione e la volontà di andare sotto la superficie, mostrare crepe o conflitti. C'è poco calcio, è un prodotto che serve perlopiù ad attirare l'attenzione di chi non è ancora tifoso di calcio, e vive soprattutto oltre oceano.
I film che parlano di Juventus
"Boca Juniors Confidencial" (2018, Netflix). In quattro puntate da quaranta minuti la caccia al titolo argentino 2017-2018 del Boca, trascinato in campo da Carlitos Tevez e sugli spalti dalla leggendaria “Doce”, la curva più famosa del mondo che si riassume nel capo ultrà Fabian “El Japo” Alfonso. Un altro asso nella manica è la narrazione del giornalista Juan Pablo Varsky, appassionante come una telecronaca.

"Calciatori – Giovani Speranze” (2012-2013, MTV). Esperimento di successo attorno alla Primavera della Fiorentina e soprattutto a una decina di ragazzi del settore giovanile viola tra i 16 e i 17 anni (il più famoso dei quali, col senno di poi, è diventato Federico Bernardeschi). Il docu-reality ha avuto anche una seconda stagione, uscita nel 2013.

Dai progetti già realizzati a quelli in cantiere: non sarebbe male una serie all'italiana magari attorno al presidente più mediatico che ci sia, quel Silvio Berlusconi che è “ripartito da zero” mettendosi in testa di portare il piccolo Monza in serie A (intanto, lo scorso giugno è stato ufficialmente promosso in B). L'idea potrebbe mettersi in moto proprio in coincidenza del campionato di serie B 2020-2021.

"Speravo de morì prima". Tra tante serie che raccontano la vita di un club in tempo reale con ritmi e stile da docu-reality, ecco quest'esempio di fiction targato Sky (le riprese sono iniziate quest'estate) che ripercorre, in chiave sia comica che drammatica, l'ultima stagione alla Roma del suo capitano e simbolo Francesco Totti. Nel ruolo del protagonista Pietro Castellitto, attorno a lui anche un ampio cast di supporto, da Greta Scarano a Gianmarco Tognazzi.
"Speravo de morì prima", la serie tv su Totti