Babylon Berlin 3: 5 motivi per cui vedere la serie tv da domani su Sky

Serie TV sky atlantic

Linda Avolio

Babylon Berlin 3  sarà in onda in prima tv per l'Italia su Sky Atlantic da mercoledì 1 aprile alle 21.15 (disponibile anche On Demand e in streaming su NOW TV): ecco 5 motivi per cui non puoi proprio perdere questa serie!

Perché è una serie ambiziosa e visivamente bellissima

 

Bastano pochi minuti dall’inizio del primo episodio per rendersi conto che Babylon Berlin è una serie ambiziosa, sia a livello narrativo sia a livello visivo. Una trama ricca e a tratti complessa, un cast di interpreti per noi italiani pressoché sconosciuti ma veramente di alto livello, e una cura dei dettagli che non ha davvero nulla da invidiare ai migliori period drama statunitensi: una sfida nettamente vinta.

Sulla trama e sul cast ci torneremo nei prossimi punti, mentre qui ci preme sottolineare un determinato aspetto: a livello prettamente visivo, Babylon Berlin è veramente un capolavoro. Dai set, che ricostruiscono fedelmente la Berlino del 1929, ai costumi, ricreati in base a fotografie e filmati dell’epoca, passando per le acconciature dei personaggi e per gli oggetti di scena (ndr, i mitici cappellini di Charlotte!), ogni cosa ci riporta in un’epoca e in un luogo ormai lontani eppure ancora assolutamente affascinanti.

 

Babylon Berlin 3, il cast: Liv Lisa Fries è Charlotte Ritter. FOTO

Perché i personaggi sono molto interessanti

 

Volker Bruch è il protagonista maschile della serie, l’ispettore di polizia originario di Colonia Gereon Rath, un veterano della Prima Guerra Mondiale che soffre di PTSD (disturbo da stress post traumatico) e che per tenere a bada i demoni del passato (ma anche quelli del presente!) non esita a strafarsi di morfina. Rath, come scopriremo nel corso della serie, non è certamente un angelo, anzi, è un uomo assolutamente comune, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma possiede comunque una dose di empatia e gentilezza davvero notevole. Professionalmente parlando, invece, si distingue dalla massa: è attentissimo ai dettagli, ha un grande intuito, è determinato a scoprire la verità e ha un forte senso della giustizia.

 

Liv Lisa Fries invece è Charlotte Ritter, la protagonista femminile. Charlotte viene da una famiglia poverissima, ma è una ragazza pragmatica e astuta, due qualità assolutamente utili nella vita, specialmente in un momento storico e sociale così complesso e difficile come quello in cui è ambientata la serie. La giovane Ritter ufficialmente lavora come stenografa per la polizia, ma è con il suo secondo lavoro come “intrattenitrice” al Moka Efti che riesce a mettere da parte abbastanza denaro per arrivare alla fine del mese.

 

Oltre ai personaggi di Bruch e Fries segnaliamo poi la misteriosa contessa Svetlana Sorokina (Severija Janusauskaite), nobile russa decaduta alla ricerca del tesoro di famiglia;  Bruno Wolter (Peter Kurht), il godereccio collega di Rath, coinvolto in loschi affari; Greta (Leonie Benesch), l’amica di Charlotte che si ritrova suo malgrado in combutta con degli attentatori; il pericoloso Armeno (Misel Maticevic), proprietario del Moka Efti e boss della malavita locale; il questore August Benda (Matthias Brandt), uomo retto al servizio della legge e della Repubblica; il Dottor Anno Schmidt (Jens Harzer), concentratissimo sulla cura del disturbo da stress post traumatico e con un segreto ben nascosto sotto le cicatrici; e il terrificante colonnello Oberst Wendt (Benno Fürmann), un forte sostenitore dell’ultra nazionalismo.

Perché è ambientata nella Berlino del 1929, praticamente sull'orlo del baratro

 

Ricollegandoci al punto precedente, Babylon Berlin è ambientata nella Berlino del 1929, dunque a livello visivo c’è stato un grandissimo lavoro di ricostruzione storica. Dai quartieri più poveri, per esempio il tristissimo palazzo dove vive Charlotte con la sua famiglia, alle zone del centro, dove si trovano il Moka Efti, l’appartamento in cui risiede inizialmente Gereon e la farmacia presso cui si rifornisce di morfina, e poi ovviamente il Castello Rosso, il quartier generale della polizia della città, situato in Alexanderplatz.

 

Gran parte delle riprese si sono ovviamente svolte sui vari set, dunque al chiuso, in ambienti ricreati ad hoc, ma nel corso della serie ci sono anche svariate scene in cui i personaggi si muovono al di fuori della città o comunque in luoghi non ricostruibili negli studios, dunque oltre al lavoro di creazione degli ambienti c’è stato anche un grande lavoro di ricerca delle giuste location per restituire il feeling dell’epoca.

Lo stesso discorso vale per ogni dettaglio, dagli oggetti di scena – i documenti all’interno della stazione di polizia, le armi, l’arredamento nelle case, la farmacia dell’epoca, i portasigarette, gli apparecchi telefonici, solo per fare qualche esempio – ai costumi – il sopracitato cappellino verde di Charlotte, tipico modello di quegli anni, ma anche l’abito da sera che le vediamo spesso indossare a Moka Efti, in pieno stile flapper, i soprabiti di Rath e di Wolter, i completi col panciotto degli uomini, le divise dei militari ultranazionalisti, i lussuosi abiti di Svetlana, i mutandoni dell’epoca, e via discorrendo. Guardare Babylon Berlin significa proprio tuffarsi in un altro mondo.

 

Babylon Berlin, le foto più belle di Volker Bruch, che nella serie è Gereon Rath

Perché la storia a volte è complessa, ma è assai avvincente

 

Un po’ poliziesco, un po’ thriller, un po’ intrigo politico e un po’ noir, Babylon Berlin più che una storia è un insieme di storie. Ogni stagione ha infatti una linea narrativa per l’appunto stagionale (l’indagine sui filmini pornografici nella prima, l’indagine relativa al treno con i lingotti d’oro nella seconda, e l’indagine relativa all’omicidio della stella del cinema Betty Winter nella terza), ma allo stesso tempo è anche ricca di storyline secondarie più o meno ricollegabili alla narrazione principale che ci fanno conoscere altri aspetti della vita nella Berlino del 1929 e che ci aiutano a entrare meglio dentro le esistenze di Gereon, Charlotte e compagni.

 

La serie ha una trama molto ricca, a tratti complessa (diciamo che un minimo di conoscenza della Storia dell’epoca aiuta!), e specialmente all’inizio bisogna fare un po’ di attenzione ai numerosi personaggi. Una volta entrati nel mood, però, non si può che restarne catturati, e alla fine di ogni episodio scatta irrefrenabile la voglia di vederne un altro!

Perché non esistono sole le serie tv americane

Il quinto e ultimo motivo per cui vale la pena guardare Babylon Berlin è che è bene variare e provare anche cose nuove ogni tanto, perché in fondo non esiste solo la serialità televisiva di matrice statunitense. E’ ovvio, il paese a stelle e strisce può contare su un gran numero di produzioni di altissimo livello che nei confronti di noi spettatori del Vecchio Continente vanteranno sempre un certo gradimento e un certo fascino (d’altronde è da decenni che ci nutriamo di sitcom e serie tv americane, il nostro gusto si è formato su quegli show e su quegli immaginari), ma nell’ultimo decennio anche in Europa si è cominciato a sfornare programmi di intrattenimento scritti veramente ben realizzati e veramente avvincenti. Gomorra – La serie, Il Miracolo, Das Boot, Britannia, Deutschland 83 e 86, Fortitude, Riviera, Chernobyl, e ovviamente la stessa Babylon Berlin sono solo alcuni titoli: vedere per credere!

 

Babylon Berlin 3: la trama della della serie tv

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