William Busetti, classe 1999, nel 2020 ha preso parte alle selezioni di X Factor. Ora porterà a Sanremo “l’amore che ti fa sentire un gigante”
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A sei anni, Will sognava di diventare un calciatore. Ed effettivamente a calcio ha giocato, arrivando fino alle giovanili del Chievo Verona. Poi la musica ha avuto la meglio. “Mi fa sentire più forte nelle mie debolezze: canto perché cerco un modo più libero di esprimermi, ho bisogno di sentirmi me stesso in un altro modo, in un modo forse migliore” ha confessato a BlogSicilia.
Chi è Will
Nato nel 1999, Will porterà a Sanremo 2023 (qui trovate tutte le news - IL LIVEBLOG DELLA SECONDA SERATA) la sua Stupido. E, sebbene di notte sogni un duetto con Fabrizio De Andrè, ha inizialmente pensato di cantare in inglese nella serata delle cover. Salvo poi ripensarci, per far contenti mamma e papà. Seppure questo sia per lui il palco più importante, in TV Will lo abbiamo già visto: nel 2020 ha provato a entrare a X Factor, fino a venire scelto da Emma, che non lo ha però portato alle fasi finali. All’Ariston porta una canzone da lui stesso definita “classica”.
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“Prima andava molto tra gli artisti più giovani cantare l’odio, io invece credo dovremmo trasmettere sentimenti positivi. Il brano racconta di storie e intrecci d’amore in cui ci siamo persi e ritrovati, quell’amore che, proprio per le emozioni di cui ti nutre in alcuni momenti della giornata quando ti fermi a pensare ti fa sentire piccolo e in altri ti fa sentire un gigante. Stupido vuole anche essere uno slogan: non bisogna avere paura di esternare le proprie emozioni e fragilità, l’importante è sempre agire in maniera autentica e vera anche se in alcuni momenti possiamo sembrare degli stupidi” ha detto.
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Sanremo 2023, Will: "Sono io lo Stupido della canzone"
Il testo di Stupido di Will
La nostra storia non è andata come pensi tu
Ti mentirei se ti dicessi non ti penso più
Io in verità mi sono perso
Per me sei il mare aperto
E l’odio è una corrente che ci tira giù
Ti chiedo scusa se poi annego in una lacrima
Ma non riesco a voltare pagina
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
Siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
Siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
Volevo fare il poeta, ora l’essere umano
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
Ora mi chiedo che cosa farai da grande
Ormai ti vedo andare sempre più distante da me
E so che forse tu lo trovi divertente, ma non mi è rimasto niente,
Se non qualche ricordo di noi
Il tempo può andare all’indietro se vuoi
Anche se
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
Siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
Siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
Volevo fare il poeta, ora l’essere umano
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
E a volte io mi sento stupido, ma ruberò le lacrime che ti porta via il vento
Lo sai come mi sento, perché so che mi senti, nel pieno della notte
Mi tremerà la voce, darò la colpa al freddo
E non tornerò
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me