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Marvin Gaye, 40 anni fa moriva il “Principe del Soul”: ecco la sua storia. FOTO

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01 apr 2024 - 08:00 12 foto
©Getty

L’1 aprile 1984 l’artista veniva ucciso dal padre dopo una lite: il giorno dopo avrebbe compiuto 45 anni. Simbolo dell’R&B, una delle più grandi voci di tutti i tempi, ha realizzato album iconici (da What's Going On a Let's Get It On) e interpretato canzoni indimenticabili (da I Heard It Through the Grapevine a Sexual Healing). Ecco quali sono state le tappe più importanti della sua carriera

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Sono passati 40 anni dalla tragica e prematura morte di Marvin Gaye. Il “Principe del Soul”, icona dell’R&B, uomo affascinante e tormentato, salito dai bassifondi di Washington alle vette dorate della Motown, venne ucciso da suo padre l’1 aprile 1984. Dai successi ai riconoscimenti, dai duetti alle cadute personali: ecco i momenti più importanti della sua carriera

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GLI ESORDI - Marvin Pentz Gay Jr. era nato il 2 aprile 1939 a Washington. Iniziò a cantare in una chiesa pentecostale quando aveva quattro anni. Ebbe un’infanzia difficile, con un padre violento. Durante gli anni delle scuole superiori si unì a diversi gruppi vocali doo-wop, poi si arruolò nell’aeronautica. Dopo il congedo, insieme all’amico Reese Palmer formò il quartetto vocale The Marquees: fecero uscire solo un singolo che passò inosservato. Il cantante fu anche nei Moonglows

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GLI INIZI DA SOLISTA - I musicisti della band lavoravano come turnisti nelle registrazioni di altri artisti ma si sciolsero nel 1960. Gaye iniziò a comporre musica e si trasferì a Detroit, dove firmò con la Tamla, controllata della Motown. Prima dell'uscita del suo primo singolo, cominciò a scrivere il suo cognome con l'aggiunta della “e" finale, come fece Sam Cooke. Pubblicò il suo primo singolo, Let Your Conscience Be Your Guide, nel 1961, seguito dall’album The Soulful Moods of Marvin Gaye. Ebbe scarso successo

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I PRIMI SUCCESSI - Dal 1962 alcuni suoi brani iniziarono a riscuotere buoni risultati nella classifiche (anche come co-autore). Registrò l’album duetto Together con Mary Wells. Lavorò poi con Tammi Terrell (in foto), con cui pubblicò tre album (tra cui il celebre United). Quando a lei fu diagnosticato un tumore al cervello, Gaye scivolò nella depressione. Al funerale dell’artista, nel 1970, lui parlò alla bara quasi aspettandosi che l'amica rispondesse. Si ritirò dalle scene e per un lungo periodo non si esibì dal vivo

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IL TRIONFO - Intanto Gaye registrò nel 1968 una indimenticabile versione di I Heard It Through the Grapevine, che diventò la sua prima canzone al numero 1 in classifica e il singolo di maggiori vendite della storia della Motown, con quattro milioni di copie vendute. Gaye però pensava che il successo era qualcosa che "non meritava" e che "si sentiva come un burattino”. Nel 1969 il suo album MPG diventò il suo primo disco numero 1 nelle classifiche degli album R&B

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WHAT’S GOING ON - Nel 1970 registrò la canzone What’s Going On. Il boss della Motown Berry Gordy si rifiutò di pubblicarla: pensava che fosse "troppo politica" per la radio. Gaye replicò che non avrebbe più registrato altro fino a quando questo brano non fosse uscito. L’etichetta dovette cedere e la canzone ebbe un successo enorme. Nel 1971 uscì il concept album omonimo, un capolavoro del soul, contaminato dal funk, con testi più spirituali rispetto ai lavori precedenti. Nell’elenco del 2020 di Rolling Stone è indicato come il più grande album di tutti i tempi  

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GLI ANNI SETTANTA - Gaye firmò un nuovo ricco accordo con la Motown e pubblicò la colonna sonora del film Trouble Man. Poi nel 1973 uscì l’acclamato album Let’s Get It On, il suo disco più venduto. Lo stesso anno pubblicò l’album duetto Diana & Marvin, con Diana Ross, altro grande successo di vendite. Nel 1976, il successivo lavoro in studio fu I Want You, che conteneva il singolo omonimo, numero uno nella classifica R&B

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I GUAI - Dopo il divorzio dalla moglie Anna, accettò di destinare parte dei suoi guadagni sul successivo album come alimenti all'ex moglie. Nacque così Here, My Dear, che però ebbe scarsi risultati di vendita. Gaye iniziò ad abusare di cocaina, si trasferì alle Hawaii. Il disco seguente fu In Our Lifetime, che portò a una insanabile rottura con la Motown perché Gaye li accusò di aver manipolato e remixato il disco senza il suo consenso. Andò a vivere in Belgio, dove trovò una nuova dimensione di stabilità personale

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MIDNIGHT LOVE E SEXUAL HEALING - Firmò un contratto con la CBS e pubblicò il suo unico disco post-Motown, titolato Midnight Love, che contiene la celebre Sexual Healing, che divenne il più grande successo della carriera di Gaye, vendendo milioni di copie. La canzone valse all’artista i suoi primi due Grammy (miglior voce maschile R&B, miglior strumentazione R&B) nel 1983. L’anno dopo fu nominato ancora a un Grammy come miglior voce maschile R&B, per l'album Midnight Love

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LA MORTE - Il suo ultimo tour terminò il 14 agosto 1983 in California. Gaye era tormentato da paranoie derivate dall’abuso di cocaina. Dopo il concerto conclusivo si trasferì a casa dei genitori a Los Angeles. Nel pomeriggio dell’1 aprile 1984, il cantante intervenne in uno scontro fisico tra il padre e la madre. In uno scatto d’ira picchiò il padre, Marvin Gay Sr., che prese quindi un pistola e sparò due volte al figlio: al petto, perforandogli il cuore, e alla spalla. Il primo colpo si rivelò fatale. Gaye è morto un giorno prima del suo 45esimo compleanno

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RICONOSCIMENTI POSTUMI - Gaye è stato inserito dopo la morte nella Rock and Roll Hall of Fame, nel 1987. Nel 1990 ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Nel 1996 ha ricevuto postumo il Grammy Lifetime Achievement Award. La rivista musicale Rolling Stone ha classificato Gaye al 18° posto nella lista dei più grandi artisti di tutti i tempi

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EREDITÀ - Il “Principe del soul”, come è stato ribattezzato Gaye, dopo la morte è stato omaggiato da artisti come Madonna e Stevie Wonder (nell'album Inner City Blues: The Music of Marvin Gaye), da D'Angelo, Erykah Badu, Brian McKnight e Will Downing nel tributo Marvin Is 60, oltre che citato in molti pezzi di Annie Lennonx, George Michael, Spandau Ballet e Commodores

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