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Lenny Kravitz compie 60 anni: le frasi più famose delle sue canzoni

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©Ansa

L'amore, ma anche la libertà, la perseveranza e l'uguaglianza: nella sua carriera il cantante statunitense ha toccato tantissimi temi con i suoi brani. E alcuni passaggi dei suoi testi sono diventati memorabili. Ecco una selezione

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Cantante, autore, ma anche attore: Leonard Albert "Lenny" Kravitz arriva al traguardo dei 60 anni (è nato il 26 maggio del 1964 a New York). Fin da adolescente si appassiona alla musica, ma sarà il 1989 l’anno di svolta, quando esce il suo primo album: Let love rule. Ecco una selezione delle frasi più belle che, negli anni, hanno reso famose le canzoni dell’artista.

“We got to let love rule”

Partiamo proprio da Let love rule, la canzone simbolo del primo album di Kravitz. È un inno all’amore e un appello a farsi guidare dai propri sentimenti, in funk rock psichedelico. “We got to let love rule” canta l’artista, letteralmente: “Dobbiamo lasciare che l’amore regni”.

“But I’m always on the on the run”

Nel 1991 arriva il secondo album, Mama Said, di cui fa parte la famosissima Always on the Run. La canzone è stata realizzata con la collaborazione di Slash, chitarrista dei Guns N' Roses. Il brano raggiunse la posizione numero otto della classifica e da allora è un punto fermo degli show di Kravitz che comunque non mancò di suonarla insieme ai Guns N' Roses nel giugno del 1992 a Parigi, nella prima esibizione della band californiana in Francia, durante il tour di Use your illusion. Kravitz nel brano affronta il tema dell’urgenza, e canta: “But I’m always on the on the run”, (tradotto: ma io sono sempre in fuga).

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“It Ain’t Over ‘Til It’s Over”

Sempre del secondo album del cantante fa parte It Ain't Over 'til It's Over, una ballata dove il riff di fiato nel finale fu eseguito da Phenix Horns del gruppo Earth, Wind & Fire. Si tratta del singolo di maggior successo di Lenny Kravitz nella classifica Billboard Hot 100: dopo la sua pubblicazione, arrivò seconda ad (Everything I Do) I Do It for You di Bryan Adams. Il testo è incentrato sul non arrendersi mai, nonostante le difficoltà della vita. 

So many tears I've cried
So much pain inside
But baby, it ain't over 'til it's over.

(tradotto: ho versato così tante lacrime
ho avuto così tanto dolore dentro
ma non è finita finchè non è finita).

 

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"Are You Gonna Go My Way?"

Scritta da Lenny Kravitz e Craig Ross, Are You Gonna Go My Way è stata la prima hit internazionale del cantante e fa parte dell'omonimo album del 1993. Il video fu uno dei più seguiti su MTV nel 1993. Grazie a questa canzone, Kravitz fu premiato nello stesso anno agli MTV Video Music Awards come miglior artista maschile. Di questa canzone, l'artista ha poi rivelato: "L’ho registrata in 5 minuti. La sessione in studio è stata breve perché c’era un altro gruppo pronto a registrare dopo di me e, anche se ormai ero giunto al mio terzo album, non potevo certo chiudermi dentro lo studio. Così funzionano le cose in sala di registrazione. I ragazzi di quel gruppo – ha continuato – stavano già aspettando da un po’ e stavano perdendo la pazienza perché probabilmente mi ero già trattenuto oltre il tempo previsto. Così ho dovuto registrare il pezzo in fretta e furia per poi scappare via senza avere la benché minima idea di come fosse venuto". Questo il passaggio più famoso:

But what I really want to know is
Are you gonna go my way?

(tradotto: Ma quello che davvero voglio sapere è

seguirai la mia strada?).

 

"I want to get away, to fly away"

Nel 1998 arriva l'album 5, con Fly Away: è uno tra i brani più famosi di tutta la carriera di Kravitz che ha fatto vincere all’artista un Grammy Award per la migliore esibizione rock maschile. La canzone è nata quasi per caso, come spiegato dallo stesso Kravitz che stava testando un amplificatore per capire come suonavano alcuni accordi. Il testo è un'ode al desiderio di libertà, di librarsi in alto, nel cielo, sopra a tutto. Indimenticabile il ritornello:

I want to get away
I want to fly away

(Tradotto: Io voglio andar via

voglio volar via)

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"American woman, I said get away"

Sulla genesi di questo successo, del 1999, lo stesso Kravitz ha raccontato: "Un mio amico manager, Guy Oseary, mi ha chiamato per dirmi che stavano facendo un film, Austin Powers: La spia che ci provava. Era il sequel di Austin Powers. Volevano che rifacessi American Woman. Era una richiesta molto strana. Voglio dire, amo quella canzone, sono un fan, ma davvero non avevo la minima idea di che farne. È già perfetta. Poi ho avuto l’intuizione giusta e l’ho fatta in modo radicalmente diverso dall’originale. Alla fine è diventata una grande hit, ha vinto un Grammy e bla bla bla. La cosa più bella è stata quando Burton Cummings dei Guess Who [la band che ha registrato l’originale] mi ha detto: 'Mi è piaciuto tantissimo come hai trasformato la canzone, è proprio bella'". Questo il ritornello divenuto famosissimo:

American woman, I said get away
American woman, listen what I say

(tradotto: donna america, ho detto di andartene

donna americana, stai a sentire quel che ti dico).

 

"I wonder if I'll ever see you again"

Per il suo primo greatest hits pubblicato nel 2000, Lenny Kravitz scelse di presentare Again come unico inedito presente. Il brano è ispirato ad un amore finito ed è una ballad romantica che è entrata nel cuore di tantissimi fan, anche all'estero. Questo uno dei passaggi più famosi: 

All of my life
Where have you been
I wonder if I'll ever see you again
And if that day comes
I know we could win
I wonder if I'll ever see you again

(Tradotto: Tutta la mia vita

Dove sei stata

Mi chiedo se ti vedrò ancora

E se quel giorno arriverà

So che potremmo vincere

Mi chiedo se ti vedrò ancora).

"We’re not here to judge, we are here to love"

È invece più recente, del 2018, Here to love, una canzone in cui "ogni parola al suo interno è al posto giusto", come ha detto Kravitz stesso. "Il testo parla di cosa accadrebbe se ci lasciassimo guidare dall’amore. È la cosa più forte che si può dire", ha aggiunto. Il brano è stato composto come messaggio contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, e per sostenere l’unione e l’uguaglianza in tutto il mondo. Questo il passaggio più significativo:

We’re not here to judge
We are here to love
There’s no room for hate
There is just one human race
We must rise above
We are here to love
There’s no time to waste anymore

(tradotto: Non siamo qui per giudicare
Siamo qui per amare
Non c'è spazio per l'odio
Siamo solo una razza, quella umana
Dobbiamo alzarci al di sopra
Siamo qui per amare
Non c'è più tempo da perdere).

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