Lenny Kravitz, dal nuovo album ai concerti in Italia: l’intervista di Sky TG24

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Foto di Mark Seliger

Il dodicesimo disco, che dà il via ad una nuova fase della sua vita in cui, mai come oggi, si è sentito così bene. L’amore per la musica, linfa del suo viaggio. I concerti in Italia. La volontà di diffondere messaggi contro le diseguaglianze, ma anche la ridefinizione delle priorità, dopo il lockdown che l’ha tenuto lontano dagli affetti. La spiritualità, motore di tutto. E l'amore incondizionato per la figlia Zoë, che gli ha insegnato a non perdere tempo in cose futili: Lenny Kravitz si racconta a Sky TG24

Did you do that on purpose?! L’avete fatto di proposito?! È la domanda che Lenny Kravitz fa a me ed Eva, responsabile della casa discografica BMG per la Germania, appena entriamo nello spazio che ci ospiterà per registrare l’intervista proprio con lui: indossiamo entrambe degli abiti blu elettrico e questo colpisce subito l’attenzione di Lenny, che ci accoglie con un sorriso bellissimo. “Diciamo che c’è un po’ intenzione, visto il titolo del nuovo album… ma il blu elettrico è uno dei miei colori preferiti, quindi ho unito queste due passioni!”, gli dico. Siamo a Parigi in un primo pomeriggio di fine maggio: l’occasione del nostro incontro è proprio l’uscita di Blue Electric Light, il nuovo album di Lenny Kravitz. Ma è anche un'opportunità per parlare della sua carriera sino ad oggi, e del tour che lo porterà in Italia per tre date a luglio e agosto: prima Lucca e Perugia, il 12 e 13 luglio (sold out da tempo), e il 13 agosto al Parco BussolaDomani al Lido di Camaiore. Domenica 26 maggio Lenny Kravitz spegnerà 60 candeline, un compleanno che dà il via a una nuova fase della sua vita, un nuovo inizio, in cui si sente forte e ricco di energie.

La musica, la spiritualità e l'amore per la figlia Zoë

It’s all about the vibes, sono le vibrazioni: è una frase che ho letto su un muro a Downtown Los Angeles alcuni mesi fa, ed è quello che gli dico appena iniziamo a chiacchierare. Lenny è scalzo, quasi a voler mantenere forte la sua connessione con la terra. C’è una strana energia in questa stanza, c’è qualcosa che tranquillizza, non ti agita, nonostante la presenza di un artista da dodici album in carriera, e quattro Grammy Awards, oltre a un’infinità di altri riconoscimenti, la stima dei suoi colleghi e soprattutto l’amore del pubblico. Tutto questo si capisce, anzi si vive appena si inizia a chiacchierare con Lenny Kravitz. Spiritualità ed energie, elementi e parte integrante della maturità artistica di Lenny Kravitz, sono due argomenti di cui iniziamo a parlare, ma poi inizia a raccontarmi di quanto sia importante farsi guidare da ciò che si riceve, lasciando da parte il proprio ego (con un chiaro riferimento anche a una frase di Quincy Jones). C’è spazio anche per l’amatissima figlia Zoë, che ogni giorno gli dà consigli. Un periodo importante, che ha permesso a Lenny Kravitz di ridefinire le priorità della sua vita. E quel numero dodici che torna e ritorna sembra essere l’inizio e il significato di tutto.

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Lenny Kravitz ha ricevuto la stella sulla Hollywood Walk of Fame. FOTO

Blue Electric Light, il dodicesimo album di Lenny Kravitz: "Un nuovo inizio"

Lenny, bentornato, prima di tutto.

Grazie!

 

Stavo leggendo il significato del numero dodici: dodicesimo album, dodici canzoni. Dodici, nella numerologia degli angeli, significa che spiritualmente si è pronti a un nuovo ciclo, sta iniziando qualcosa di nuovo. Si ritrova in queste parole?

Mi sento esattamente così: è molto interessante questa associazione. Non avevo nemmeno pensato a dodici album, a dodici canzoni, ma è proprio un nuovo inizio. Sto bene, sento di essere esattamente dove dovrei essere. Non mi sono mai sentito meglio, mentalmente, spiritualmente, fisicamente... è uno stato bellissimo e lo riconosco. Questa musica mi fa stare bene, sono entusiasta di iniziare un nuovo viaggio e di questo nuovo percorso da condividere. È un buon momento della mia vita.

 

Come mantiene viva la sua creatività artistica e personale?

Perché non viene da me! Io sono un’antenna, sono sempre pronto a ricevere ciò che mi viene dato, e a mia volta di condividere tutto questo. Queste mie idee sono creatività dello spirito: io sono uno strumento, le prendo, le trasformo e rendo reali. Lo faccio suonando i miei strumenti, unisco gli elementi, affinché tutti possano ascoltare ciò che ho fatto. Il mio pensiero, il mio ego, le mie idee, il mio punto di vista… nulla di tutto questo è l’inizio del processo creativo. A me arriva, e basta. E amo tutto questo! Mi piace poter essere uno spettatore esterno.

 

Blue Electric Light è il suo nuovo album: si sente l’anima di Lenny Kravitz. È difficile continuare a rinnovarsi, creare nuovi brani e restare sempre se stessi, da un punto di vista musicale?

No, è proprio questo il tema. Da me non arriva nulla, non sono responsabile delle idee che ho. Credo il segreto sia restare attento ma allo stesso tempo con i piedi ben fermi, per poter accogliere al meglio tutto questo. Sono dei doni, dei regali. Aspetto pazientemente, con fede. E quando arriva, arriva. Così si parte, inizia il processo creativo di un album, naturalmente. Il primo album è iniziato proprio in questo modo. Ed ora, eccoci di nuovo, dopo dodici album… ed è sempre lo stesso processo.

Lenny Kravitz: "Possiamo ancora fare una Rivoluzione d'amore: ogni giorno"

Sin dall’inizio della sua - non voglio chiamarla carriera, ma passione per la musica, che è ancora meglio - ha sempre avuto una priorità: diffondere amore. Ha sempre detto no alle ingiustizie, ha diffuso messaggi d’amore ed eguaglianza. Ho riletto i testi di alcune sue canzoni del passato. In Let Love Rule lei dice che "l’amore supera spazio e tempo", mentre in Love Is My Religion, presente nel suo nuovo album, dice che "l’amore è la sua religione, il suo Dio".

Sì, questi due elementi vanno di pari passo: sono dei punti cardine. Let Love Rule è il mio mantra, ed è il modo in cui ho iniziato, ciò in cui credo veramente. È il modo in cui cerco di vivere la mia vita e l’amore è la mia religione. L'amore è il mio Dio. Dio è amore. È sempre così. E la mia musica, il suo obiettivo per me, è amplificare l’amore.

 

Siamo ancora in tempo per una Love Revolution, come cantava nel 2008?

Sempre. Ogni giorno! Ogni giorno nella nostra vita, nel modo in cui viviamo, e come scegliamo di vivere il mondo… più diffondiamo amore, più tolleranza abbiamo. E più perdono abbiamo per le persone. Ed è meglio così.

 

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I concerti a Lucca, Perugia e Lido di Camaiore

Sarà presto in tour in Italia: suonerà a Lucca e Perugia a luglio, e al Lido di Camaiore il 13 agosto. Lei è stato in Italia in più occasioni…

Sì, un sacco di volte negli anni! Amo l’Italia e non vedo l’ora di tornare a suonare dal vivo. Chissà come reagirà il pubblico…Accade sempre qualcosa di diverso, ma sono certo ci divertiremo molto, saranno dei bellissimi concerti.

"Un onore sapere che la mia musica accompagna tante persone"

C’è qualcosa di speciale che le hanno detto dopo un concerto, o dopo aver pubblicato nuova musica?

Quando qualcuno resta colpito dalle mie melodie, per me è un onore. Sono entusiasta all’idea che le persone ascoltino musica, che poi diventa parte della loro vita, dei loro ricordi, ma anche le aiuta a superare momenti difficili. O semplicemente regala momenti di felicità: mi sento un privilegiato all’idea di poter fare tutto questo. È un servizio. E non c’è ego in tutto questo: è un onore, un privilegio.

 

“Check you egos at the door”, ricorda?

Assolutamente! Le famose parole di Quincy Jones. Sono perfettamente d’accordo con queste parole, al cento per cento.

La spiritualità di Lenny Kravitz

Mi racconta dell’importanza della spiritualità nella sua vita di musicista?

Siamo spiriti, quindi non ho altra scelta che... beh, ho una scelta! È qualcosa che sento profondamente e so che i miei doni e ciò che ho è stato creato da Dio. L’ho capito da bambino: piccolissimo, a quattro anni, avevo dei sogni, sapevo già che tutto viene realizzato da Dio, siamo tutti creati dallo stesso Dio: siamo una cosa sola. È così: siamo. Ne sono solo consapevole, ogni giorno, lo sento. È proprio così.

La realizzazione di Blue Electric Light, dodicesimo album in studio

Tornando alla realizzazione dell’album: quando ha capito che era lui, che l’album era pronto?

Non ho capito bene cosa stava accadendo, almeno all’inizio: avevo da poco composto due nuove canzoni, ed è iniziato il lockdown. Ero alla Bahamas e avrei dovuto riprendere il tour, poi ho iniziato a sentire qualcosa. Sono andato in studio e si sono concretizzate un po’ di idee, ma non ero molto sicuro del risultato. Ma quando ho iniziato a lavorarci seriamente ho compreso che quello era l’inizio di qualcosa. Era l’inizio di un album! Ed è iniziato tutto così. Poi ho continuato a lavorare ad alcune tracce, si è aperto un vortice e tutte le informazioni hanno iniziato ad arrivare, quindi mi sono detto: Ok, sono in modalità album, andiamo avanti. Vede, la vita: la vita ci dà tutto.

"Mia figlia Zoë mi ha insegnato a non perdere tempo in cose futili"

Lei è molto vicino alla sua bellissima figlia Zoë...

Osservandola, mi rendo conto che è così centrata, onesta, sa come non perdere tempo con cose di poco valore come fanno in molti, cercando di fare felici gli altri dando loro ciò che vogliono. Sa come distanziarsi da questo e gestire al meglio ogni situazione, e soprattutto sa concentrarsi, senza perdere tempo. Credo sia così meraviglioso.

"Il lockdown ci ha permesso di ridefinire le priorità"

Prima parlava del lockdown. Il lockdown è stato un periodo molto difficile ma ci ha lasciato qualcosa di positivo: l’opportunità di ridefinire le priorità.

Sono d’accordo. È stato un periodo orribile, tante persone sono venute a mancare. Chi è rimasto, però, ha continuato ad andare avanti con la propria vita. È stato un periodo in cui non ci si doveva muovere, tantomeno essere per forza da qualche parte, o fare qualcosa in particolare: tutto chiuso. È stato un’opportunità per vivere ogni istante, poterlo fare credo sia stato straordinario. Parliamo sempre del vivere ciascun momento: non è facile, pensiamo sempre a quello che abbiamo fatto, facendo valutazioni su quello che è successo, che faremo, che dobbiamo fare. Pensiamo sempre a ciò che accadrà. Certo, apprezzare e vivere ogni istante senza pensare ad altro non è facile ed è qualcosa che io stesso ho provato a fare in quel periodo. Ho imparato a migliorarmi, e mi sono dedicato alla mia creatività. Ecco, mi sono preso del tempo.

La priorità di Lenny Kravitz

La sua priorità, oggi?

Vivere. Godere di buona salute, suonare e osservare dove mi porterà la vita.

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