Planet Funk, il 16 gennaio esce il nuovo album Bloom

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Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

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L'inizio del 2026 segna il ritorno discografico del gruppo musicale italiano fondato nel 1999. Un nuovo disco di brani inediti, per un’uscita che riafferma il ruolo centrale del collettivo tra le realtà più rappresentative della scena dance ed elettronica italiana riconosciute a livello internazionale

Un nuovo capitolo per i Planet Funk: venerdì 16 gennaio 2026 segna il ritorno discografico dei Planet Funk con un nuovo album di brani inediti, un’uscita che riafferma il ruolo centrale del collettivo tra le realtà più rappresentative della scena dance ed elettronica italiana riconosciute a livello internazionale. 

 

La nuova opera discografica si intitola Blooom e nasce al termine di un periodo particolarmente intenso e prolifico: dodici mesi segnati da un’attività continua tra produzione in studio, collaborazioni artistiche e concerti dal vivo in Italia e all’estero. Alex Neri, impegnato come DJ e alle tastiere e ai sintetizzatori, Marco Baroni alle tastiere, al pianoforte e alla programmazione, Dan Black alla voce e alla chitarra e Alex Uhlmann alla voce e alla chitarra hanno attraversato un percorso creativo che oggi confluisce in una nuova fase del progetto. Questo cammino si traduce in un’energia rinnovata e in uno sguardo ancora più aperto, proiettato verso ciò che verrà.

 

Un anno di musica, studio e palchi internazionali sono culminati in un album che promette di fare load gioia dei fan di vecchia data così come allettare le orecchie degli estimatori dell’ultima ora. 

Il disco arriva a un anno da Nights in White Satin

Esattamente un anno prima, i Planet Funk avevano pubblicato Nights in White Satin, un singolo che aveva raggiunto le posizioni più alte delle classifiche radiofoniche e che aveva inaugurato una stagione fitta di concerti e dj set, sviluppatasi sia sul territorio nazionale sia su scala globale.

 

A quel primo segnale sono seguiti I get a rush, la collaborazione con Alfa e Manu Chao nel remix del loro successo A me mi piace e il brano E’ Naturale realizzato insieme a Francesca Michielin. Uscite diverse tra loro, ma accomunate dalla capacità del gruppo di rinnovare il proprio linguaggio e di dialogare con mondi musicali eterogenei senza perdere coerenza e identità.

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Memoria, vita e continuità artistica

Nel corso di questo itinerario, musica ed esperienza personale si sono intrecciate in modo inevitabile. Il ricordo di Sergio Della Monica e Domenico “Gigi” Canu, figure fondanti e pilastri del progetto Planet Funk, attraversa in maniera profonda questo nuovo capitolo.

 

La loro visione artistica, lo spirito creativo e il modo di intendere la musica continuano a rappresentare una bussola costante, una radice solida dalla quale far germogliare nuove idee e nuove direzioni. 

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Il significato di Blooom e lo sguardo verso il futuro

L’album in arrivo a gennaio, Blooom, si configura dunque come una metafora di fioritura, tanto personale quanto artistica.

 

È un processo che trae forza dall’eredità lasciata da Sergio e Gigi per trasformarla in movimento, luce e prospettiva futura. L’album non si abbandona alla nostalgia, ma sceglie consapevolmente di guardare avanti, con lucidità e slancio.

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Oltre venticinque anni di storia elettronica

Attivi dal 1999, da più di venticinque anni i Planet Funk rappresentano una delle presenze più solide e influenti del panorama della musica elettronica internazionale. Il progetto prende forma dall’incontro tra i Souled Out!, composti da Domenico “GG” Canu e Sergio Della Monica, e i Kamasutra, ovvero Marco Baroni e Alex Neri. Da quella convergenza è nata una carriera costruita su successi discografici, collaborazioni di prestigio e performance divenute nel tempo iconiche.

 

Il debutto con Non Zero Sumness nel 2002, certificato disco d’oro, ha segnato un passaggio decisivo per la band. Da lì in avanti si sono susseguite collaborazioni con artisti di rilievo anche sul piano internazionale, grandi successi dal vivo, lavori per colonne sonore, spot diffusi a livello globale e persino esibizioni negli Abbey Road Studios. In ogni fase, i Planet Funk hanno dimostrato una capacità costante di reinventarsi, preservando al tempo stesso una cifra sonora immediatamente riconoscibile.

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Tra nuovi singoli e concerti recenti

Negli anni più recenti, tra celebrazioni anniversarie e nuove uscite come The World’s End, Any Given Day, Nights in White Satin e I Get a Rush, affiancate da una lunga sequenza di concerti in Italia e all’estero, il collettivo ha continuato a confermare una vitalità creativa ininterrotta.

 

Un percorso che trova oggi in Blooom una sintesi matura e consapevole, pronta ad aprire un’ulteriore fase della storia dei Planet Funk.

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