Il cantautore statunitense è al centro della notizia di un ritorno che ha acceso la curiosità dei fan e alimentato ipotesi su nuove uscite discografiche. Il 5 e 6 agosto la star del folk rock a stelle e strisce ha trascorso due giornate nei White Lake Studios di Albany, New York, insieme ai membri della sua band, approfittando di una pausa dal suo attuale impegno live (si trova attualmente impegnato nell’Outlaw Music Festival Tour di Willie Nelson)
Bob Dylan è inaspettatamente tornato in studio, diventando protagonista di due giorni di registrazioni a New York che hanno acceso le speranze dei fan. La notizia, infatti, ha alimentato le speculazioni sulla possibilità dell’arrivo di nuova musica firmata dal celebre cantautore statunitense.
Il 5 e 6 agosto 2025 la star del folk rock a stelle e strisce ha trascorso due giornate nei White Lake Studios di Albany, New York, insieme ai membri della sua band, approfittando di una pausa dal suo attuale impegno live (si trova attualmente impegnato nell’Outlaw Music Festival Tour di Willie Nelson).
Quella della sessione in studio è una notizia inaspettata, arrivata attraverso un comunicato ufficialmente diffuso dai White Lake Studios, che hanno sottolineato l’eccezionalità di questa visita. “Vogliamo che ogni artista e ospite si senta rilassato e a casa”, ha dichiarato David Bourgeois, amministratore delegato del sopracitato studio. “Abbiamo avuto il privilegio di lavorare con molti talenti straordinari nel corso degli anni, ma questa visita è stata davvero speciale. Sono incredibilmente orgoglioso del nostro team”.
Non è stato precisato se durante la permanenza sia stato registrato materiale destinato alla pubblicazione, lasciando spazio a speculazioni e attese.
Una pausa dal tour con Willie Nelson
Bob Dylan si trova attualmente impegnato nell’Outlaw Music Festival Tour di Willie Nelson, partito lo scorso maggio e in programma fino a settembre 2025.
La sessione in studio è coincisa con i giorni che hanno preceduto la data dell’8 agosto al Darien Lake Amphitheater di Buffalo, New York, permettendo all’artista di sfruttare la vicinanza geografica per lavorare in sala di registrazione.
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L’eco di Rough And Rowdy Ways
L’ultimo album in studio di Dylan, Rough And Rowdy Ways (pubblicato nel 2020), ha segnato il ritorno alla scrittura di brani originali dopo un’assenza di otto anni. Il disco ha inaugurato un nuovo capitolo artistico ed è stato seguito da un tour mondiale iniziato nel novembre 2021 e tuttora in corso.
La decima tappa della tournée legata all’ultima sua uscita discografica (il sopracitato Rough And Rowdy Ways del 2020) ha toccato il Nord America a marzo e aprile di quest’anno. Sul palco, Bob Dylan ha proposto una scaletta capace di intrecciare le tracce più recenti con il repertorio storico, includendo anche un momento particolarmente atteso: la prima esecuzione dal vivo in quindici anni di The Times They Are A-Changin’.
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Prossime tappe e scelte artistiche
Il 7 novembre 2025 prenderà il via la parte britannica e irlandese del tour di Rough And Rowdy Ways, che partirà da Brighton.
Anche in queste date, come già avvenuto in altre occasioni, sarà vietato l’uso di telefoni cellulari e videocamere. Una decisione che Dylan ha più volte sostenuto, ribadendo la volontà di preservare la concentrazione e l’intensità dell’esperienza musicale dal vivo.
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Bob Dylan, una leggenda vivente
Bob Dylan, nato Robert Allen Zimmerman a Duluth il 24 maggio 1941, è considerato una delle figure più influenti della musica e della cultura contemporanea. Cantautore, poeta, scrittore, attore e artista visivo, ha ridefinito il ruolo del musicista nella società, contribuendo alla nascita del folk-rock e firmando brani che hanno cambiato il linguaggio della canzone, come Like a Rolling Stone e Blonde on Blonde.
Nel corso della carriera ha sperimentato generi diversi, dal blues al gospel, dal rock al country, fino al jazz e alla musica popolare europea. Autore di oltre sessant’anni di produzione musicale, ha collezionato riconoscimenti prestigiosi, tra cui dieci Grammy, un Oscar, il Premio Pulitzer e, nel 2016, il Premio Nobel per la Letteratura.
Cresciuto a Hibbing, nel Minnesota, in una famiglia di origine ebraica, Dylan si è avvicinato alla musica ascoltando alla radio blues, country e rock and roll. Da studente, passò dal rock alla musica folk dopo aver scoperto Odetta (al secolo Odetta Holmes, Birmingham, 1930 – 2008), una cantante e chitarrista statunitense tra le più straordinarie e influenti della storia della musica.
Dylan si fece poi le ossa nei locali del circuito folk di Minneapolis e, ispirato dal poeta Dylan Thomas, adottò il nome con cui sarebbe diventato famoso nell’agosto del 1962. Da allora, tra tour interminabili – il celebre Never Ending Tour – e collaborazioni con artisti del calibro di Johnny Cash, The Band e Willie Nelson, Dylan ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica e della cultura popolare.
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Tra Grammy e Premio Nobel per la Letteratura
Tra i molti premi ottenuti in carriera da Dylan, spiccano dieci Grammy Award, il Polar Music Prize ricevuto nel 2000, l’Oscar del 2001 per la canzone Things Have Changed (scritta per la colonna sonora del film Wonder Boys), il Premio Pulitzer nel 2008, la National Medal of Arts nel 2009, la Presidential Medal of Freedom nel 2012 e la Legione d’Onore nel 2013. Il 13 ottobre 2016 ha coronato il suo percorso artistico con il Premio Nobel per la Letteratura.